Udine, 21 nov - "Il Friuli Venezia Giulia, proprio in questi giorni, dopo il settimo aggiornamento ministeriale dell'elenco nazionale degli alberi monumentali, si conferma la regione con il maggior numero di alberi monumentali in Italia (511 esemplari tutelati in Fvg) e può svolgere un ruolo significativo anche di indirizzo a livello nazionale su questo e molti altri temi connessi. In questo momento di forti cambiamenti climatici è necessario quindi identificare nuove modalità di pianificazione e gestione evidenziando le implicazioni tra costruito e naturale anche in vista della definizione del nuovo Piano di governo del territorio, dove le infrastrutture Verdi e Blu costituiscono uno dei tasselli fondamentali per la pianificazione territoriale".
Così l'assessore regionale a Infrastrutture e Territorio, Cristina Amirante, in occasione della prima delle tre giornate della convention internazionale di arboricoltura 'Infrastrutture verdi, alberi monumentali, parchi e giardini: nuovi approcci gestionali' che si è svolta, oggi, a Udine nella sede della Regione presso l'auditorium Comelli e ha visto, fra gli altri, Ivano Marchiol assessore ai Lavori pubblici, Viabilità, Verde pubblico del Comune di Udine e Cristina Modesti della direzione generale delle foreste del ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf). A moderare il convegno Giorgio Alberti docente Selvicoltura e Assestamento forestale Uniud. Nel suo intervento, l'assessore regionale ha ribadito la convinzione dell'importanza della pianificazione del territorio attraverso il dedicato Piano di governo che "fra i suoi obiettivi vedrà il coordinamento degli interventi per dare loro un respiro regionale così da raggiungere i migliori risultati in tema di infrastrutture verdi".
Amirante ha poi fatto il punto sul sostegno regionale ai Comuni, nato in un'ottica di condivisione e non calato dall'alto: "abbiamo scritto assieme agli Enti locali, tenendo presente il tessuto locale, le regole di gestione delle aree verdi urbane, dei parchi e con i Comuni definito le linee di finanziamento a loro favore per la gestione del grande patrimonio verde che insiste sui singoli territori. In quest'ottica, il sostegno dell'Amministrazione regionale punta a offrire loro un concreto supporto nel mantenere le aree verdi urbane che possono svolgere un ruolo di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico".
Durante l'evento è stato fatto il punto sul contesto in cui ci muoviamo evidenziando le difficoltà attuali nella scelta delle specie da inserire nelle aree urbane, nei viali o nei parchi e giardini a causa dei mutamenti climatici e delle inevitabili interferenze tra costruito e natura ma anche su cosa si sta facendo, cioè come la Regione si sia attrezzata per sostenere le varie attività gestionali che sono necessarie a mantenere un verde urbano ordinato, sicuro e funzionale e le varie opportunità offerte dalle recenti linee contributive che permetteranno per il 2025 di dedicare al verde - pubblico ma anche privato, nelle sue varie declinazioni - quasi 8 milioni di euro.
Come è emerso, la tre giorni vuol essere un momento di scambio tra le diverse modalità di tutela paesaggistica e di conservazione dei beni, in particolare dei parchi storici e degli alberi monumentali, oltre che trovare modalità di conservazione e gestione innovative: anche attraverso l'utilizzo di strumenti e tecnologie che possono aiutare lo studio delle varie situazioni, delle interferenze e dei passaggi storici.
Amirante ha poi ringraziato quanti parteciperanno alle varie giornate tematiche: studiosi provenienti da tutta Italia, dalla Germania, dall'Inghilterra e, per la prima volta in questo ambito, dal Sud America, dove la Regione vanta prestigiose collaborazioni, in particolare con l'Orto Botanico di Quito.
I prossimi appuntamenti sono previsti domani all'Auditorium regionale, in piazza Ospedale Vecchio a Pordenone, e sabato 23 novembre all'Auditorium Ferdinandeo Mib, largo Caduti di Nassirya a Trieste.
Nel dettaglio, la seconda giornata farà il punto su alberi e tecnologia e sarà un'occasione di confronto tra proprietari di grandi alberi, tecnici comunali e professionisti per valutare quali siano attualmente le migliori metodologie presenti sul mercato per censire il patrimonio arboreo e determinare lo stato di salute e la stabilità dei nostri alberi.
A Trieste, infine, la giornata conclusiva sarà dedicata alla gestione programmata, programmabile e coordinata delle infrastrutture verdi con un'attenzione sulle varie professionalità da coinvolgere. ARC/LP/gg