Politecnico di Torino

06/26/2024 | News release | Distributed by Public on 06/26/2024 04:38

Non uno specchio ma un’opera d’arte

Rare mirrorè il nome dello specchio che Ettore Sottsass Jr. progetta per la galleria "Il Sestante" di Milanonel 1960, un'opera di design che l'autore considera al pari di una magia, di un qualcosa che non ha spiegazione, origine o fine. La casa d'aste settecentesca Phillips, con sedi a Londra, New York e Ginevra, ha recentemente girato un documentario dedicato a questo pezzo d'arte al Castello del Valentino, per sottolineare le profonde radici a Torino e nel Politecnico di chi divenne uno dei massimi protagonisti del design mondiale del XX secolo.

Nato nel 1917 a Innsbruck, Sottsass Jr. si trasferisce infatti a Torino con la famiglia nel 1929, a seguito del padre, Ettore Sr., architetto attratto dal capoluogo piemontese "che passava allora per essere la città più moderna d'Italia", come ricorda il figlio nella sua autobiografia - Scritto di notte (Ettore Sottsass, Adelphi, 2010).

"A Torino Ettore Jr. frequenta il liceo scientifico Galileo Ferraris e quindi la Facoltà di Architettura del Politecnico. Il suo percorso universitario, che si conclude con la laurea ottenuta con una buona valutazione - 95/100 - il 14 giugno del 1940, è ancora poco documentato, ma si conosce bene il suo interesse, parallelo agli studi accademici, per i circoli artistici cittadini", racconta Elena Dellapiana, docente di storia dell'architettura e del design presso il Dipartimento di Architettura e Design-DAD.

Una formazione da progettista e un interesse spiccato per la pittura, quello di Sottsass, che si rispecchia nel suo rendimento accademico considerato da alcuni suoi docenti troppo "artistico" - si ricordano ad esempio i garbati rifiuti ricevuti dai professori Aloisio e Ceresa nei corsi di Scenografia e Arredamento per gli espliciti riferimenti al cubismo e al tratto di Matisse. Fondamentale il contributo dell'amico pittore Luigi Spazzapan, che diventerà negli anni un riferimento imprescindibile per la sua carriera, nel forgiare il pensiero di Sottsass: da lui il giovane designer scopre l'interesse per le arti applicate approfondito poi nei corsi di decorazione, disegno - tenuto dal professor Deabate - plastica - tenuto dal professor Musso - e composizione e Arte dei Giardini - tenuto dal professor Rigotti. E ancora, numerose sono le frequentazioni di Sottsass degli artigiani di Torino, che lo stimolano a sperimentare tecniche nuove come la trasformazione dei disegni e degli acquerelli in trame tessili e piccoli oggetti.

Altri incontri incidono in maniera significativa sul percorso artistico di Sottsass: con Giovanni Muzio, professore di Composizione al Politecnico di Torino dal 1936, che ravviva in Sottsass l'interesse per i temi dell'architettura razionalista; con Carlo Mollino, sempre nelle aule del Castello del Valentino; con Fernanda Pivano, traduttrice presso la casa editrice Einaudi, che diventerà in seguito sua moglie.

Con quest'ultima Sottsass si trasferirà a Milano, momento che rappresenta un importante cambiamento nella definizione della traiettoria formativa e delle successive aperture al mondo nordamericano, all'oriente e alla controcultura che lo vedranno come uno dei "padri nobili" del progetto Radical e, più in generale, del design italiano.

Rare mirror è l'espressione di tutto questo, del percorso poliedrico che vede Sottsass costruire oggetti non come semplici prodotti di design ma piuttosto come rappresentazioni dello stato emotivo dell'artista, del suo essere uomo prima che artefice. Fulvio Ferrari, fondatore del Museo Casa Mollino e protagonista del documentario, così ce lo mostra, soffermandosi sui dettagli dell'opera come l'iconica cornice e la struttura peculiare capace di trasmettere un senso di quiete a chi lo guarda.