CISL - Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori

12/03/2024 | News release | Distributed by Public on 12/03/2024 11:21

Ambiente. Rota (Fai-Cisl): “Dati Ispra preoccupanti, potenziare il lavoro dei consorzi di bonifica”. A Bologna con i lavoratori della bonifica l’incontro “Crisi climatica e[...]

Pubblicato il 3 Dic, 2024

Si è svolto oggi a Bologna presso il Consorzio di Bonifica Renana il convegno "Crisi climatica e gestione delle acque: il ruolo strategico dei consorzi di bonifica". L'iniziativa, organizzata dalla Fai-Cisl nazionale, si è aperta con i saluti delle istituzioni locali e l'intervento della Segretaria nazionale Raffaella Buonaguro, che ha sottolineato: "Per anni i consorzi sono stati considerati enti inutili, invece nello scenario della difesa del territorio sono strategici, ecco perché vanno gestiti con lungimiranza, anche utilizzando al meglio le risorse del Pnrr per le reti idriche, che in Italia raccolgono solo l'11% dell'acqua piovana. Solo nel 2023 - ha ricordato la sindacalista - abbiamo avuto 36 vittime del dissesto idrogeologico, dobbiamo chiederci se rispetto a quanto accaduto a Valencia, un mese fa, con la tragica alluvione che ha causato oltre 220 vittime, siamo stati solo più fortunati: Stato, Regioni ed enti locali devono investire di più sul lavoro di questa categoria per imparare a fare prevenzione, non possiamo affidarci alla sorte o alla sola gestione delle emergenze".

Inevitabile un riferimento anche a quanto accaduto in Emilia Romagna nel 2024, con 23 fiumi esondati contemporaneamente e 80 frane: "Qui come in altri territori - ha detto Daniele Saporetti, Segretario Generale della Fai-Cisl regionale - sono emerse le conseguenze delle attività umane di cementificazione, deforestazione, degradazione del suolo: valorizzare il lavoro dei consorzi di bonifica significa migliorare la prevenzione del dissesto idrogeologico davanti a calamità sempre più estreme".

All'evento, moderato dalla giornalista del Sole 24 Ore Ilaria Vesentini, sono intervenuti tra gli altri Attilio Toscano, Professore ordinario di idraulica e sistemazioni idraulico-forestali all'Università di Bologna, Alessandro Bratti, Segretario Generale dell'Autorità distrettuale del Fiume Po-MiTE, Orietta Ruccolo, Segretaria regionale della Cisl e Massimo Gargano, Segretario nazionale Snebi.

Ha concluso i lavori Onofrio Rota, Segretario Generale Fai-Cisl nazionale: "I consorzi di bonifica vanno inquadrati nella visione più ampia del lavoro ambientale a difesa del territorio, oggi dobbiamo potenziare questo settore guardando a una logica di economia diretta e di circolarità strettamente connessa con i territori. Dobbiamo prendere come esempio quelle buone pratiche fondate sulla sostenibilità dei consorzi e dobbiamo superare quelle che non funzionano, in cui anziché l'autogoverno del mondo agricolo sono prevalse logiche politiche accumulando debiti, inefficienza e mensilità non retribuite ai lavoratori. Anche dal punto di vista contrattuale - ha aggiunto il leader della Federazione agroalimentare della Cisl - siamo pronti a guardare alle sfide future, perché in un mondo in trasformazione sarà importante valorizzare le professionalità, innalzare i redditi, migliorare il welfare, per contribuire a riqualificare il settore". In conclusione Rota ritenendo "preoccupanti i nuovi dati Ispra" ha anche ribadito la proposta della Fai-Cisl di una legge contro il consumo di suolo: "Anche nel 2023 è rimasto troppo elevato, continua ad avanzare 20 ettari al giorno, ricoprendo nuovi 72,5 km2, una superficie estesa come tutti gli edifici di Torino, Bologna e Firenze: serve una legge organica che sappia dare più coerenza alle politiche ambientali mettendo fine alla cementificazione selvaggia e privilegiando le logiche di rigenerazione urbana e riqualificazione del territorio".