ISPI - Istituto per gli Studi di Politica Internazionale

09/20/2024 | Press release | Distributed by Public on 09/20/2024 03:57

UE-Singapore: un accordo per il digitale

La quarta rivoluzione industriale sta rimodellando profondamente il commercio globale. L'avanzamento rapido di tecnologie come l'intelligenza artificiale (IA) e il costante flusso di dati - vera e propria linfa delle attività digitali - trasforma la struttura e il funzionamento dell'economia mondiale e della società . Questi strumenti emergenti offrono infinite opportunità, diventando al contempo elementi chiave nella competizione geopolitica. Come osservato da Josep Borrell, l'ormai uscente Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, le questioni digitali sono ormai un "banco di prova per la tecnologia, i valori e le narrazioni" dei Paesi, andando ben oltre il mero aspetto tecnico.

Con la conclusione a luglio dei negoziati per il trattato sul commercio digitale tra l'Unione europea e Singapore, si è assistito a un rinnovato interesse per il concetto di "diplomazia digitale". Questo principio è diventato uno strumento strategico per la politica estera dell'Unione. L'accordo sul commercio digitale UE-Singapore (EUSDTA), il primo dedicato interamente al mercato digitale, rappresenta un passo significativo verso l'ambizione dell'Europa di stabilire standard universali nel commercio digitale. Mira a rafforzare la cooperazione tra partner affini per affrontare le sfide di un ambiente commerciale e tecnologico in rapida evoluzione, promuovendo anche una migliore comunicazione a livello multilaterale.

Il rapporto tra l'Europa e Singapore

Il commercio digitale, che comprende tutte le attività commerciali abilitate dai mezzi elettronici, è parte integrante della transizione digitale. Secondo l'Organizzazione mondiale del commercio (WTO), nel 2022 il commercio digitale ha rappresentato il 54% del totale delle esportazioni globali di servizi e il 12% del flusso globale di esportazioni. L'Unione europea, il più grande esportatore di servizi al mondo, nel 2022 ha registrato quasi il 55% degli scambi totali di servizi condotti per via digitale, pari a oltre 1,3 trilioni di euro tra import ed export.

Singapore, primo partner tecnologico, finanziario e commerciale dell'Unione europea tra i 10 Stati membri dell'ASEAN, svolge un ruolo strategico come ponte tra Oriente e Occidente, hub vitale del Sud-Est asiatico. Vantando un tasso di penetrazione d'internet del 96,9%, nonché il terzo posto a livello mondiale nella classifica dell'International Institute for Management Development (IMD) sulla competitività digitale nel 2023, la città-Stato ha di gran lunga surclassato i Paesi vicini in termini di dimensioni e crescita della propria economia digitale. Nel 2022 è stato il quinto partner dell'UE nel commercio di servizi, di cui oltre la metà forniti digitalmente, per un totale di 43 miliardi di euro. Gli scambi di beni e servizi tra l'UE e Singapore hanno raggiunto i 130 miliardi di euro nel 2022, rendendo Singapore non solo il principale partner commerciale per l'Europa tra i Paesi del Sud-Est asiatico, ma anche l'undicesimo a livello globale.

L'accordo di libero scambio del 2019 tra UE e Singapore ha creato solide basi per legami economici più stretti, mentre il partenariato digitale firmato il 1° febbraio 2023 ha confermato la volontà dei due Paesi di approfondire la cooperazione nelle attività digitali e nelle tecnologie emergenti. Questa iniziativa è in linea con il crescente interesse delle imprese europee per il mercato tech della regione, il cui valore è previsto triplicare tra il 2020 e il 2025.

Il trattato sul commercio digitale UE-Singapore

L'EUSDTA, definito dal Commissario Dombrovskis come "un accordo moderno e autonomo", posiziona l'UE e Singapore in prima linea nello sviluppo di politiche digitali su misura, sostenendo al contempo un'economia aperta ed efficiente. L'accordo, che integra il trattato di libero scambio del 2019, adotta un approccio olistico alla regolamentazione del settore digitale e della gestione dei dati, privilegiando valori "umano-centrici" e la sostenibilità . Un obiettivo centrale è consentire a entrambe le parti di definire e attuare politiche per affrontare le sfide legate all'industria tech, come la protezione della riservatezza dei dati, la cybersicurezza e la regolamentazione del commercio elettronico.

L'accordo intende rafforzare la collaborazione in campi nevralgici quali gli scambi commerciali, la creazione di standard e la trasformazione digitale di imprese e servizi pubblici. Inoltre, faciliterà iniziative congiunte in settori emergenti come 5G/6G, IA e identità digitali. Favorendo i flussi di dati transfrontalieri e riducendo gli oneri burocratici, l'EUSDTA mira a creare opportunità di crescita, in particolare per micro, piccole e medie imprese (PMI).

Rappresenta l'impegno dell'Europa a promuovere un'economia digitale "competitiva, trasparente ed equa", eliminando potenziali barriere al commercio nel rispetto del quadro normativo europeo in materia di privacy e protezione dei dati. Nonostante l'accordo debba ancora essere ratificato da Singapore, dai governi nazionali e dal Parlamento europeo, la conclusione dei negoziati segna una tappa storica per l'ecosistema digitale europea.

Diplomazia digitale come nuova frontiera del commercio

La diplomazia digitale ha acquisito un ruolo centrale nelle relazioni internazionali, ridefinendo le priorità delle grandi potenze globali. Essa rappresenta l'intersezione tra tecnologia e diplomazia, coinvolgendo temi come la tutela della privacy e la sicurezza informatica. La corsa alla supremazia tecnologica e la necessità di rafforzare le competenze dei Paesi hanno reso la diplomazia digitale un elemento strategico in un mercato internazionale sempre più competitivo e conflittuale. L'assenza di una regolamentazione internazionale sul commercio digitale ha, di fatto, posto numerose sfide di coordinamento tra i diversi partner.

Negli ultimi dieci anni, gli accordi commerciali digitali (DTA) sono emersi come strumenti normativi per stabilire regole specifiche e facilitare l'interoperabilità tra le economie digitali. Promuovono riforme normative e collaborazione transfrontaliera su temi quali innovazione, la creazione di un'identità elettronica nazionale, la sicurezza informatica, la protezione dei consumatori e l'inclusione digitale.

In questo contesto, l'Europa ha delineato un piano strategico per garantire una politica digitale coerente, salvaguardando il modello di gestione delle attività informatiche fondato sulla partecipazione di più soggetti (multi-stakeholders) e sostenendo la trasparenza. Già nella comunicazione del 2021 su "Unapolitica commerciale aperta, sostenibile e assertiva", la Commissione europea aveva sottolineato il ruolo fondamentale della politica commercialenelraggiungimento degli obiettivi di transizione digitale dell'UE. Come affermato dall'ambasciatrice europea a Singapore, Iwona Pióro, l'EUSDTA è la dimostrazione degli sforzi congiunti dei due partner nel dare forma alla governance globale per il commercio elettronico a livello dell'OMC.

La diplomazia digitale serve a consolidare il ruolo globale dell'UE come "standard-setter",proteggendo i suoi interessi strategici e promuovendo un modello di regolamentazione che possa essere adottato anche dai suoi partner commerciali. Tale approccio esemplifica il cosiddetto "effetto Bruxelles," che vede l'Unione europea influenzare unilateralmente i mercati globali e stabilire standard internazionali senza fare affidamento esclusivamente sul multilateralismo e sulla cooperazione istituzionale.

Le iniziative digitali concordate con Singapore - il partenariato digitale, i principi condivisi e l'EUSDTA - dimostrano perciò l'impegno dell'Unione europea a essere all'avanguardia nel settore digitale, promuovendo un mercato competitivo, trasparente ed equo. Tutto ciò fa eco all'analisi contenuta nel recente Rapporto sul futuro della competitività di Mario Draghi, che invita l'Europa a sviluppare una politica economica estera capace di definire accordi preferenziali e creare partenariati industriali per garantirsi l'accesso alle catene di fornitura di tecnologie strategiche.