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19/06/2024 | Press release | Distributed by Public on 19/06/2024 15:14

Attività di influenza e disinformazione: il Consiglio federale pone l’accento sulla resilienza e rafforza l’analisi e il coordinamento

Il Consiglio federale

Berna, 19.06.2024 - Nella sua seduta del 19 giugno 2024 il Consiglio federale ha approvato il rapporto in adempimento del postulato della Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (22.3006) «Valutazione delle minacce derivanti per la Svizzera da campagne di disinformazione». Il rapporto spiega in che misura la Svizzera è interessata da attività di influenza nel settore delle informazioni, quali caratteristiche della Svizzera sono rilevanti in tale contesto e quali provvedimenti supplementari il Consiglio federale intende adottare per fronteggiare tali minacce.

Con il crescente clima di incertezza in Europa e le tensioni di politica egemonica a livello globale, è ulteriormente aumentata la minaccia derivante da attività di influenza di cui fa parte anche la disinformazione. È in aumento anche l'impiego di mezzi che rientrano nel repertorio delle forme di conflitto ibride. Il potenziale delle attività di influenza nel settore delle informazioni viene accresciuto dalle possibilità tecnologiche, in particolare dall'intelligenza artificiale e della diffusione dei social media.

Con la loro adesione al diritto internazionale e alla democrazia e in considerazione della crescente sollecitazione a posizionarsi nella struttura di politica egemonica globale, anche la Svizzera, la sua società e le sue istituzioni sono sempre più oggetto di attività di influenza diretta e indiretta. Particolarmente rilevanti in termini di politica di sicurezza sono personaggi influenti statali che propagano aggressivamente altri valori, norme e sistemi politici e vogliono minare le istituzioni democratiche.

Il rapporto è stato elaborato dalla Segreteria di Stato della politica di sicurezza (SEPOS) in stretta collaborazione con diversi organi della Confederazione. Il rapporto del Consiglio federale descrive gli obiettivi, i vari metodi e gli attori coinvolti nelle attività di influenza nonché la situazione di minaccia, il grado di coinvolgimento, le peculiarità e le condizioni quadro giuridiche della Svizzera.

Approccio alla lotta contro le attività di influenza valido per l'intera società

La varietà del panorama mediatico, il buon livello d'istruzione e l'elevato grado di fiducia nei confronti delle istituzioni statali in Svizzera contribuiscono a rafforzare la capacità di resistenza dello Stato e della società. La vulnerabilità della Svizzera potrebbe tuttavia aumentare in considerazione degli sviluppi tecnologici, dei cambiamenti nell'utilizzo dei media e della tendenza alla diminuzione di fiducia nei loro confronti, soprattutto in seguito all'aumento delle attività di disinformazione. Al centro degli interessi della Svizzera c'è la formazione delle opinioni libera e basata sui fatti, in particolare per le elezioni e le votazioni.

Il rapporto illustra le responsabilità e i provvedimenti esistenti, in corso e già pianificati e individua ulteriori provvedimenti in linea con il postulato. Le restrizioni su base legale delle attività di influenza e di disinformazione sono ammissibili in particolare quando è discussione la protezione della sicurezza e dell'ordine pubblico. Contrastare le attività influenza e di disinformazione in maniera efficace richiede in fin dei conti un approccio unitario dello Stato e della società. Il Consiglio federale si concentra pertanto sulla prevenzione e sulla sensibilizzazione al tema al fine di rafforzare la resistenza dello Stato e della società.

Provvedimenti supplementari

Quali provvedimenti supplementari il Consiglio federale intende rafforzare il monitoraggio e l'analisi della situazione e coinvolgere più spesso nella questione gli organi federali in materia di politica di sicurezza. Viene sostenuta la ricerca sull'impatto della disinformazione in Svizzera nel contesto della formazione delle opinioni e il Consiglio federale intende ampliare il coordinamento e lo scambio di opinioni all'interno dell'Amministrazione federale e con i partner esterni ed esteri. Tutto ciò serve a rafforzare la consapevolezza comune di questa minaccia alla sicurezza, a monitorare con maggior precisione gli sviluppi e la situazione come pure a promuovere e armonizzare le attività rilevanti a livello di Confederazione.

Indirizzo cui rivolgere domande

Stéphanie Grillet
Portavoce SEPOS
058 463 07 09

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