10/31/2024 | Press release | Archived content
Pier Francesco Corcione, direttore dell'Unione Industriale Biellese, è intervenuto suEco di Biella sulla questione del Credito d'Imposta per Ricerca e Sviluppo, che è stato richiesto indietro dall'Agenzia delle Entrate alle aziende del settore Moda e Accessori. Questa richiesta, da effettuarsi entro il 31 ottobre 2024, rischia di mettere a repentaglio la sopravvivenza di molte aziende di piccole dimensioni del settore, che già stanno vivendo una crisi di mercato davvero importante. Su questo tema SMI- Sistema Moda Italia e Confindustria Accessori Moda hanno avviato una campagna sui media per sensibilizzare le istituzioni e il Governo su questa problematica.
"Condividiamo e appoggiamo l'appello al Governo da parte di Confindustria Accessori Moda e di SMI Sistema Moda Italia sulla questione credito d'imposta per Ricerca e Sviluppo per il periodo 2015-2019 - commenta Pier Francesco Corcione-. Infatti, dopo anni di richieste di chiarimenti sulla possibilità di includere nelle attività di ricerca quelle relative all'ideazione estetica (nella filiera tessile l'esempio tipico sono i campionari) veniamo "rimandati" alle interpretazioni del cosiddetto "Manuale di Frascati" che, come è noto, risale al 1963 ed esclude l'ipotesi da noi sostenuta.
L'introduzione di un possibile fondo per sanare solo parzialmente il danno che le imprese avranno, disconosce totalmente la politica dichiarata di voler sostenere l'Industriae la sua capacità di innovazione, oltre che minare ancora una volta la certezza delle norme, che è una delle condizioni indispensabili affinché le imprese decidano di investire nel nostro Paese".