11/14/2022 | Press release | Distributed by Public on 11/15/2022 04:49
Oggi il Consiglio ha aggiunto 29 persone e 3 entità all'elenco delle persone ed entità oggetto di misure restrittive nel contesto dell'attuale regime di sanzioni in materia di diritti umani in Iran, in considerazione del loro ruolo nella morte di Mahsa Amini e nella risposta violenta alle recenti manifestazioni nel paese.
L'UE condanna fermamente l'inaccettabile repressione violenta dei manifestanti. Siamo al fianco del popolo iraniano e sosteniamo il suo diritto di protestare pacificamente e di esprimere liberamente le proprie rivendicazioni e opinioni. Oggi imponiamo ulteriori sanzioni ai responsabili della repressione dei dimostranti iraniani.
Josep Borrell, alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezzaTra le designazioni odierne figurano, per il ruolo svolto nella brutale repressione delle recenti proteste: i quattro membri della squadra che ha arbitrariamente arrestato Mahsa Amini, i capi provinciali delle forze dell'ordine iraniane (LEF) e del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nonché il generale di brigata Kiyumars Heidari, comandante delle forze di terra dell'esercito iraniano. Inoltre, l'UE designa l'emittente televisiva di Stato iraniana Press TV, responsabile della produzione e trasmissione di confessioni estorte a detenuti. L'UE inserisce in elenco anche Vahid Mohammad Naser Majid, capo della polizia informatica iraniana, per la sua responsabilità negli arresti arbitrari di persone che hanno espresso critiche nei confronti del regime iraniano online. Infine, l'UE ha designato anche il ministro dell'Interno iraniano Ahmad Vahidi, in quanto responsabile delle LEF, che hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani.
Le misure imposte oggi consistono nel divieto di viaggio e nel congelamento dei beni. È fatto inoltre divieto ai cittadini e alle imprese dell'UE di mettere fondi a disposizione delle persone ed entità inserite in elenco. Il regime di sanzioni in materia di diritti umani in Iran prevede pure il divieto di esportazione verso l'Iran di attrezzature che potrebbero essere usate a fini di repressione interna e di attrezzature per il monitoraggio delle telecomunicazioni.
L'elenco delle persone ed entità oggetto di misure restrittive dell'UE nel contesto dell'attuale regime di sanzioni in materia di diritti umani in Iran comprende ora un totale di 126 persone e 11 entità .
L'Unione europea e i suoi Stati membri condannano il continuo, diffuso e sproporzionato ricorso alla forza nei confronti di manifestanti pacifici, che è ingiustificabile e inaccettabile. Le persone in Iran, come in qualsiasi altro luogo, hanno il diritto di manifestare pacificamente, diritto che deve essere garantito in ogni circostanza.
L'UE esorta l'Iran a porre immediatamente fine alla repressione violenta nei confronti dei manifestanti pacifici, a liberare le persone detenute e a garantire la libera circolazione delle informazioni, compreso l'accesso a internet. L'UE esorta inoltre l'Iran a chiarire il numero di persone decedute e arrestate, a far sì che i responsabili ne rispondano e a garantire un giusto processo a tutte le persone detenute. Anche l'uccisione di Mahsa Amini deve essere oggetto di indagini indipendenti e trasparenti e qualsiasi persona che sia riconosciuta responsabile della sua morte deve essere chiamata a risponderne.
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