Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia

09/17/2024 | Press release | Distributed by Public on 09/17/2024 10:35

AUTONOMIA. PELLEGRINO (AVS): CDX TEME REFERENDUM, QUINDI LO BOICOTTA

AUTONOMIA. PELLEGRINO (AVS): CDX TEME REFERENDUM, QUINDI LO BOICOTTA

17.09.2024
18:20
(ACON) Trieste, 17 set - "Chi condivide la ratio e l'efficacia di una legge non dovrebbe temere l'indizione di un referendum abrogativo, anziché boicottarlo dovrebbe invitare i cittadini a firmare le richieste e andare tutti a votare: e questo semplicemente perché dovrebbe esser certo del fallimento dell'operazione referendaria e quindi della conservazione delle norme. Invece i consiglieri di maggioranza del Fvg sono evidentemente molto preoccupati del giudizio popolare sulla legge dell'autonomia differenziata, e non votano le richieste di indizione del referendum abrogativo della legge 86/2024: che siano convinti che il ministro Calderoli abbia prodotto una nuova 'porcata'"?

Lo afferma in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra, dopo la seduta di V Commissione che ha respinto le proposte di aggiungere la Regione Fvg al gruppo di quelle che hanno già inviato le richieste di referendum presso la Corte di Cassazione. Proposte che comunque impegneranno l'aula consiliare nella seduta di giovedì.

"Resto favorevole all'indizione del referendum abrogativo sulla legge dell'autonomia differenziata. In termini generalissimi - precisa Pellegrino -, perché i referendum abrogativi sono sempre un balsamo per le ferite che affliggono la democrazia partecipativa e per ravvivare lo spirito critico della cittadinanza. In seconda battuta, la legge è un pasticcio immenso per un'Italia che già soffre gravemente di incoerenze e incertezze del diritto e della pubblica amministrazione".

"La legge - evidenzia la consigliera di Avs, entrando nel dettaglio - che pure pretende di dare attuazione all'articolo 116 terzo comma della Costituzione, presenta infatti profili di incostituzionalità importanti, non ultimo l'ulteriore compressione dell'autorità del Parlamento che avrà ben poco da dire in merito alle intese dello Stato con le Regioni, e disegna un Paese simile alla torre di Babele sulla gestione legislativa e amministrativa di temi fondamentali, come l'istruzione o i lep sui diritti civili e sociali o altre materie che sono governate direttamente da norme europee, e sui conti pubblici".

"Infine,sostengo l'abrogazione per via referendaria, perché la difesa della legge Calderoli esprime sistematicamente un 'regional-egocentrismo' che ben poco ha a che fare con i principi costituzionali fondativi della Repubblica, a cominciare proprio dall'autonomia descritta dalla Carta Costituzionale". Spiace, inoltre, constatare - conclude Pellegrino - che le preoccupazioni per possibili influenze negative della nuova legge sul Friuli Venezia Giulia si fondano su una concezione della specialità quale privilegio, invece che quale responsabilità di rango costituzionale verso territori e comunità, e la si quantifica misurandola su quello che le Regioni a statuto ordinario non hanno, come se il costituirsi di ulteriori autonomie regionali inficiasse il valore della nostra specialità. Valore che è scolpito nella Costituzione e nel nostro Statuto, e nessuna legge ordinaria lo può comprimere e svilire". ACON/COM/sm