Questura di Perugia

07/08/2024 | News release | Distributed by Public on 07/08/2024 11:51

NEL CORSO DI UNA PERQUISIZIONE LOCALE RINVENUTI QUASI 8000 FILE DI IMMAGINI E VIDEO PEDOPORNOGRAFICHE, UN UOMO RESIDENTE A TERNI TRATTO IN ARRESTO.

La scorsa settimana, il personale del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Umbria (C.O.S.C.) unitamente alla dipendente Sezione di Terni ha tratto in arresto un 27enne residente a Terni per detenzione di materiale pedopornografico. L'indagine ha avuto origine da un monitoraggio in rete del Servizio Centrale della Sicurezza Cibernetica che segnalava nei primi mesi dell'anno e nel territorio di competenza della Polizia Postale dell'Umbria il caricamento e la condivisione in rete dei files a contenuto pedopornografico e di conseguenza elementi integranti il reato sia di pornografia minorile che di detenzione o diffusione di materiale pedopornografico. Rappresentati i fatti a questa Procura e dopo aver acquisito una serie di elementi indiziari nei confronti dell'indagato, veniva emesso un decreto di perquisizione locale, personale ed informatico al fine di svolgere le opportune verifiche in ordine ai fatti contestati attesa la fondatezza di ritenere che nei luoghi, anche virtuali, a disposizione dell'indagato (residenza-dimora-domicilio e relative pertinenze) potessero essere rinvenute cose o tracce riferibili ai reati sopra indicati. Durante le fasi della perquisizione informatica il personale del C.O.S.C. rinveniva all'interno di uno dei dispositivi in uso all'indagato oltre 7800file di immagini e video a carattere pedo-pornografico, collezionato e categorizzato all'interno di specifiche cartelle, che riproduceva immagini di minori abusati. Atteso quanto emerso nel corso dell'attività, ricorrendone i presupposti e di concerto con l'A.G. di Terni, l'uomo veniva arrestato in flagranza di reato per detenzione di ingente quantitativo di materiale pedopornografico e messo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria che a seguito dell'udienza di convalida convalidava l'arresto. L'arresto del soggetto e il sequestro del materiale rinvenuto ha, di fatto, impedito ulteriori condivisioni e diffusioni attraverso la rete internet.