12/14/2022 | Press release | Distributed by Public on 12/14/2022 09:49
L'UE accelera la fine della sua dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili dalla Russia. I negoziatori del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla proposta REPowerEU, che mira a rafforzare l'autonomia strategica dell'Unione diversificando l'approvvigionamento energetico e potenziando l'indipendenza e la sicurezza dell'approvvigionamento energetico dell'Unione. Il testo concordato dovrà essere approvato dal Consiglio e dal Parlamento europeo prima di passare alla procedura di adozione formale.
In termini pratici, gli Stati membri potranno aggiungere un nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU ai rispettivi piani nazionali di ripresa e resilienza (PRR) nell'ambito di NextGenerationEU, allo scopo di finanziare investimenti e riforme chiave che contribuiranno al conseguimento degli obiettivi del piano REPowerEU.
Sono molto lieto che la presidenza ceca tenga fede a una delle nostre principali promesse: porre fine alla dipendenza dell'UE dai combustibili fossili russi e aprire la strada a una riforma radicale del settore energetico dell'Unione. REPowerEU ci consentirà di finanziare le riforme e gli investimenti necessari.
Zbyněk Stanjura, ministro delle Finanze della Repubblica cecaTra gli obiettivi principali di REPowerEU figurano l'aumento della resilienza, della sicurezza e della sostenibilità del sistema energetico dell'Unione attraverso l'opportuna riduzione della dipendenza dai combustibili fossili e la diversificazione dell'approvvigionamento energetico a livello dell'Unione, anche aumentando la diffusione delle energie rinnovabili, l'efficienza energetica e la capacità di stoccaggio dell'energia.
I capitoli dedicati al piano REPowerEU nei piani per la ripresa e la resilienza (PRR) degli Stati membri delineano nuove riforme e nuovi investimenti, avviati a partire dal 1º febbraio 2022, e/o la parte rafforzata delle riforme e degli investimenti inclusa nei PRR già adottati, insieme ai corrispondenti traguardi e obiettivi.
L'ambito di applicazione dei capitoli è chiarito ulteriormente e comprenderà, tra l'altro:
Per quanto riguarda il finanziamento delle sovvenzioni, i colegislatori hanno convenuto che le fonti saranno il Fondo per l'innovazione (60%) e l'anticipazione delle quote ETS (40%).
Il criterio di ripartizione consisterà in una formula che tiene conto della politica di coesione, della dipendenza degli Stati membri dai combustibili fossili e dell'aumento dei prezzi degli investimenti, in linea con la posizione del Consiglio.
Gli Stati membri disporranno di ulteriori incentivi per richiedere un sostegno sotto forma di prestito, anche in caso di richieste superiori al 6,8% dell'RNL, laddove si applichino le condizioni pertinenti. Gli Stati membri avranno la possibilità di trasferimenti volontari dalla riserva di adeguamento alla Brexit (BAR).
Gli Stati membri che dispongono di fondi di coesione inutilizzati del precedente quadro finanziario pluriennale (2014-2020) avranno la possibilità di utilizzarli per sostenere le PMI e le famiglie vulnerabili particolarmente colpite dai rincari dell'energia.
L'accordo è provvisorio poiché deve ancora essere confermato dagli Stati membri in sede di Consiglio e dal Parlamento europeo per essere definitivo.
Il 18 maggio 2022 la Commissione europea ha proposto il pacchetto REPowerEU, che modifica il regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza e altri atti legislativi. Esso prevede modifiche mirate per finanziare investimenti e riforme con l'obiettivo di diversificare l'approvvigionamento energetico e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Ciò sarà conseguito aggiungendo nei piani per la ripresa e la resilienza capitoli dedicati comprendenti riforme e investimenti nuovi e garantendo sinergie e complementarità tra le misure finanziate nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza e le azioni sostenute tramite altri fondi nazionali o dell'Unione.
In termini concreti, la proposta legislativa presentata congiuntamente al piano REPowerEU mira a fare del dispositivo per la ripresa e la resilienza il quadro strategico per le iniziative previste dal piano REPowerEU, ottimizzando la complementarità, l'uniformità e la coerenza delle strategie e delle azioni adottate per accelerare la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili e mitigarne i costi e gli impatti socioeconomici durante la transizione.
La proposta della Commissione ha introdotto:
1) modifiche del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza:
2) una modifica della decisione (UE) 2015/1814 che proroga l'attuale tasso di immissione di quote nella riserva stabilizzatrice del mercato fino al 2030 e prevede la possibilità di svincolare e mettere all'asta una parte delle quote ivi detenute e di assegnare i proventi generati al dispositivo per la ripresa e la resilienza
3) una modifica della direttiva 2003/87/CE che stabilisce le modalità per la vendita all'asta delle quote svincolate dalla riserva stabilizzatrice del mercato e per il trasferimento dei proventi così generati, pari a 20 miliardi di EUR, al dispositivo per la ripresa e la resilienza
4) una modifica del regolamento (UE) 2021/1060 che introduce la possibilità per gli Stati membri di trasferire fino al 7,5% della loro dotazione nazionale al dispositivo per la ripresa e la resilienza, in aggiunta all'attuale possibilità di trasferimento del 5%, per sostenere le riforme e gli investimenti inclusi nel capitolo REPowerEU
5) una modifica del regolamento (UE) 2021/2115 che introduce la possibilità per gli Stati membri di eseguire una parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) tramite il dispositivo per la ripresa e la resilienza, per sostenere le riforme e gli investimenti inclusi nel capitolo REPowerEU
Il Consiglio ha concordato la sua posizione sulla proposta il 4 ottobre 2022. Il 10 novembre il Parlamento europeo ha adottato una serie di emendamenti alla proposta legislativa, che costituiscono la sua posizione nei negoziati con il Consiglio. I triloghi sono iniziati il 16 novembre e si sono conclusi con l'accordo provvisorio raggiunto oggi.
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