11/12/2024 | Press release | Distributed by Public on 11/12/2024 04:13
Roma, 8 novembre. Nella Biblioteca di Palazzo Marina si è svolto il convegno - organizzato dalla Marina Militare in collaborazione con la Santec Srl "Gynecology Energy Company" - dedicato alla prevenzione delle disfunzioni ginecologiche.
La Marina Militare è la prima Forza Armata a dotarsi di nuovi macchinari da allocare nelle principali basi del territorio nazionale. Infatti, nell'ambito delle iniziative volte a sostenere il personale dipendente, sono stati attivati nelle sedi di Roma, La Spezia, Taranto e Augusta ambulatori di ginecologia all'interno delle infermerie presidiarie di Forza Armata che offrono prestazioni specialistiche di primo livello.
Nel suo indirizzo di saluto, il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino, ha definito il progetto 'un grande passo avanti nella tutela del benessere del personale, in particolare di coloro che agiscono nei teatri operativi'.
L'Ammiraglio Ispettore Capo Antonio Dondolini Poli, Capo dell'Ispettorato di Sanità della Marina Militare, nell'aprire gli interventi, ha voluto sottolineare che 'il progetto illustrato nel convegno, rappresenta un'opportunità terapeutica innovativa e scientificamente avanzata per il trattamento di una patologia altamente prevalente nella popolazione femminile che si inserisce nel più ampio progetto, concretizzatosi nell'ultimo anno, di realizzazione di un modello di assistenza sanitaria specialistica per il personale femminile della Forza Armata, oggetto di particolare attenzione come testimoniato anche dall'organizzazione di eventi scientifici di rilievo nazionale nel campo della salute femminile'.
Nella sua unicità ed esclusività, il progetto rappresenta infatti l'impegno della Marina nel miglioramento della qualità della vita delle donne, sia da un punto di vista fisico che psicologico, attraverso una metodologia innovativa e sostenibile, lo sottolinea nel suo intervento il Capitano di Vascello, Gianluca Savoca, specialista in urologia: "L'incontinenza urinaria, nelle sue varie forme cliniche, coinvolge circa 5 milioni di donne in Italia (pari al 7,1%) e, nel 20% dei casi, riguarda donne al di sotto dei 30 anni, mentre il 40% interessa la fascia di età compresa tra i 30 e i 50 anni, ma soltanto il 25% delle pazienti decide di rivolgersi e parlarne con il proprio medico curante. Questo impatta notevolmente sulla qualità della vita delle donne. L'investimento della Marina Militare con l'acquisizione di apparecchiature dedicate in ambito uro-ginecologico consentirà alle donne militari e civili della Difesa e a tutti gli aventi diritto, l'accesso diretto alle prestazioni nelle principali sedi sanitarie della F.A.".
Il Dr. Marco Gambacciani, Responsabile del Centro Menopausa al Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana e Presidente della Società Italiana della Menopausa specifica, nel suo intervento che "si tratta di procedure non invasive, né dolorose, ambulatoriali, sicure, efficaci e versatili, con un alto tasso di successo e soddisfazione delle pazienti trattate".
"La medicina di genere non è 'medicina della donna, dell'anziano, del transgender', non è neanche una nuova specializzazione e neppure un'integrazione della medicina generale. È piuttosto una medicina trasversale, nata in Italia nel 1998, e che coinvolge tutte le specialità: una medicina di precisione e personalizzata sul singolo individuo che si occupa essenzialmente di fare prevenzione" come evidenziato dal Capitano di Corvetta, Barbara Favale, specialista in ginecologia presso l'Università degli Studi Roma Tre e ufficiale della riserva.
Conclude il convegno il Presidente e Ceo della società, Genesio Grassiri presentando la Santec quale prima "Gynecology Energy Company" italiana a proporre soluzioni avanzate per l'incontinenza urinaria che superano i rimedi tradizionali. Con la tecnologia laser non ablativo brevettata Smooth e la poltrona HITS, offre trattamenti definitivi per il rafforzamento del pavimento pelvico utili a migliorare la qualità di vita delle pazienti.
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