11/28/2024 | Press release | Distributed by Public on 11/28/2024 10:02
Allocuzione del consigliere federale Ignazio Cassis, capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), Forum "Svizzera e Italia in Dialogo" - fa fede la versione orale
Signor Vice Presidente
Onorevoli rappresentanti del Canton Ticino
Eccellenze
Signore e Signori,
Benvenuti alla settima edizione del Forum per il Dialogo tra la Svizzera e l'Italia!
Ringrazio le Ambasciate svizzera in Italia e italiana in Svizzera per l'impegno profuso nell'organizzare questi incontri.
Nata nel 2013, l'iniziativa mirava a creare un canale aggiuntivo, oltre a quelli istituzionali, per promuovere il dialogo tra società civile, economia, mondo accademico, cultura e politica.
Guardando al passato, ogni edizione ha avuto il suo successo, rendendo il Forum un utile strumento per rafforzare la nostra amicizia.
Oggi questa amicizia fiorisce e il Forum evolve: ora si presenta come "Svizzera e Italia in Dialogo", un formato più snello, tematico e con un ospite d'onore.
Quest'anno il protagonista è il Canton Ticino, pilastro delle nostre relazioni transfrontaliere. Un caloroso saluto ai rappresentanti ticinesi, tra cui il Presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta e la Consigliera di Stato Marina Carobbio Guscetti, nonché il Presidente del Gran Consiglio Michele Guerra.
Signore e signori
Svizzera e Italia condividono relazioni intense in tutti gli ambiti bilaterali. Collaboriamo, innoviamo e avanziamo insieme, impegnandoci anche per cause comuni a livello internazionale.
Questa mattina, con il collega Vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani, ho partecipato al Congresso di Sant'Egidio contro la pena di morte, insieme a ministri di Paesi tuttora alle prese con questa complessa realtà.
Ad agosto, durante la visita di Antonio Tajani a Locarno, abbiamo firmato una dichiarazione congiunta esprimendo la nostra profonda inquietudine per la guerra in Ucraina e le sue devastanti conseguenze umanitarie e infrastrutturali.
Italia e Svizzera hanno esortato gli attori internazionali a intensificare gli sforzi per una soluzione negoziata, basata sul diritto internazionale e sui principi della Carta delle Nazioni Unite, ribadendo e rafforzando il messaggio emerso dalla Conferenza di pace svoltasi a Lucerna lo scorso giugno.
Sono lieto che l'Italia ospiterà nel 2025 la prossima Conferenza Internazionale sulla ricostruzione in Ucraina, iniziata in Ticino - a Lugano nel 2022 - e proseguita a Londra, Berlino e presto a Roma. Speranza e futuro vanno costruiti anche in tempi di guerra.
Gentile pubblico
Stasera, nel nuovo formato di dialogo, ci concentriamo su due temi: innovazione e formazione duale di apprendistato.
Partiamo dall'innovazione. La Svizzera, al vertice mondiale in questo campo da anni, deve il suo successo a misure mirate, condizioni favorevoli per educazione e ricerca, e a una forte collaborazione internazionale, soprattutto in Europa.
Vogliamo infatti contribuire all'intelligenza collettiva europea e a rafforzare la competitività del nostro Continente. Stiamo perciò negoziando con l'UE un nuovo accordo per partecipare a programmi come Horizon Europe ed Erasmus+.
La cooperazione scientifica unisce già oggi Svizzera e Italia:
- Nell'attuale programma Horizon Europe (2021-2027), ricercatori svizzeri e italiani hanno collaborato in oltre 700 progetti;
- Tra il 2018 e il 2023, il Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica ha sostenuto più di 1900 progetti congiunti tra ricercatori dei due Paesi.
Ma possiamo fare ancora di più. I rapidi progressi tecnologici stanno trasformando profondamente ogni aspetto della nostra vita, inclusa la pace e la sicurezza internazionale.
È cruciale sviluppare soluzioni condivise per garantire un accesso equo ai benefici della scienza e prevenire potenziali rischi per l'umanità.
Con la Ginevra internazionale, sede europea delle Nazioni Unite, la Svizzera ricopre un ruolo centrale in quest'ambito e mira a coinvolgere Paesi amici come l'Italia in questi sforzi.
Passando alla formazione duale: stasera presentiamo questo sistema molto elvetico, che unisce formazione pratica in azienda e formazione teorica a scuola, coinvolgendo due terzi dei giovani svizzeri (mentre il tasso il tasso di maturità liceale a livello nazionale è di circa il 20%).
Questo modello formativo, strettamente integrato con il mercato del lavoro, si rivela estremamente efficace:
le aziende beneficiano di personale altamente qualificato e la disoccupazione giovanile (15-24 anni) rimane stabilmente bassa (2023: 6,5%).
Signore e Signori
L'Italia non è solo un partner per la Svizzera, ma una sorella con cui condividiamo cultura, valori e un legame profondo.
Questo Forum vuole essere un terreno fertile per coltivare collaborazioni concrete, rafforzando un rapporto che è familiare, nel senso più autentico del termine.
Un sentito ringraziamento al collega Antonio Tajani per la sua presenza e amicizia, e a tutti voi qui oggi per il vostro impegno.
Vi auguro un Dialogo ricco di ispirazione e di risultati!
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