VIABILITÀ. MASSOLINO (PAT-CIV): STRADA COSTIERA, SI RISCHIA LA VITA
(ACON) Trieste, 22 nov - Giulia Massolino, consigliera regionale del Patto per l'autonomia-Civica Fvg, ha presentato, nella seduta consiliare di mercoledì 20 novembre, un'interrogazione a risposta immediata in merito alle previsioni sull'adeguamento della strada Costiera a strada turistica e sulla sua, sempre più urgente, messa in sicurezza.
"Ho presentato questa interrogazione in seguito all'incidente stradale della scorsa settimana, dove una donna è deceduta, investita da una persona in automobile - spiega Massolino in una nota -. Presso il cosiddetto bivio di Miramare sono anni che viene richiesto un attraversamento pedonale sicuro, a beneficio delle e dei residenti, di chi frequenta il lungomare nel tempo libero e delle migliaia di persone che visitano l'amato castello di Miramare. E sono anni che vengono richiesti interventi di messa in sicurezza della Costiera tutta, considerato l'elevatissimo numero di incidenti gravi".
"Il Comune di Trieste - prosegue la consigliera di Opposizione - ha sempre affermato di non poter intervenire perché la strada è di competenza regionale, gestita da Fvg Strade. Gli annunci di voler trasformare la Costiera in strada turistica sono sempre stati ampiamente diffusi dal Centrodestra cittadino (dal sindaco Dipiazza che ha accolto una petizione in merito, all'allora vicesindaco Polidori), così come dal Centrodestra regionale, come quando l'allora assessora comunale Polli dichiarava di star lavorando insieme all'allora assessore regionale Pizzimenti proprio con questo obiettivo".
"Ora, però, nelle parole dell'assessora Amirante scopriamo che la classificazione della strada non è compatibile con quella destinazione, e non viene aggiunta alcuna intenzione di modificare la destinazione della stessa (cosa che sarebbe nelle facoltà della Regione), né rispetto alla sua messa in sicurezza", aggiunge Massolino.
"Agli annunci - osserva la consigliera del Patto-Civica - non solo non è seguita l'azione ma neppure la convinzione stessa su quel che stavano annunciando: non ci sarà una strada turistica, in costiera le auto continueranno a correre e le persone a piedi e in bici a rischiare la vita. Ma non finisce qua: dalle parole dell'assessora Amirante scopriamo che oltre a perdere tempo abbiamo anche perso soldi. Senza un cambio di destinazione d'uso della strada costiera, infatti, l'unica possibilità per la ciclovia Trieste-Venezia sarebbe l'allargamento della carreggiata, troppo costoso per il finanziamento Pnrr che l'opera ha ottenuto ma che verrà usato su altri territori".
"Ridurre il limite di velocità e destinare ampio spazio alle persone a piedi e in bici, invece, sarebbe stato a costo quasi zero, a fronte di una assoluta efficacia in merito alla riduzione del numero e della gravità degli incidenti. Una mancanza non solo di lungimiranza, ma anche di interesse per la vita delle persone. L'assessora, infatti, non ha aggiunto una parola sulla sicurezza degli attraversamenti pedonali lungo la Costiera e soprattutto al bivio di Miramare. Dal canto nostro - conclude Massolino - continueremo a chiedere una riduzione dei limiti di velocità e una messa in sicurezza delle strade del territorio: basta morti in strada". ACON/COM/fa