Consiglio Regionale della Toscana

07/22/2024 | Press release | Distributed by Public on 07/22/2024 07:24

Strage della cattedrale di San Miniato: Mazzeo, la libertà è un fiore da annaffiare ogni giorno

Politica e Istituzioni22 Luglio 2024

Strage della cattedrale di San Miniato: Mazzeo, la libertà è un fiore da annaffiare ogni giorno

Il presidente del Consiglio regionale è intervenuto alla commemorazione dell'esplosione del 22 luglio del 1944 in cui persero la vita 55 innocenti

Comunicato stampa n. 0770
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di Emmanuel Milano

Firenze - "Senza memoria non c'è futuro". È questo il messaggio che, a nome dell'Assemblea legislativa toscana, il presidente Antonio Mazzeo ha portato a San Miniato in occasione della commemorazione delle 55 vittime dell'esplosione di una bomba nella cattedrale il 22 luglio del 1944.

Davanti alle tante autorità presenti il presidente Mazzeo ha portato alle cittadine e i cittadini di San Miniato e ai familiari delle vittime il saluto del Consiglio regionale: "Momenti come questi - ha aggiunto - servono per dire che la libertà, come un fiore, va innaffiata giorno dopo giorno. Ognuno di noi può e deve fare la sua parte. La democrazia è un po' come l'aria: si sente mancare quando non c'è più. Basta chiudere gli occhi e tornare a ottant'anni fa e pensare a quello che ha significato anche per questa comunità quel periodo storico, quelle settimane in cui si spostava il fronte della Seconda guerra mondiale e tante toscane e tanti toscani innocenti persero la loro vita proprio per donare a noi quel bene fondamentale e insostituibile che è la libertà".

"Voglio ricordare l'ultima esperienza che pochi giorni fa ho vissuto a San Polo - ha raccontato il presidente Mazzeo - durante la commemorazione di un altro eccidio. Tra i presenti c'era anche una donna arrivata dalla Germania, la nipote del tenente colonnello che ordinò quella strage. Dopo aver scoperto quasi per caso quello che era accaduto, ha deciso di venire in Toscana per incontrare i parenti delle vittime di quel massacro per chiedere scusa. In quella sua presenza e in quelle sue parole c'è la richiesta di pace che sale da ogni parte del mondo in un periodo storico che vede, nel mondo, tanti, troppi conflitti. Nei suoi occhi, nelle sue lacrime, nell'abbraccio con i familiari delle vittime c'è la voglia di superare una ferita che è difficilmente rimarginabile".

Il presidente ha infine voluto rimarcare con forza la necessità, per ogni individuo, di prendersi cura della memoria. "Noi quest'anno abbiamo deciso di dedicare la Festa della Toscana a un grande educatore, un grande sacerdote come Don Lorenzo Milani. E nel suo "I CARE" che significa mi interessa, mi sta a cuore, ci sta tutto l'impegno che noi dobbiamo prenderci. Prendersi cura della memoria, coltivarla giorno dopo giorno, non darla mai per scontata e ricordare in ogni occasione che la nostra Costituzione, come lo Statuto della Regione Toscana, sono fondati sull'antifascismo e che su questo valore non possono esistere tentennamenti, prima di tutto da parte di chi rappresenta le Istituzioni a ogni livello".

"Ringrazio l'Anpi, l'Associazione Nazionale dei Partigiani d'Italia - ha infine concluso Mazzeo - per il lavoro fondamentale che con le altre associazioni porta avanti. Continuiamo a lavorare sulla memoria. Io sono orgoglioso di indossare la fascia della nostra Regione con il Pegaso alato, simbolo del Comitato di liberazione nazionale della Toscana. Ora che i testimoni diretti non ci sono quasi più, è necessario che ognuno di noi rinnovi quotidianamente il proprio impegno ad essere amplificatore di memoria".

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