Politecnico di Torino

15/11/2024 | News release | Distributed by Public on 15/11/2024 11:38

Immaginare, progettare, capire la città del futuro

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Il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio-DIST del Politecnico e Università di Torino apre le porte del Castello del Valentino ospitando l'evento URBAN DESIRES: due giorni per riflettere sulla città "desiderabile", tra criticità del presente e responsabilità del futuro

Come immaginiamo l'ambiente urbano di domani? A chi lasceremo un pianeta largamente urbanizzato, e in quali condizioni? Queste domande riguardano oltre il 50% della popolazione mondiale, cioè i 4 miliardi di persone che oggi vivono in aree urbanizzate. Un numero destinato a crescere nei prossimi anni, tanto che alcuni studi stimano che nel 2030 il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle città.

A ipotizzare delle risposte è stato l'evento Urban Desires - Immaginare, Progettare, Capire la Città che nelle giornate di venerdì 8 e sabato 9 novembre ha animato gli spazi del Castello del Valentino, patrimonio UNESCO nell'ambito del sito Residenze Sabaude e sede dell'organizzatore dell'iniziativa, il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio-DIST del Politecnico di Torino e dell'Università di Torino.

Due giornate di interventi, talk, dialoghi, mostre, living lab e altre attività in cui la voce degli esperti e delle esperte del DIST si è unita a quella di ospiti nazionali e internazionali di prestigio; il ricco palinsesto si è snodato in una serie di incontri sulla città "desiderabile", tra criticità del presente e responsabilità del futuro, pensati e organizzati sulla base di tre assi tematici, tre orientamenti al fare per ridisegnare il presente: immaginare, progettare e capire.

Immaginare l'urbano è stato il primo esercizio per pensare alla città "desiderabile" in termini prospettici, propositivi e utopici, liberi dai limiti imposti dal presente e dalle cicatrici del passato. L'immaginazione è stata alimentata per dare colori e forme al futuro, concependolo come una storia con finali aperti capace di dar spazio alle differenze e alle singolarità di ciascuno.

Progettare la città ha significato definire il suo uso, e in funzione di questo, la pianificazione e la gestione degli scenari metropolitani che devono aderire ai cardini della sostenibilità, del benessere comunitario, dell'inclusione sociale, dell'autonomia energetica e della mobilità pubblica.

Capire, infine, ha implicato la riflessione critica su metriche esistenti di valutazione, con l'intento di comprendere le esigenze di una città in evoluzione. Per farlo sono stati esplorati approcci dinamici e metodi di partecipazione dei diversi attori coinvolti, analizzando l'impatto di queste valutazioni in termini di politiche urbane e sviluppo territoriale.