Regione Emilia Romagna

06/18/2024 | Press release | Distributed by Public on 06/18/2024 02:35

Agricoltura. Contrasto alla Peste suina africana e riduzione della presenza di cinghiali in Emilia-Romagna, la Regione conferma e rafforza ulteriormente il proprio impegno per[...]

18/06/2024 10:29

Bologna - Contrasto alla diffusione della Peste suina africana (Psa) e, al tempo stesso, riduzione sul territorio dell'Emilia-Romagna della presenza di cinghiali, che favoriscono la circolazione del virus e impattano sulle produzioni agricole. La Regione conferma il proprio impegno su questi due fronti, applicando tutti gli strumenti previsti dalla normativa nazionale e incrementando ulteriormente lo stanziamento di risorse con fondi del proprio bilancio.

"Lavoriamo con il massimo dell'impegno per scongiurare la diffusione del virus, che potrebbe comportare innumerevoli costi per il comparto suinicolo- ha ricordato l'assessore regionale all'Agricoltura, Alessio Mammi-. Abbiamo scelto da tempo di aumentare l'incisività nel contenimento della presenza di cinghiali, che impattano peraltro sulle produzioni agricole. Per questo sono state destinate anche per il 2024 risorse del bilancio regionale alle Province che, attraverso gli organi di Polizia, sono responsabili dell'attuazione delle attività di riduzione della specie, prevedendo anche un contributo per ogni capo abbattuto. A queste risorse- conclude l'assessore- si aggiungeranno con la variazione di bilancio altri 285mila euro. Ad oggi tutte le opzioni previste dalla normativa nazionale e dalle ordinanze commissariali sono state rese possibili, comprese quelle più recenti relative all'autoconsumo dei capi abbattuti in zona di restrizione di tipo II, seguendo alcune prescrizioni di carattere sanitario".

L'attività di depopolamento è dunque in corso in tutte le province, con maggiore incisività in quelle dove il virus è già presente, Piacenza e Parma, ma sta interessando anche Reggio Emilia e Modena. In questi mesi si è registrato un incremento degli abbattimenti, coordinati dai Got (Gruppi operativi territoriali) e dalle Polizie provinciali. Risultati, questi, frutto anche delle misure introdotte con il Piano di controllo approvato a dicembre 2021, con cui è stata data la possibilità agli agricoltori e agli allevatori di agire per autodifesa anche per mezzo di coadiutori di fiducia. È stato inoltre previsto l'ampliamento dell'orario di caccia in selezione (ovvero l'abbattimento pianificato per numero e territorio) fino alle ore 24, così come ulteriori novità entreranno a breve a regime con l'approvazione del nuovo regolamento ungulati, che prevede una maggior incisività nei contesti più problematici.

A giorni verrà affidato dal Commissario straordinario per la Peste suina africana il primo servizio di depopolamento di cinghiali tramite operatori esperti. Il tutto attraverso un bando, utilizzando una prima tranche dei due milioni di euro che la Regione ha assegnato a dicembre 2022 alla struttura commissariale. A breve la Regione convocherà nuovamente i presidenti delle nove province per fare il punto sulle diverse attività che si stanno realizzando nei territori, ricordando che ogni livello deve operare con il massimo impegno.

Infine, l'assessorato ha scritto recentemente al Governo per chiedere alcune modifiche al decreto legge Agricoltura, fra cui quella di assegnare maggiori poteri al Commissario straordinario per la Peste suina africana, sulla scorta di quanto previsto per il Commissario straordinario per il granchio blu, e per dare allo stesso la possibilità di agire con una strategia nazionale omogenea nelle diverse Regioni coinvolte.

Chiara Vergano