Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia

07/25/2024 | Press release | Distributed by Public on 07/25/2024 07:23

ASSESTAMENTO. PELLEGRINO (AVS): NECESSARIA SALVAGUARDIA ISONZO

ASSESTAMENTO. PELLEGRINO (AVS): NECESSARIA SALVAGUARDIA ISONZO

25.07.2024
15:03
(ACON) Trieste, 25 lug - "L'ecologismo dal volto umano e la transizione ecologica non vessatoria, slogan con cui l'assessore regionale all'Ambiente Scoccimarro definisce la propria politica, sempre e solo antropocentrica, fanno sì che lui consideri le associazioni ambientaliste non degne di ricevere risposta sulle preoccupazioni per la salvaguardia dell'Isonzo da ulteriori infrastrutture di regimentazione delle acque tra Gorizia e Sagrado. Ed, evidentemente, non sono degne di riflessione nemmeno le motivazioni con cui, in sostanza, ho chiesto di dimostrare, in IV Commissione, che sono cosa buona e giusta i progetti per i quali il Consorzio di bonifica della Venezia Giulia riceverà, da questo Assestamento di bilancio estivo, 2 milioni di euro, di cui sarebbe opportuno sospendere l'erogazione finché non avremo ben capito che opere stiamo finanziando".

Così, in una nota, la consigliera Serena Pellegrino, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra a margine della discussione sul ddl 23, stigmatizzando il disinteresse sulle sorti dell'Isonzo, o peggio, il dispregio, relativamente alle risultanze e alle richieste che provengono dai territori interessati e ribadendo l'urgenza di un piano di gestione transfrontaliera dell'Isonzo - Soca, come comanda la Direttiva Acque.

"L'unica possibilità per contestualizzare la norma che assegna risorse al Consorzio di bonifica della Venezia Giulia, al momento - incalza Pellegrino - è ricorrere al Piano generale di bonifica e di tutela del territorio del Consorzio di bonifica della Venezia Giulia, dal quale si ricava che le principali preoccupazioni che motivano rilevanti operazioni di ulteriore antropizzazione dell'Isonzo, riguardano le esigenze della produzione idroelettrica e le vitali necessità dell'agricoltura. Sono, però, altrettanto vitali le esigenze di salvaguardia del fiume e di tutela dell'ecosistema, così come ripetutamente identificate, nel corso degli anni, dalle associazioni, comitati, cittadini e dalle istituzioni locali che li rappresentano".

"Tali esigenze - dice ancora l'esponente di Avs - non possono, in alcun modo, essere meramente subordinate ad altre istanze, ma coordinate, ricordando bene che la tutela ecologica ha fatto esplicitamente il suo ingresso in Costituzione e richiede ai pubblici poteri, politiche, leggi e azioni amministrative coerenti con il valore di principio fondamentale".

"Se all'agricoltura serve acqua, bisogna trovargliela, all'interno di una strategia di gestione del cambiamento climatico che, responsabilmente, associ tra loro diverse politiche regionali, a cominciare da quelle agricole nei settori della sperimentazione, selezione e promozione di varietà coltivabili meno idroesigenti, del recupero di acque reflue depurate o delle pratiche agronomiche più idonee a trattenere acqua nei suoli agricoli. Certo - conclude Pellegrino - non sacrificando il fiume e gli interessi di salvaguardia che lo difendono: le politiche economiche e di sviluppo sociale è, ormai conclamato, che devono stare all'interno della tutela ecologica". ACON/COM/sm