Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia

10/15/2024 | Press release | Distributed by Public on 10/15/2024 08:35

ASSESTAMENTO BIS. MARTINES (PD): CRESCE INSODDISFAZIONE VERSO SANITÀ

ASSESTAMENTO BIS. MARTINES (PD): CRESCE INSODDISFAZIONE VERSO SANITÀ

15.10.2024
16:29
(ACON) Trieste, 15 ott - "L'Assestamento bis ci pone paradossalmente in una situazione in cui, in particolare nel sistema sanitario all'aumentare delle risorse, aumenta l'insoddisfazione dei cittadini".

Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Francesco Martines (Pd) intervenendo nel dibattito sul ddl 26 "Assestamento bis".

"L'impressione generale su questa manovra è che si stia drogando il sistema pubblico e privato attraverso l'immissione di ingenti risorse (solo 1 miliardo e 600 milioni negli ultimi 4 mesi), che in alcune situazioni vengono spesi anche per opere inutili che in futuro non sapremo neanche come gestire rispetto al totale - continua Martines che ricorda - gran parte delle risorse vanno alla Sanità per coprire perdite che ci attendiamo a fine anno, 60 milioni vanno alle attività economiche".

"A fronte di questo - incalza il consigliere del Partito democratico - non ci sono risorse per il sociale e nemmeno un euro per incentivare le Comunità di Comuni, che non stanno decollando e che quindi non permettono agli enti locali di aggregarsi e tentare di spendere le grandi risorse (tra i 700 e gli 800 milioni) che sono state allocate nei Comuni, nei consorzi, negli Edr e che non creano ricchezza, posti di lavoro, redditi e Pil".

"Il tema però su cui mi concentro maggiormente riguarda le risorse destinate alla sanità il che potrebbe far pensare che il nostro sistema sanitario regionale così attenzionato dovrebbe funzionare al meglio massimo e invece non è proprio così. Dai media apprendiamo di un'indagine a livello nazionale - sottolinea il dem - dove si dimostra che la prima preoccupazione dei cittadini sia quella della sanità e si capisce che questa preoccupazione è confermata da un'altra indagine della Fondazione Gimbe sulla sanità italiana, la quale conferma che i problemi sono le lunghe liste d'attesa, l'intasamento dei pronto soccorso, l'incremento dell'incidenza della sanità privata, l'aumento delle persone che non si curano perché non trovano risposte dal servizio pubblico e non hanno soldi per pagarsi il privato".

"E ancora l'aumento dei costi a carico delle famiglie per la sanità privata - rivela Martines -, la carenza dei medici di base, la fuga di medici e infermieri, la poca attrattività del posto del lavoro in sanità. Questi, sono gli stessi problemi che abbiamo in Fvg, con un'unica differenza: in Italia dedichiamo sempre meno risorse rispetto alla media europea (52 miliardi in meno), spendiamo sempre meno su base annua per persona (2.473 euro, contro i 3.644 euro della Francia e 4.504 euro della Germania), e l'insoddisfazione della gente ha un motivo reale, mentre in questa regione dove abbiamo un Ssr che ci autofinanziamo".

"Ogni anno ci mettiamo sempre più risorse sia in finanziaria (l'anno scorso 250 milioni in più per mettere in sicurezza il sistema), adesso altri 150 milioni e chissà quanti ne dovremo mettere a fine anno nella nuova finanziaria. Tutto ciò per avere una situazione di insoddisfazione dei cittadini friulgiuliani - mette in evidenza l'esponente delle Opposizioni -, al pari di tutti gli altri cittadini che vivono in altre regioni. Questo confronto stride e richiede finalmente un ragionamento serio su temi trascurati quali la gestione, l'organizzazione delle aziende, la governance, il controllo di gestione, la scelta dei manager, il dimensionamento delle aziende, la ripartizione di risorse in aumento verso la prevenzione e l'assistenza territoriale".

"Infine, per la responsabilità che abbiamo tutti noi consiglieri regionali, ci auguriamo che l'annunciata da ormai un anno riorganizzazione del sistema, che la maggioranza già conosce, diventi patrimonio del Consiglio regionale, per capire in che direzione si vuol portare la sanità regionale e se ci sono idee chiare su come dare risposte alla evidente e conclamata insoddisfazione della gente" conclude la nota. ACON/COM/mv