ISPI - Istituto per gli Studi di Politica Internazionale

02/23/2024 | Press release | Distributed by Public on 02/23/2024 08:52

Come resiste l’economia Ucraina

Il 24 febbraio 2024 segna due anni dall'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Federazione Russa. Gli esperti considerano questa guerra come fattore scatenante di un cambiamento nell'ordine mondiale - un processo complesso a lungo termine e che porterà alla riformattazione tanto dell'economia globale come di quelle nazionali.

Avendo sperimentato il grave impatto degli shock militari dal 2022, l'Ucraina ha sviluppato - grazie al sostegno vitale dei partner stranieri - la resilienza economica e sociale necessaria nel sistema globale ibrido "pace-guerra" del mondo di oggi. L'Ucraina ha riconosciuto l'importanza delle unioni politico-economiche, specialmente durante un'invasione su larga scala, e aspira a diventare un membro a pieno titolo dell'Unione Europea. Malgrado il conflitto persista, il Paese è ora impegnato nel processo di sviluppo di un modello economico adeguato alla ripresa e alla ricostruzione postbellica.Un passo importante in tal senso è la valutazione dell'impatto della guerra sull'economia ucraina e delle sue prospettive postbelliche.

Economia di guerra: un sistema sotto shock

Durante la guerra, il capitale umano dell'Ucraina ha subito una significativa riduzione come fattore di sviluppo economico. Alla fine del 2023, il numero di civili colpiti dalla guerra (morti e feriti) superava da solo le 29 mila persone, compresa la morte di oltre 10 mila civili. Oggi 11,4 milioni di ucraini, pari a poco meno di un terzo della popolazione prebellica, sono nella condizione di sfollati, sia che siano interni (IDP) o parte dei quasi 6,5 milioni di ucrainirifugiati all'estero.

La guerra ha reso più profondi gli squilibri strutturali e occupazionali nel mercato del lavoro. Sotto la legge marziale, tra l'inizio del 2022 e l'ottobre 2023 gli occupati sono diminuiti di 2,23 milioni, ovvero il 12% del totale prima della guerra. La cifra comprende quasi 800.000 uomini, anche in relazione alla mobilitazione militare, e 1,5 milioni di donne che si sono trasferite all'estero con i loro figli a causa della guerra.

Durante i due anni di ostilità, inoltre, in Ucraina sono state distrutte molte infrastrutture abitative, di trasporto e sociali. In particolare, sono totalmente compromessi più di 2 milioni di unità abitative (circa il 10% del patrimonio abitativo totale del Paese); oltre 8.400 km di strade e più di 50 km di ferrovie, più di 290 ponti convenzionali e 83 ponti ferroviari; 1.242 ospedali e ambulatori pubblici (il 12,5% di tutte le strutture sanitarie) e 787 farmacie. Inoltre, attualmente 174.000 km2, ovvero quasi il 30% del territorio nazionale, è contaminato da ordigni esplosivi.

Il primo anno dell'invasione russa è stato straordinariamente difficile per le imprese che operano in Ucraina. Secondo i dati del Servizio Statale di Statistica[1], nel 2022 il numero totale di aziende ucraine attive è diminuito quasi di un terzo.

Per sostenere l'attività del tessuto imprenditoriale ucraino, sono state assunte diverse misure. In dettaglio, subito dopo l'invasione russa, la Lega Ucraina degli Industriali e degli Imprenditori (ULIE) ha creato un centro permanente anti-crisi per l'assistenza alle imprese e il tasso di sconto della Banca Nazionale Ucraina (NBU) per il periodo giugno-dicembre 2023 è stato ridotto dal 25% al 15%. Inoltre, il Governo ha continuato e ampliato il programma "Prestiti accessibili al 5-7-9%" e ha migliorato il meccanismo di reperimento degli specialisti e l'organizzazione di viaggi di servizio sotto legge marziale. Ora l'ULIE sta facendo pressione per il progetto di legge "Sulla politica industriale dello Stato", la cui effettiva attuazione può garantire la creazione di 600 nuovi posti di lavoro nel dopoguerra.

Il 15 febbraio, il rapporto "Rapid Damage and Needs Assessment", redatto congiuntamente da ONU, Banca Mondiale, Commissione Europea e governo ucraino, stima che alla fine del 2023 la guerra avrà causato all'Ucraina 152,5 miliardi di dollari di danni diretti (con riferimento ai costi diretti di sostituzione dei beni materiali distrutti e/o danneggiati) e quasi 500 miliardi di dollari di perdite (un valore che comprende invece i cambiamenti nei flussi finanziari ed economici causati dalla guerra, come l'aumento delle spese operative, la perdita di reddito, ecc.).

In termini di settori aggregati, una valutazione consolidata dei danni e delle perdite alla fine del 2023, nonché dei fondi necessari per la ricostruzione nel prossimo decennio, è mostrata nel grafico che segue.

Il fabbisogno totale per la ricostruzione dell'Ucraina secondo il principio del "building back better" ammonta attualmente a 486,3 miliardi di dollari. Tra questi, 15 miliardi di dollari devono essere spesi per azioni di ripristino urgente quest'anno, di cui 5,5 miliardi di dollari sono già stati stanziati grazie al bilancio statale 2024 e al sostegno dei donatori. Pertanto, il governo ucraino sta ora cercando di ottenere il sostegno necessario per finanziare la ricostruzione prioritaria per altri 9,5 miliardi di dollari.

Resilienza e recupero macroeconomico nel 2023

Dopo gli shock su larga scala della guerra del 2022, l'economia ucraina è stata relativamente in grado di adattarsi a realtà difficili e di aumentare la propria resilienza. Il fattore principale e vitale in questo senso è stata la fornitura di un colossale sostegno finanziario, di equipaggiamento militare e umanitario da parte "dell'Occidente collettivo", in primo luogo l'UE, gli Stati Uniti e le organizzazioni internazionali. È stato grazie a questo sostegno che durante la guerra la moneta nazionale, il bilancio del governo generale e il sistema di sicurezza sociale dell'Ucraina non sono crollati.

Nel 2023 sono apparsi chiari segnali di una graduale ripresa economica in Ucraina, in termini di crescita, produzione, investimenti e gli altri maggiori indicatori macroeconomici. La crescita del PIL reale, infatti, si è dimostrata maggiore di quanto previsto in precedenza. Oggi il FMI stima la crescita del PIL reale dell'Ucraina al 4,5%, la NBU al 4,9%, il Ministero dell'Economia dell'Ucraina al 5%. Tuttavia, dato il calo catastrofico del 29,1% nel 2022, il volume del PIL reale del Paese nel 2023 sarà solo il 75% circa del livello prebellico. Inoltre, gli indici della produzione edilizia nel periodo gennaio-settembre 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022 hanno raggiunto il +20,9% e l'indice della produzione industriale nello stesso periodo è stato pari a +2,4%. Sul piano degli investimenti, la NBU ha stimato l'afflusso netto di investimenti diretti esteri nel 2023 a 4,2 miliardi di dollari, di cui 3,2 miliardi (76%) sono il reinvestimento del reddito mentre, dal punto di vista occupazionale, il Ministero dell'Economia ucraino prevede una diminuzione generale della disoccupazione nel 2023 dal 21,1% al 19%. Se l'occupazione migliora, anche i salari sembrano mostrare segnali positivi. Il salario medio mensile, infatti, è salito nel 3° trimestre del 2023 a 17.937 grivnie ucraine (395 euro, al tasso di cambio attuale), mentre nello stesso periodo del 2022 era di 14.619 grivnie (428 euro) e nel 3° trimestre del 2021, in periodo prebellico, il suo livello era di 14.194 grivnie (457 euro). Infine, l'inflazione, nel periodo da dicembre 2023 a dicembre dell'anno precedente, si è ridotta al 5,1% rispetto al 26,6% del 2022, mentre il tasso di cambio regolato dalla NBU è stabile e le riserve internazionali dell'Ucraina sono aumentate del 42% e hanno superato i 40,5 miliardi di dollari (grazie al sostegno finanziario esterno).

Nel dicembre 2023 la direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva ha dichiarato: "L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia continua a comportare enormi costi sociali ed economici per l'Ucraina. Tuttavia, l'economia ucraina ha dimostrata resistenza e la stabilità macroeconomica e finanziaria è stata preservata, grazie all'abile politica delle autorità ucraine e al sostanziale sostegno esterno".

Tuttavia, un eccessivo ottimismo sulla rapida ripresa economica del Paese sarebbe fuori luogo. Le esportazioni di materie prime dell'Ucraina sono in forte calo da due anni a questa parte, tanto che i volumi in valore equivalente nel 2023 ammontano solo al 53,1% del livello prebellico nel 2021. Prima della guerra, l'Ucraina aveva adottato un modello economico orientato alle esportazioni per oltre due decenni (cereali, metalli, fertilizzanti, attrezzature a bassa e media tecnologia). Ma durante la guerra, diverse imprese metallurgiche, di costruzione, di macchinari e chimiche sono andate distrutte o sono state chiuse; molti terreni agricoli non sono utilizzati a causa delle conseguenze delle ostilità. Anche i trasporti e la logistica sono stati pesantemente compromessi: il trasporto aereo è stato interrotto e il trasporto marittimo è diventato più difficile. Il modello economico ucraino è stato profondamente trasformato dagli effetti degli shock militari. Gli esperti ritengono che un'economia contestualmente e asimmetricamente integrata possa essere un possibile nuovo modello, in cui l'integrazione europea sarebbe un "fattore di rafforzamento" e una garanzia di sviluppo delle capacità dell'Ucraina, grazie alle opportunità offerte dall'accordo di associazione e allo status ufficiale di Paese candidato all'adesione all'UE.

Il tallone d'Achille: le finanze pubbliche

Sotto la legge marziale, il punto più vulnerabile dell'economia ucraina sono le finanze pubbliche. La necessità vitale di finanziare il moltiplicarsi delle spese militari e la perdita di quasi un terzo del PIL nel 2022 hanno innescato una rapida espansione del deficit fiscale totale e del debito nazionale dell'Ucraina. Rispetto al periodo prebellico, nel 2023, in termini specifici, il deficit fiscale totale è cresciuto di quasi 5 volte e il debito pubblico e quello garantito da enti pubblici di 1,7 volte.

Nel 2023, le spese totali del bilancio statale ucraino (4.014,4 miliardi di grivnie) supereranno di 1,5 volte le entrate (2.672,0 miliardi di grivnie). Tuttavia, le spese totali per la sicurezza e la difesa ammontavano a 2.648,8 miliardi di grivnie, pari al 100,1% delle entrate totali del bilancio statale, o a quasi il 41% del PIL del Paese previsto per quell'anno. Di fatto, attualmente l'Ucraina sta indirizzando tutte le sue entrate di bilancio verso la guerra, e deve finanziare tutte le altre voci di spesa del bilancio attraverso prestiti, per lo più provenienti dall'estero.

In base ai dati del Ministero delle Finanze ucraino, le fonti di finanziamento del Fondo generale del bilancio statale nel 2023 sono le obbligazioni per la guerra (26,7%) e i prestiti e le sovvenzioni dei partner esterni (73,3%). Dall'inizio della guerra, quindi, il finanziamento esterno del bilancio statale ucraino ammonta a quasi 31,1 miliardi di dollari nel 2022 e quasi 42,5 miliardi di dollari nel 2023. Dal febbraio 2022, l'enorme deficit di bilancio dell'Ucraina è stato coperto da creditori e donatori esterni, e nei prossimi anni il loro sostegno finanziario sarà fondamentale per il Paese.

Ricostruzione e ripresa: fondi e rischi

L'efficacia del sostegno finanziario esterno ricevuto dall'Ucraina dipende in larga misura dal contesto istituzionale nazionale, da cui derivano alcuni rischi. Il più grave di questi è il rischio di corruzione, che è considerata dalle imprese che operano nel Paese come un fattore determinante per le sue dinamiche economiche.

Un'indagine sociologica condotta da Transparency International Ukraine nel giugno 2023 ha mostrato che, se per i cittadini ucraini la corruzione è al terzo posto tra i problemi del Paese dopo la guerra (98%) e la distruzione delle infrastrutture e delle abitazioni (87%), per le imprese i problemi di corruzione (81%) sembrano essere più gravi della distruzione (78%) collocandosi al secondo posto. In generale, la comunità imprenditoriale ucraina si preoccupa soprattutto per la corruzione, la scarsa professionalità delle autorità e l'ingiustizia del sistema giudiziario ed è preoccupata per la migrazione della popolazione e la mancanza di investimenti nell'economia. Inoltre, tra i rischi non militari, oltre alla corruzione, si segnalano quelli legati ai prestiti bancari, alla distruzione delle infrastrutture, alla perdita di risorse lavorative, ai prezzi delle esportazioni.

Come già detto, nel prossimo decennio l'Ucraina necessiterà di oltre 486 miliardi di dollari per la ricostruzione socio-economica. Le risorse chiave di tale ricostruzione - fino a quando l'Ucraina non sarà in grado di coprire il fabbisogno di bilancio con il proprio gettito fiscale - sono i fondi finanziari costituiti dai partner dell'Ucraina, nonché le sue strutture interne di riferimento.

Allo stato attuale, i programmi esistenti sono i seguenti:

  • IMF Extended Financing Program: Nel marzo 2023, il FMI ha approvato un nuovo programma di Extended Fund Facility per l'Ucraina per 15,6 miliardi di dollari come parte del pacchetto finanziario internazionale da 115 miliardi di dollari previsto per il periodo fino al 2027.
  • Multi-agency Donor Coordination Platform for Ukraine: è stata lanciata nel gennaio 2023 con la partecipazione di G7, UE, FMI, Banca mondiale, Banca europea per gli investimenti, RBRD e altri. Nel febbraio 2024, Norvegia, Paesi Bassi, Svezia e Corea del Sud sono entrati a far parte della Piattaforma come membri a pieno titolo; questi Paesi si sono impegnati a stanziare congiuntamente più di 5,5 miliardi di dollari per l'Ucraina.
  • Ukraine Facility: Il 1° febbraio 2024 l'UE ha adottato un nuovo programma quadriennale di assistenza all'Ucraina da 50 miliardi di euro. 39 miliardi di euro saranno destinati al sostegno del bilancio statale ucraino, mentre 8 miliardi di euro saranno stanziati sotto forma di uno speciale strumento di investimento che dovrebbe attrarre ulteriori 30 miliardi di euro di investimenti.
  • Ukraine Capacity Development Fund: sotto il coordinamento del FMI, è entrato in funzione il 13 febbraio 2024. Fornisce finanziamenti per 27,5 milioni di dollari, che copriranno l'assistenza tecnica del FMI e dei partner per l'attuazione della riforma economica ucraina nel periodo 2024-2028. Il FMI prevede di aumentare il budget del Fondo a 65 milioni di dollari.
  • Fund for Elimination of the Consequences of Armed Aggression: è stato istituito nell'ottobre 2022 come parte di un fondo speciale del bilancio statale ucraino; le fonti di alimentazione sono i beni russi sequestrati e parte dei profitti della NBU.
  • National Revenue Strategy 2024-2030: adottata dal governo ucraino come documento quadro per l'attuazione di riforme in ambito fiscale e doganale volte ad aumentare le entrate di bilancio del Paese e a ridurre gradualmente la dipendenza dai partner.

È importante ricordare che una chiara definizione delle priorità, l'eliminazione dei rischi di corruzione e la supervisione della società civile sono essenziali per garantire un uso trasparente e massimamente efficace delle enormi risorse finanziarie stanziate dai partner internazionali per sostenere l'Ucraina sotto la legge marziale e la sua crescita economica postbellica.

[1] Tutti i dati raccolti dal Servizio Statale di Statistica dell'Ucraina sono riportati senza considerare i territori occupati della Crimea, delle regioni di Donetsk e Lugansk, nonché i territori interessati da operazioni militari.