21/11/2024 | Press release | Distributed by Public on 21/11/2024 13:13
Ieri, 20 novembre 2024, ARPAT ha effettuato un sopralluogo presso la ditta SAFIMET, in località San Zeno (AR), per verificare quanto accaduto a seguito all'esplosione di un reattore dove era in corso la produzione di un sale di palladio tramite utilizzo di reagenti chimici di base come ammoniaca e acido solforico. Questa lavorazione viene normalmente effettuata dall'azienda e fa parte del ciclo produttivo da circa 20 anni.
Al momento del sopralluogo, non era più avvertibile alcun odore di sostanze chimiche utilizzate nel processo produttivo (ammoniaca, acido cloridrico, acido nitrico, cianuro ed altro) e non erano visibili vapori o fumi sia all'interno che all'esterno dell'impianto.
Il personale intervenuto ha verificato che la detonazione ha causato il crollo del tetto, senza innescare incendi, e determinato la fuoriuscita della soluzione presente nel reattore (circa 150 litri) e dei liquidi di una tubatura di rete, probabilmente danneggiata dalla caduta di materiale cementizio. Il materiale rilasciato è rimasto confinato in un'area circoscritta e sarà aspirato e trattato dall'azienda come rifiuto.
Inoltre, l'esplosione ha danneggiato due tubature aeree poste sotto il rack esterno, dedicate al trasporto dell'acido cloridrico e solforico, il cui flusso è stato prontamente interrotto e la linea di trasporto del vapore acqueo posto nel reparto di affinazione.
Il personale ha ispezionato anche il reparto dove vengono trattate le soluzioni cianurose, verificando che non risultava interessato dall'evento; quindi, è da escludere il rilascio di cianuri come riportato, erroneamente, in alcune notizie apparse sui social media.
A seguito dell'incidente, tutte le utenze di fluidi di processo, di reagenti e la parte tecnica sono state interrotte.
In conclusione, il dipartimento di Arezzo non ritiene di chiedere alle autorità competenti l'adozione di provvedimenti, non essendo emerse, in fase ispettiva, particolari criticità ambientali.