18/12/2024 | News release | Distributed by Public on 18/12/2024 15:35
La regione alpina è particolarmente colpita dai cambiamenti climatici. "Clima delle Alpi" offre una classificazione transfrontaliera dello stato climatico attuale e degli eventi climatologici importanti per le regioni alpine dei tre Paesi. Questa edizione copre il periodo da maggio a ottobre 2024.
Il semestre estivo del 2024 è stato caratterizzato da condizioni meteorologiche diverse fra loro. Mentre maggio e giugno sono stati a tratti piovosi e freschi, in luglio e in agosto hanno dominato temperature insolitamente elevate, soprattutto in alta montagna. Nelle Alpi orientali e soprattutto in alta montagna, il mese di agosto è stato il più caldo dall'inizio delle misure, con anomalie di temperatura fino a +3,8 gradi al di sopra della media pluriennale.
Clima delle alpi - Stato del clima nelle Alpi centrali e orientali - Semestre estivo 2024
A causa delle temperature elevate, nei mesi di luglio e agosto i giorni di gelo ad alta quota sono stati eccezionalmente pochi. Nel periodo di riferimento 1991-2020, da luglio ad agosto, sullo Jungfraujoch a 3571 metri sul livello del mare sono stati registrati in media circa 43 giorni di gelo. Nel 2024 tra luglio e agosto, le temperature sono scese sotto gli 0 gradi in soli 20 giorni. In questa stazione di misura non erano mai stati registrati così pochi giorni di gelo nella serie di misurazioni durante questi due mesi. Sullo Zugspitze (DE, 2962 m s.l.m.) e sul Sonnblick (AT, 3109 m s.l.m.), tra il 5 luglio e l'8 settembre la temperatura non è mai scesa sotto gli 0 gradi. Con 66 giorni consecutivi, si è trattato del periodo più lungo senza gelo da quando sono iniziate le registrazioni nel settembre 1886 a Sonnblick e nel luglio 1900 sullo Zugspitze.
Anche le precipitazioni sono state molto differenti da un mese all'altro: mentre maggio e settembre hanno portato localmente più del doppio delle precipitazioni medie, agosto è stato particolarmente secco. La durata del soleggiamento è variata notevolmente: da un soleggiamento inferiore alla media in primavera a un soleggiamento molto superiore alla media in agosto.
Tra maggio e luglio, piogge e temporali intensi hanno provocato gravi inondazioni e danni alle infrastrutture. Sono state particolarmente colpite le aree della Svizzera orientale e meridionale, del Vallese, del Vorarlberg, dell'Alta e della Bassa Austria. Forti precipitazioni, come quelle tra il 12 e il 16 settembre nelle regioni citate dell'Austria, si verificano meno frequentemente di una volta ogni 100 anni. Alcune aree hanno registrato 300-420 mm di precipitazioni durante questi quattro giorni.
Contemporaneamente alle forti piogge, in settembre la temperatura nella regione alpina dei tre Paesi è scesa bruscamente e ha portato a un inizio insolitamente precoce dell'inverno con neve fino a meno di 1000 metri sul livello del mare. Le nevicate sono state più abbondanti nelle Kalkalpen nel nord dell'Austria. Sul Feuerkogel (AT), con 90 cm il vecchio record dell'altezza del manto nevoso risalente a settembre 1931 è stato superato di 10 cm. Ciononostante, il manto nevoso si è fuso rapidamente, poiché le temperature sono nuovamente aumentate in modo significativo poco tempo dopo.
I dati relativi al semestre estivo 2024 illustrano il crescente problema degli eventi meteorologici estremi e i loro effetti sulla delicata regione alpina. Il rapporto sottolinea la necessità di una cooperazione transfrontaliera tra i servizi meteorologici e di strategie a lungo termine per far fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici.