11/18/2024 | News release | Distributed by Public on 11/18/2024 12:43
Lunedì, 18 Novembre 2024
Già nella fase di progettazione e costruzione, puntare ad infrastrutture che siano in grado di resistere ad eventi climatici estremi: più resilienti e più resistenti ma anche monitorate continuamente nell'arco della loro intera vita utile in modo da consentire una gestione e una manutenzione organizzata, e anche di prevedere eventuali problematiche mitigando quindi rischi e danni.
Tanti eventi e delegazioni al Padiglione Italiano della Cop 29, che quest'anno è di scena dall'11 al 22 novembre a Baku in Azerbaigian. Sotto i riflettori la sfida del cambiamento climatico: strategie, strumenti e modelli che possono essere messi in campo a livello globale per sostenere l'azione per il clima e rafforzare la resilienza nei Paesi.
Al centro della discussione anche il tema della rigenerazione urbana e territoriale, per creare alleanze tra governi, città, imprese e società civile e adottare politiche che favoriscano la rigenerazione in un'ottica di innovazione, sostenibilità, resilienza. Lo sviluppo di spazi verdi, l'efficientamento energetico degli edifici, la mobilità più sostenibile, basata su trasporto pubblico, sono parte di una visione globale che punta al miglioramento della qualità della vita per tutti i cittadini.
Proprio nell'ambito dell'evento organizzato da Ferrara Fiere e dedicato a "Città e Territori. Riprogettare e Rigenerare i Tessuti Urbani nel Terzo Millennio" l'Agenzia ha portato il focus sulle infrastrutture di trasporto, rimarcando l'importanza di sostenere lo sviluppo di soluzioni ingegneristiche avanzate necessarie a rendere le infrastrutture più resilienti e meno vulnerabili agli impatti di eventi climatici estremi sempre più ricorrenti e sempre più violenti.
"ANSFISA sottolinea l'importanza di favorire il modal shift verso sistemi di trasporto più sicuri quali quello ferroviario o il traporto pubblico in generale, che risultano essere anche meno inquinanti. Inoltre, occorre realizzare infrastrutture sempre più resistenti e più resilienti. Considerando il gran numero di Infrastrutture di trasporto già esistenti in Italia, tra cui molti ponti viadotti e gallerie, è importante utilizzare sistemi di monitoraggio che diano la possibilità di prendere le giuste decisioni prima che l'evento si verifichi, con procedure di allerta efficaci in tempo reale, e anche dopo che l'evento estremo si è verificato, per un rapido ripristino della funzionalità dell'opera. ANSFISA favorisce tutto questo intervenendo presso i gestori stradali e ferroviari, promuovendo la sicurezza e vigilando su di essi, ma anche collaborando come fatto, recentemente, con la stipula dell'Accordo di supporto alla progettazione del sistema di monitoraggio del ponte sullo Stretto di Messina", ha dichiarato il Direttore Domenico Capomolla.