21/11/2024 | News release | Distributed by Public on 21/11/2024 00:20
L' Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) concede la designazione di farmaco orfano per la fibrosi cistica a GY971, una molecola antinfiammatoria sviluppata dalle Università di Ferrara e di Padova e dall'Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona con il finanziamento di Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica.
La molecola è stata disegnata dai chimici farmaceutici dell'Università di Padova e l'attività antinfiammatoria è stata verificata in modelli preclinici respiratori dai biochimici, biologi molecolari e immunologi dall'Università di Ferrara e dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona, con la successiva collaborazione di una più vasta rete nazionale di ricercatori. Un accordo è stato siglato tra queste istituzioni pubbliche e private per coordinare le fasi successive di sviluppo farmaceutico futuro. La designazione di farmaco orfano accordata da EMA è infatti il presupposto fondamentale per avviare lo sviluppo industriale farmaceutico di GY971 per la cura della fibrosi cistica.
"L'uso quotidiano di anti-infiammatori nelle persone con fibrosi cistica è stato dimostrato proteggere significativamente la funzione respiratoria nel tempo" chiarisce Giulio Cabrini, Direttore del Centro di Ricerca sulle Terapie Innovative per la Fibrosi Cistica dell'Università di Ferrara, che ha coordinato la sottomissione del dossier di GY971 ad EMA e ha promosso la costituzione della rete di ricerca. "L'unico farmaco anti-infiammatorio indicato per la fibrosi cistica è ibuprofene, un composto largamente usato per brevi periodi come antidolorifico e antipiretico, ma che nell'uso quotidiano nella fibrosi cistica produce gravi effetti collaterali nell'apparato gastro-intestinale, che ne comportano la sospensione".
GY971 è il risultato di studi di progettazione e ottimizzazione di una molecola capostipite con attività antinfiammatoria promettente, ma con effetti su altri bersagli cellulari. "Modificando opportunamente la struttura di derivati furocumarinici, di cui il mio gruppo ha vasta esperienza", dice Adriana Chilin, chimica farmaceutica del Dipartimento di Scienze del Farmaco dell'Università di Padova, "è stata disegnata e poi sintetizzata una libreria di molecole con attività antinfiammatoria prevalente, escludendo i possibili effetti collaterali".
Anche gli studi più raffinati dei rapporti tra struttura e attività di un set di molecole non sono però in grado da soli di selezionare il composto ottimale. "Per selezionare GY971″ commenta Ilaria Lampronti, biologa molecolare dell'Università di Ferrara che ha coordinato questi studi sperimentali, "abbiamo verificato sperimentalmente l'attività antinfiammatoria di decine di analoghi furocumarinici sulle cellule respiratorie derivate dai bronchi recuperati da trapianti polmonari di persone con fibrosi cistica, forniti dal Servizio Colture Primarie FFC Ricerca diretto all'epoca da Nicoletta Pedemonte dell'IRCSS Gaslini di Genova e ora vicedirettrice scientifica di FFC Ricerca. Dall'effetto anti-infiammatorio su cellule infettate con il batterio Pseudomonas aeruginosa, patogeno caratteristico della fibrosi cistica, siamo stati in grado di selezionare GY971".
Se molte molecole chimiche possono mostrare effetti antinfiammatori preliminari, il superamento del vaglio di EMA per la designazione di farmaco orfano richiede una serie di specifiche prove. "Molto importante è stato fornire agli esperti EMA una serie di evidenze sia sul beneficio dei farmaci anti-infiammatori per preservare la funzione respiratoria delle persone con fibrosi cistica sia sui vantaggi teorici di GY971 nei confronti di farmaci anti-infiammatori attualmente approvati da EMA per l'uso clinico" sottolinea Marco Prosdocimi, esperto di sviluppo farmaceutico e trasferimento tecnologico di Rare Partner Srl Impresa Sociale, Azienda non profit di Milano che ha curato la preparazione dei dossier che hanno portato alla designazione di EMA.
Il completamento delle indagini su meccanismi ed effetti di GY971 sarò molto importante per il futuro di GY971. Per questo motivo FFC Ricerca ha finanziato nel 2024 un nuovo progetto di ricerca coordinato da Ilaria Lampronti, con partner Adriana Chilin (FFC#11/2024).
Il risultato ottenuto è stato possibile anche grazie allo straordinario sostegno di moltissimi donatori e volontari. "È con grande soddisfazione mia personale, condivisa con le centinaia di generosi donatori e volontari, che colgo questo riconoscimento di EMA", conclude Matteo Marzotto, Presidente di FFC Ricerca. "Riconoscimento ufficiale che ci permette di creare le condizioni per ampliare il ventaglio di opportunità di cura per le persone affette da fibrosi cistica, nell'ambito sinora poco sviluppato dei farmaci antinfiammatori polmonari".
Da sinistra a destra: Giulio Cabrini, Marco Prosdocimi, Adriana Chilin, Ilaria Lampronti, Matteo Marzotto