Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia

07/02/2024 | Press release | Distributed by Public on 07/02/2024 01:53

SALUTE. PUTTO (PAT-CIV): CONTINUI RITARDI PER DISTRETTO AZZANO DECIMO

SALUTE. PUTTO (PAT-CIV): CONTINUI RITARDI PER DISTRETTO AZZANO DECIMO

02.07.2024
09:30
(ACON) Trieste, 2 lug - "Attraverso una lunga interrogazione di oltre quattro pagine, che riporta minuziosamente date, riferimenti progettuali e dichiarazioni, ho ricostruito le fasi dell'annosa vicenda dei ritardi nella partenza dei lavori di ampliamento del distretto sanitario di Azzano Decimo, il cui iter, dopo 8 anni dal lontano agosto 2016 ad oggi, sembra ancora incagliato, nonostante le ripetute promesse da parte della politica regionale, puntualmente disattese".

Lo afferma in una nota il consigliere regionale Marco Putto (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg).

"Se non fosse tutto drammaticamente vero - spiega Putto -, sembrerebbe una barzelletta, eppure le cose stanno realmente così: sembra che i 52mila abitanti residenti nei Comuni di Azzano Decimo, Fiume Veneto, Chions, Prata di Pordenone, Pasiano di Pordenone e Pravisdomini siano per la Regione cittadini di serie B e neanche 'l'allineamento politico' rispetto alla Regione di ben 5 amministrazioni comunali su 6, sembra essere il viatico per la risoluzione di quelle criticità che hanno determinato e stanno continuando a determinare inaccettabili ritardi".

"Ricordo chiaramente, era il maggio 2022 - evidenzia l'esponente civico - e stavo per concludere il mio secondo mandato da sindaco, che il presidente Fedriga e l'assessore Riccardi, dopo l'assordante silenzio riservatomi negli anni mentre mi scornavo con l'allora direttore generale di Asfo, Polimeni, in innumerevoli e inconcludenti riunioni per cercare di giungere all'avvio della progettazione definitiva dell'opera, venirono pomposamente in Azzano Decimo in piena campagna elettorale a dichiarare che, entro settembre, sarebbero state avviate le procedure di appalto, per la stipula del contratto e l'avvio dei lavori. L'anno successivo, nel maggio 2023, l'ennesimo annuncio di Riccardi che affermava di avere sbloccato definitivamente il procedimento per l'ampliamento del Distretto del Sile e che i cantieri sarebbero potuti partire, infatti, entro la fine dell'anno".

"Ma il 'capolavoro' politico - prosegue il consigliere di Opposizione -, l'assessore me lo riservò in Aula a Trieste nel settembre 2023 quando, rispondendo ad una mia precisa interrogazione sul tema, pensando così di avermi 'neutralizzato', dichiarò che la struttura sarebbe stata pronta entro i primi mesi del 2025, di fatto nei tempi previsti, considerando che la precedente programmazione delineava fine 2024. Rispetto alla tabella di marcia iniziale, si prevedeva un contenuto slittamento di qualche mese in più dovuto alla necessità di acquisire una parte di terreno di proprietà dell'Asp Monsignor Domenico Cadore, con conseguente necessità di frazionamento, valutazione economica, accordo tra le parti e altre incombenze di natura burocratica. Ma il tema più complesso, aveva detto sempre Riccardi, riguardava la necessità di spostare un depuratore in utilizzo all'Asp incomprensibilmente realizzato in un'area che già nel progetto preliminare, approvato nel 2017, prevedeva la realizzazione del distretto".

"Con questa dichiarazione - osserva ancora Putto - l'abile Riccardi mirava ad adombrare mie presunte responsabilità politiche per non aver vigilato sulla realizzazione, (peraltro non di competenza del Comune), di un depuratore da parte della casa di riposo Asp nel sedime interessato dai lavori. Ma le bugie, si sa, hanno le gambe corte: dimostrai a Riccardi, carte alla mano, che quel depuratore, al tempo del mio mandato da sindaco, non era stato realizzato sul sedime interessato dal progetto, come lui erroneamente dichiarava, in quanto solo il progetto definitivo, affidato successivamente e valutato da lui stesso in loco nell'agosto 2022 prima che fosse formalmente adottato, alla presenza dei progettisti (incaricati da Asfo), ricomprendeva nell'ampliamento del distretto anche l'area del depuratore".

"Oggi, a distanza di quasi un anno dal rinvenimento di quel piccolo depuratore, dopo aver stanziato nell'ultima legge di stabilità di dicembre ben 150mila euro per rimuoverlo - dichiara il consigliere di Opposizione - ancora nulla è stato fatto e, gravità nella gravità, l'area per realizzare l'ampliamento del distretto non è ancora stata acquisita. Inoltre, nella banca dati delle amministrazioni pubbliche del Ministero dell'economia e delle finanze, consultabile pubblicamente da chiunque dal sito dell'Asfo, sui complessivi 3 milioni e 900 mila euro, il sistema di monitoraggio individua per l'opera lo stanziamento dei soli originari 2 milioni e 150mila euro finanziati alla data del 2017 e non degli ulteriori 1 milione e 750 mila euro finanziati successivamente. Come mai?"

"Troppe cose non tornano in questa vicenda e per questo ho voluto presentare una dettagliata interrogazione, per rispetto verso i cittadini dell'intero ambito azzanese. Inutile dire - conclude Putto - all'assessore Riccardi, che già lo sa, che fino a quando non avrò ottenuto risposte convincenti e soprattutto finché non saranno iniziati questi lavori, continuerò a stargli con il fiato sul collo: ci può giurare!" ACON/COM/sm