SSP-VPOD - Syndicat des Services Publics

11/12/2024 | News release | Distributed by Public on 11/12/2024 04:09

Il 23 novembre manifestazione nazionale contro la violenza e l'oppressione

Il 23 novembre manifestazione nazionale contro la violenza e l'oppressione

Martedì, 12. novembre 2024Da: Giulia Petralli, Sindacalista VPOD Ticino

Per dare inizio ai «16 giorni di attivismo contro la violenza di genere», a Berna (Schützenmatte) il 23 novembre si terrà una manifestazione nazionale contro la violenza e l'oppressione patriarcale!

Condividi questa pagina

Ogni tre settimane, una donna viene uccisa dal partner, dall'ex partner o da un conoscente.
Solo quest'anno si sono già registrati almeno 11 femminicidi. E sono solo la punta emersa dell'iceberg. In Svizzera la violenza domestica, sessualizzata e di genere sono una realtà quotidiana. L'anno scorso la statistica sull'aiuto alle vittime ha contato 49'055 consultazioni e le richieste aumentano da anni. Il numero effettivo delle vittime di violenza è difficile da stimare. Mancano statistiche e ricerche adeguate. Però sappiamo certamente che la larga maggioranza delle persone coinvolte da situazioni di violenza non si rivolge a un consultorio e rinuncia a sporgere denuncia.
Ne abbiamo abbastanza dell'indifferenza della società e dell'atteggiamento irresponsabile della politica!
Insieme a una vasta alleanza di organizzazioni femministe, vi invitiamo a partecipare alla manifestazione nazionale contro la violenza e l'oppressione che si terrà sabato 23 novembre. Con la manifestazione del 23 novembre lanceremo la campagna di quest'anno dei «16 giorni contro la violenza di genere». Daremo voce alla nostra rabbia e alla nostra tristezza e chiederemo che la protezione delle vittime sia finalmente riconosciuta come priorità della politica.
Il bisogno di intervento è enorme! Le autorità di perseguimento penale non hanno la necessaria formazione, nelle case delle donne e nei foyer protetti non vengono finanziati abbastanza posti disponibili, molti consultori per l'aiuto alle vittime si trovano confrontati a difficoltà economiche e in molti Cantoni mancano possibilità per la presa a carico e l'accompagnamento prolungato.

L'appello che porteremo a Berna sarà rivolto alla Confederazione e ai Cantoni affinché:

  • inseriscano finalmente la lotta contro la violenza domestica, sessualizzata e di genere tra le priorità della loro politica
  • mettano a disposizione un numero sufficiente di posti protetti per le persone vittime di violenza e assicurino in modo duraturo il finanziamento delle case di accoglienza
  • elaborino soluzioni per coprire le emergenze finanziarie nell'aiuto alle vittime e assicurino in modo stabile il finanziamento dei consultori
  • garantiscano l'accesso a consultori e case di accoglienza per tutte le vittime di violenza, e in particolare anche per le persone LGBTQIA+, le persone con disabilità, le persone rifugiate e migranti e le persone che sono vittima di atti di razzismo
  • trovino soluzioni per garantire un accompagnamento e una presa a carico di tutte le persone vittime di violenza.