08/01/2024 | News release | Distributed by Public on 08/01/2024 06:55
Si è conclusa ieri a New Delhi la 46a sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, i cui lavori sono stati aperti dalla Direttrice Generale Audrey Azoulay che nel suo intervento ha sottolineato come in un mondo turbolento il Patrimonio rappresenti un legame unico tra i popoli e le culture che favorisce il riconoscimento reciproco e il rispetto delle differenze. Azoulay ha ricordato le sfide della crisi climatica, dell'overtourism e della valorizzazione sostenibile del Patrimonio, e ha richiamato la Dichiarazione di Napoli basata su una visione che superi la dicotomia tra patrimonio materiale e immateriale. La Direttrice Generale ha infine rimarcato che il 20% delle candidature presentate riguarda beni africani, un buon segnale per rendere il Patrimonio sempre più rappresentativo.
Con l'approvazione di 24 nuovi siti, il numero totale dei riconoscimenti è di 1223 in 168 paesi. L'Italia, che ha ottenuto la sua 60° iscrizione con il sito Via Appia. Regina viarum, mantiene il primato nella Lista, seguita dalla Cina con 59 siti.
Tra le nuove iscrizioni si segnalano quella sudafricana Diritti umani, liberazione e riconciliazione: siti dell'eredità di Nelson Mandela, incentrata sul suo impegno contro l'apartheid in difesa dei diritti civili e in favore della pacificazione nazionale e quella palestinese del Monastero di Sant'Ilarione/Tell Umm Amer nella lista dei siti in pericolo data la delicata situazione politica nella regione.
Foto dal sito UNESCO World Heritage Committee 2024 | UNESCO