Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia

10/01/2024 | Press release | Distributed by Public on 10/01/2024 10:29

TRIESTE 1954. PELLEGRINO (AVS): MOSTRA CR RIPORTA A RICORDI IMPORTANTI

TRIESTE 1954. PELLEGRINO (AVS): MOSTRA CR RIPORTA A RICORDI IMPORTANTI

01.10.2024
18:11
(ACON) Trieste, 1 ott - "Ricordo ancora quando si raccontava in famiglia di quando mio padre aveva trascorso i nove anni dell'amministrazione militare americana a Trieste".

Lo fa sapere, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino di Alleanza Verdi e Sinistra, a margine dell'inaugurazione della mostra fotografica "È arrivata l'Italia. Trieste 1954" presso la sala dei Passi perduti nel palazzo del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia per ricordare il 70esimo Anniversario del ritorno di Trieste all'Italia.

"La Am lira ma anche i francobolli con la sovrascritta, e poi gli Mpc (Military payment certificate) avevano permesso agli americani - continua Pellegrino - di controllare l'economia della città da quando gli altri alleati, quelli Jugoslavi che avevano governato per quaranta giorni, avevano lasciato Trieste, sostituiti poi per ben nove anni dagli anglo-americani. I moti e i morti che avevano caratterizzato gli ultimi anni di amministrazione hanno velocizzato il passaggio della città giuliana alla madre patria Italia. Come aveva ben detto il sindaco di Trieste Dipiazza per il 68esimo anniversario 'Il 26 ottobre 1954 il tricolore tornava a sventolare sulla piazza dell'Unità di Trieste, accolta dall'ottavo reggimento Bersaglieri, primo Reparto ad entrare nella città, e da una folla acclamante di uomini e donne che salutavano la fine della guerra e l'occupazione straniera'".

"Concludo ricordando a tutti noi, in un periodo funestato da guerre che lambiscono anche il nostro Paese, che la pace non è solo l'assenza di guerra, ma la costruzione di un futuro basato sul rispetto reciproco e sulla volontà di superare le divisioni che - conclude l'esponente delle Opposizioni -, come recita l'articolo 3 della Costituzione 'Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali'". ACON/COM/mv