09/13/2023 | News release | Distributed by Public on 09/13/2023 02:50
Il dibattito sul Superbonus è stato molto accesso in questo periodo: il costo di questa misura si è infatti rivelato un salasso per le casse dello Stato e il governo sta ragionando su diverse modifiche da apportare con la legge di Bilancio che arriverà a fine dicembre.
Allo stato attuale, quindi, quel che rimane del Superbonus edelle agevolazioni per i vari interventi di ristrutturazione edilizia è certo fino a fine anno.
Ma, di preciso, quali sono le agevolazioni che si possono ancora usare entro il 2023 o oltre?
Superbonus villette
Le case unifamiliari prenderanno il Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2023 ma a condizione che, entro il 30 settembre 2022, sia stato completato almeno il 30% dei lavori (dimostrati da un SAL, stato di avanzamento lavori).
Per questo tipo di agevolazione è possibile accedere ancora alla cessione del credito e allo sconto in fattura.
Gli interventi sulle villette avviati dopo, cioè a partire dal 1° gennaio 2023, possono ottenere il Superbonus al 90% se chi li effettua ha un reddito massimo di 15mila euro (calcolato con il sistema del quoziente familiare edilizio); le spese devono esser sostenute entro il 31 dicembre 2023. La casa inoltre deve essere di proprietà o esser posseduta in base a un altro diritto reale (come il diritto di usufrutto) e adibita ad abitazione principale da parte di chi effettua i lavori di ristrutturazione.
In aggiunta a questa detrazione, per i redditi bassi, è possibile ottenere un contributo straordinario del 10% della spesa sostenuta a partire dal primo gennaio 2023 e fino al 31 ottobre 2023. Per questo tipo di interventi si può scegliere la cessione del credito o lo sconto in fattura solo con CILA-S (o richiesta del titolo edilizio) presentata entro il 16 febbraio 2023. Se la CILA-S (o richiesta del titolo edilizio) è stata presentata dal 17 febbraio in poi, si potrà solamente fruire direttamente del bonus al 90% in dichiarazione dei redditi, anche se resta aperta la questione dell'incapienza: infatti, la detrazione va ripartita in 4 rate e difficilmente una famiglia che ha un reddito basso paga tasse sufficienti a recuperare detrazioni alte.
Superbonus condomìni
Nel caso dei condomini e degli edifici plurifamiliari composti da 2 a 4 unità immobiliari il Superbonus al 110% spetta per i lavori svolti fino al 31 dicembre 2023.
In questi tre casi, è possibile optare ancora per lo sconto in fattura o la cessione del credito.
Chi non è riuscito a rientrare nelle casistiche appena viste invece, ha accesso al Superbonus al 90% per i lavori effettuati fino a fine 2023. Per gli interventi condominiali non è previsto alcun limite di reddito come per le case unifamiliari, tuttavia, esistono gli stessi vincoli sulla cessione del credito. Quindi, si può scegliere la cessione del credito o lo sconto in fattura solo con CILA-S (o richiesta del titolo edilizio) presentata entro il 16 febbraio 2023.
Infine, salvo possibili modifiche, da gennaio 2024 il Superbonus passa al 70% e nel 2025 si scende al 65%.
Sismabonus
Quanto alle scadenze per gli interventi di messa in sicurezza contro gli eventi sismici, percentuali e condizioni del Supersismabonus variano a seconda del tipo di immobile (se unità immobiliari singole o condomìni).
Per gliinterventi edilizi in Comuni terremotati dal 2009 in poi (e a prescindere dal tipo di edificio ristrutturato), il Supersismabonus al 110% è concesso fino a tutto il 2025.
Per chi non rientra nelle agevolazioni appena viste, invece, bisogna distinguere diversi casi. Le detrazioni, che scadono il 31 dicembre 2024, variano da un minimo del 50% a un massimo dell'85% a seconda che l'intervento sia:
In questi ultimi tre casi non è necessario che sia avvenuto in precedenza un evento calamitoso o un terremoto.
Nell'ambito del Sismabonus rientra anche il cosiddetto Sismabonus acquisti: è riconosciuto a chi compra immobili nei Comuni che si trovano nelle zone a rischio sismico più elevato (zone 1, 2 e 3) realizzati mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici per ridurne il rischio sismico.
Questo bonus scade il 31 dicembre 2024, con percentuali di detrazione che variano tra il 75% e l'85% a seconda che la riduzione del rischio sismico sia di una o di due classi.
Bonus Barriere Architettoniche
Il bonus barriere architettoniche permette il recupero del 75% della spesa anche con accesso allo sconto in fattura o alla cessione del credito e rimane in vigore fino a tutto il 2025.
In questo caso la detrazione è destinata agli interventi per il superamento e l'eliminazione di barriere architettoniche ma, a certe condizioni, permette anche di detrarre con questa percentuale elevata la sostituzione degli infissi.
Bonus Casa
Il bonus legato alle ristrutturazioni edilizie straordinarie per le case unifamiliari e ordinarie o straordinarie per i condomini fa parte del nostro ordinamento, quindi, non ha una scadenza.
Questa agevolazione prevede una detrazione standard del 36% su una spesa massima di 48 mila euro ma - attualmente, e fino a fine 2024 - è in vigore una detrazione maggiorata al 50% su una spesa massima di96 mila euro.
Bonus Mobili
La detrazione del 50% riconosciuta per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati all'arredo di immobili ristrutturati, scade a fine 2024 ma con una differenziazione nei limiti di spesa:
Bonus Verde
L'agevolazione del 36% riconosciuta per la sistemazione a verde < /a>di aree scoperte private di edifici esistenti, immobili, pertinenze e recinzioni, impianti di irrigazione e pozzi più coperture a verde di giardini pensili scade il 31 dicembre 2024.
Bonus 50% Iva case green
In questo caso la detrazione è del 50% dell'Iva dovuta sull'acquisto di immobili residenziali di classe energetica A o B, venduti da imprese costruttrici: scade il 31 dicembre 2023.Bonus acquisto prima casa Under 36
Questa importante agevolazione, che viene data ai giovani che acquistano l'abitazione principale, con meno di 36 anni e con un Isee non superiore a 40 mila euro, scadrà afine 2023.
Il bonus prima casa under 36 viene riconosciuto come: