Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia

10/30/2024 | Press release | Distributed by Public on 10/30/2024 11:04

CARCERI. BUNA (LEGA): ULTERIORI FONDI AD ASSOCIAZIONI CHE VI OPERANO

CARCERI. BUNA (LEGA): ULTERIORI FONDI AD ASSOCIAZIONI CHE VI OPERANO

30.10.2024
17:42
(ACON) Trieste, 30 ott - "In Consiglio regionale il tema delle problematiche nelle carceri sembra venga trattato solo dalle Opposizioni, ma le stesse non fanno riferimento, nella discussione in Aula, al fatto che il Consiglio stesso abbia approvato, attraverso un emendamento a mia prima firma, 100mila euro per le associazioni che operano presso le cinque case circondariali friulane per lo svolgimento di attività didattiche ricreative per i detenuti. Inoltre, abbiamo provveduto a rimpinguare il capitolo di ulteriori 18mila euro per sostenere tutte le domande pervenute che avevano i requisiti per ottenere il contributo".

Così Lucia Buna, consigliera regionale della Lega, che in una nota rimarca le azioni volte ad aiutare il lavoro delle associazioni che operano nelle case circondariali, "che anche l'assessore Riccardi ha voluto sottolineare durante la risposta all'interrogazione della consigliera Manuela Celotti oggi in Aula".

"Un primo progetto sperimentale che potrà essere replicato anche in legge regionale di stabilità - auspica Buna - visti gli apprezzamenti ottenuti da parte della direzione Salute. In questi mesi mi sono recata presso la casa circondariale di Pordenone insieme al prefetto Natalino Domenico Manno, dove abbiamo incontrato il direttore e il provveditore delle Tre Venezie, la dottoressa Rossella Santoro, che ha ringraziato la Regione per la vicinanza alle problematiche di risocializzazione".

"È chiaro che tutta la parte strutturale e immobiliare compete al Governo. Tuttavia la Regione può operare sfruttando le proprie competenze, cosa che sta ben facendo, tramite il lavoro e la sensibilità dell'assessore alla Sanità Riccardi, dimostrata attraverso le visite periodiche per raccogliere le necessità sanitarie di questi detenuti che sì devono scontare una pena, ma sempre vedendosi rispettata la loro dignità umana", conclude Buna. ACON/COM/rcm