Altroconsumo - Associazione Indipendente di Consumatori

09/01/2022 | News release | Distributed by Public on 09/01/2022 01:47

Indagine supermercati: dove risparmiare in più di 67 città

Per capire come si è comportata la grande distribuzione rispetto all'elevata inflazione generale, quest'anno abbiamo anche confrontato i prezzi con quelli dei prodotti presenti anche nell'indagine 2021; abbiamo così individuato le insegne e il canale distributivo (tra iper, super e discount) che hanno aumentato di più i prezzi rispetto all'anno scorso.

Quali sono le catene più economiche e quanto si risparmia

Sessantasette città da Nord a Sud, 1.171 punti vendita tra supermercati, ipermercati e discount, 1,67 milioni di prezzi rilevati per 126 categorie di prodotti, tra alimentari, per la cura della persona, della casa e pet food: sono questi i numeri dell'edizione 2022 dell'inchiesta. Abbiamo poi elaborato i prezzi per creare le nostre classifiche per catena a livello nazionale e per punto vendita a livello locale. E la conferma arriva, come ogni anno: scegliendo l'insegna o il punto vendita più conveniente individuati si possono risparmiare anche grandi cifre.

Iniziamo dalle insegne, a livello nazionale. Per ogni tipo di spesa - con i prodotti più economici, di marca o a marchio del distributore - cambia la convenienza dell'insegna. Abbiamo dunque simulato più "carrelli" per elaborare le classifiche. Oltre alla spesa con i prodotti più economici in assoluto presenti sullo scaffale di cui abbiamo già parlato (vincono Aldi e Eurospin), abbiamo simulato altri tre tipi di spesa.

  • Spesa mista (include tutti i tipi di prodotti: di marca, a marchio del distributore e più economici in assoluto): in questo caso, le insegne di supermercati e ipermercati più economiche sono Famila Superstore e Dok. Quanto ai discount - che teniamo in una classifica separata perché hanno una minore offerta di prodotti marca - vince Eurospin.
  • Spesa con i prodotti di marca: è Esselunga a ottenere il titolo di supermercato più conveniente (la classifica non considera i discount in cui i prodotti di marca sono meno diffusi rispetto a iper e super).
  • Spesa con prodotti a marchio del distributore (private label o a marchio commerciale): in vetta alla classifica di iper e super più convenienti c'è Carrefour (la classifica considera solo iper e super perché i prodotti a marchio del discount sono inclusi nel carrello dei prodotti più economici).

Nell'indagine completa, accessibile al link in alto, puoi vedere anche quali sono le insegne più care per ogni tipo di spesa e alcuni confronti rispetto alle classifiche dell'anno scorso.

Quanto ai risparmi possibili, come anticipato, per una famiglia di quattro persone, si può arrivare fino a 3.350 euro di risparmio all'anno scegliendo i prodotti meno cari in assoluto nei discount più economici dell'inchiesta già citati. Ma i risparmi ci sono anche per chi fa una spesa con prodotti di marca, mista o con i prodotti a marchio del distributore.

Nel grafico in basso indichiamo quanto può spendere in meno un nucleo familiare facendo la spesa presso le catene più convenienti dell'inchiesta (abbiamo calcolato la differenza tra la spesa media Istat a giugno 2022 e la spesa presso la catena più conveniente individuata per i vari tipi di spesa).

Chi ha aumentato di più i prezzi?

Abbiamo fatto un confronto dei prezzi per i prodotti presenti sia nell'inchiesta 2022 (prezzi rilevati a marzo 2022) che 2021 (prezzi di maggio 2021): la grande distribuzione, in media, li ha aumentati del 2,6%, ma scendendo nel dettaglio, c'è una grande differenza tra discount e super/iper.

Sulle 26 insegne dell'inchiesta (10 discount e 16 supermercati e iper) sono stati i discount ad aver aumentato di più i prezzi, del 5,2% in media anche se in termini assoluti restano più economici rispetto a super e iper. Questi ultimi hanno mantenuto i prezzi praticamente stabili, +1% in media (nell'inchiesta completa puoi vedere anche gli aumenti per singola insegna).

Risparmi tra punti vendita della stessa città e differenze Nord-Centro Sud

Per quanto riguarda i risultati a livello locale (che riguardano una spesa di marca presso ipermercati e supermercati) è a Parma che si può risparmiare di più - 1.410 euro all'anno, il 18% - scegliendo il punto vendita meno caro tra quelli visitati (di Esselunga Superstore) invece che il più salato (di Sigma).

Si può risparmiare tanto seguendo le inidicazioni dell'inchiesta anche a Venezia, Bologna, Ravenna e Vicenza; poco, invece, a Teramo, Taranto, Potenza, dove il risparmio massimo possibile oscilla tra appena 145 e 222 euro, pari al 2-3%.

Anche quest'anno, quindi - in termini di risparmio possibile tra un punto vendita e l'altro - emergono grandi differenze tra Nord e Centro-Sud, a scapito di quest'ultimo. Qualche segnale di cambiamento però c'è: se fino all'anno scorso il 70% dei primi 30 punti vendita più economici si trovava nel Triveneto, quest'anno la percentuale scende al 40%, lasciando spazio a negozi di altre zone dello Stivale; i primi negozi del Centro-Sud, ad esempio, compaiono già alla 14esima e 15esima posizione (nel 2021 bisognava attendere la 40esima).

C'è da dire, però, che il Centro-Sud - oltre a essere l'area del Paese in cui si può risparmiare meno tra un punto vendita e l'altro - è anche la zona in cui in generale si spende di più per fare la spesa presso i supermercati e gli ipermercati visitati.

Quanto può cambiare il prezzo di un prodotto?

Scegliendo il supermercato più conveniente in città si può risparmiare molto, quindi: lo stesso prodotto, nella stessa città, lo abbiamo trovato anche quasi al triplo del costo.

Ad esempio, un detersivo per la lavatrice - a Milano - costava 7,50 euro in un supermercato e 2,75 euro in un altro: una differenza di prezzo del 173%. Tutti gli esempi nell'inchiesta completa accessibile in alto.

Come risparmiare con la spesa

Se l'intento è risparmiare il più possibile mantenendo anche alta la qualità , prodotti del discount e a marchio commerciale si confermano la scelta giusta.

Lo possiamo dire dopo aver analizzato i prodotti che hanno avuto i risultati migliori nei nostri test degli ultimi due anni (358 tra alimentari, per la cura della persona, della casa, pet food ecc.).

Nel 40% dei casi i prodotti di migliore qualità (Migliore del test) e anchepiù convenienti (Miglior acquisto: prezzo più basso a una qualità almeno buona) sono quelli del discount. Anche i prodotti di marca commerciale hanno avuto questo stesso risultato in una buona percentuale di casi, il 36%.

Segui tutti i consigli per risparmiare sulla spesa e firma la nostra petizione contro il caro-vita : chiediamo alle istituzioni misure concrete e prioritarie per far fronte all'aumento dei prezzi.

La metodologia dell'indagine

In forma anonima, i nostri rilevatori hanno registrato 1,67 milioni di prezzi in 67 città, presso 1.171 negozi: 700 supermercati, 125 ipermercati e 346 discount, selezionati su criteri che ne garantiscono la rappresentatività. Per ognuna delle 126 categorie di prodotto considerate (le più acquistate secondo l'Istat) abbiamo registrato i prezzi, promozioni incluse, di tutti i prodotti in vendita, ma solo se presenti a scaffale. Questo ci permette di ricostruire l'esperienza di acquisto, dato che l'indisponibilità di un prodotto potenzialmente conveniente limita le possibilità di risparmio.

I prezzi vengono elaborati sulla base di calcoli e ponderazioni. Otteniamo così un indice su base 100, che misura quanto sono convenienti insegne e punti vendita, a livello nazionale e locale. Consulta la metodologia nel dettaglio.