18/11/2024 | Press release | Distributed by Public on 18/11/2024 18:24
"Come Associazione abbiamo sempre lavorato per sostenere i piccoli Comuni che rappresentano l'ossatura della nostra Nazione. Lo abbiamo fatto portando avanti un' Agenda sul Controesodo in modo da aiutare la popolazione a rimanere a presidiare tutti gli 8mila Comuni italiani, anche per evitare l'abbandono delle aree interne che incide anche sul dissesto geologico dei territori. Allo stesso tempo non possiamo dimenticarci che secondo dati dell'Oms nel 2050 il 50% della popolazione italiana vivrà nelle aree metropolitane: questo influirà di certo sulla capacità dei sindaci di mantenere intatto il livello dei servizi offerti ai cittadini". Lo ha affermato il presidente dell'Anci Roberto Pella intervenendo all'evento 'Viaggio nelle province italiane del benessere', basato sul 26° Rapporto sulla Qualità della Vita 2024, elaborato da ItaliaOggi, in collaborazione con l'Università La Sapienza di Roma, con l'obiettivo di monitorare i parametri che incidono sul benessere delle nostre città, spaziando tra aree come economia, ambiente, sicurezza, servizi e capitale umano.
Secondo Pella è "essenziale come Anci riesce a lavorare in stretta sinergia per rappresentare al meglio le esigenze dei piccoli, dei medi e dei grandi Comuni. Serve un gioco di squadra tra tutte le istituzioni convolte, che è fondamentale per drenare risorse e mantenere intatto il livello di coesione territoriale, come ci ha sempre indicato il Capo dello Stato Sergio Mattarella". Un obiettivo necessario "non solo per erogare sempre standard elevati di servizi ma anche per evitare che flussi di popolazione finiscano per riversarsi sulle aree metropolitane".
Il presidente Anci ha citato alcune esperienze di bandi, come quello sulle Periferie, che "hanno aiutato i molti Comuni ad innalzare il livello della risposta ai cittadini" creando "collaborazioni istituzionali anche con le Regioni che possono dare molto in termini di sostegno economico e di programmazione degli interventi".
Venendo poi all'attualità della manovra finanziaria Pella, riconosciuto che questo tema "è oggi più stringente rispetto alle 'maglie larghe' del periodo della pandemia, ha auspicato che "il contenuto per gli enti locali, migliore rispetto ad altri comparti, venga ulteriormente migliorato con l'accoglimento di altri emendamenti. Sono fiducioso: c'è volontà da parte di tutti di trovare le migliori soluzioni trovando risorse trasversali in grado di trasformare in realtà i progetti gestiti sia dai Comuni che ad altri livelli istituzionali", ha affermato.
Infine, un augurio per il futuro: "sarei contento se fra qualche anno al posto del ministero della Salute venisse istituito il ministero del Benessere: sarebbe un grande successo che significherebbe la capacità degli amministratori di aver saputo elevare la qualità della risposta alle esigenze dei cittadini", ha concluso.