Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia

11/21/2024 | Press release | Distributed by Public on 11/21/2024 10:10

PARI OPPORTUNITÀ, CABIBBO (FI): SERVE AGIRE, NO DISCUTERE SU DESINENZE

PARI OPPORTUNITÀ, CABIBBO (FI): SERVE AGIRE, NO DISCUTERE SU DESINENZE

21.11.2024
16:53
(ACON) Trieste, 21 nov - "Servono atti concreti per superare la dicotomia tra maternità e carriera professionale e per colmare il divario che ancora separa donne e uomini in termini di carriera professionale e, più in generale, di opportunità lavorative. Mi permetto di osservare che se ci ostiniamo a parlare solo di desinenze, articoli o posti nei consigli di amministrazione rischiamo di trovarci anche nei prossimi anni a disquisire di questo tema con molta retorica ma poca efficacia".

Andrea Cabibbo, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, in una nota invita a "non soffermarsi su aspetti formali, perché la vera sfida è un pieno riconoscimento della dignità della donna, obiettivo che si persegue attraverso atti e leggi. Un esempio lampante, in questo senso, è la legge entrata in vigore lo scorso 18 novembre che punisce come reato universale l'indegna pratica dell'utero in affitto, che sfrutta donne povere, costrette a mercificare il proprio corpo a vantaggio di persone abbienti. Questa norma, introdotta dal governo di centrodestra, è una pietra miliare nel cammino per l'abolizione del mercato internazionale di bambini".

Secondo Cabibbo, è doveroso altresì "porre l'accento sui casi di part time involontario per le donne che assecondano il sacrosanto desiderio di diventare mamme. Spesso, la carriera professionale di una donna arriva a un bivio proprio nel momento in cui si affaccia la dolce prospettiva di una maternità: la riduzione del monte ore è per le donne un compromesso al ribasso, una costrizione, non una scelta. Nel caso delle donne, oltre il 60% dei contratti part time sono involontari. Tra le più giovani, la percentuale sfonda la barriera del 70%".

"Il tema è culturale prima che economico - evidenzia in conslusione il consigliere - e dobbiamo affrontarlo in modo sostanziale e concreto, senza cedere al veterofemminismo che, con il suo fanatismo, complica la strada anziché agevolarla". ACON/COM/rcm