Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia

17/07/2024 | Press release | Distributed by Public on 17/07/2024 11:00

SCUOLA. PELLEGRINO (AVS): DUE METRI E DUE MISURE SU ISTITUTO DI GRADO

SCUOLA. PELLEGRINO (AVS): DUE METRI E DUE MISURE SU ISTITUTO DI GRADO

17.07.2024
12:40
(ACON) Trieste, 17 lug - "L'assessore Rosolen ribadisce che non esiste un problema e che, a differenza di quello che hanno affermato gli auditi, avrebbe notiziato tutti gli interessati di quanto stava accadendo per il plesso scolastico di Grado". Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino, di Alleanza Verdi e Sinistra, a margine dell'audizione del Comitato contro l'accorpamento dell'istituto comprensivo Marco Polo di Grado.

"Ma coloro che qualche mese fa hanno portato all'attenzione del presidente del Consiglio regionale la questione del plesso di Fossalon di Grado, accompagnandolo con oltre 1600 firme, e che l'hanno ribadito anche ieri in Commissione, sono di parere opposto. La volontà del Governo nazionale, che si esplica con l'azione regionale - continua Pellegrino - vuole l'accorpamento delle scuole di territori diversi senza tenere conto dell'unicità dell'isola di Grado ma anche della continuità linguistica tutelata dalla legge regionale 17 febbraio 2010, n. 5 (Valorizzazione dei dialetti di origine veneta parlati nella regione Friuli Venezia Giulia). I motivi del Governo - incalza la consigliera, che è anche vicepresidente della IV Commissione - sono sempre gli stessi, in primis quello che viene definito come inverno demografico dove nelle pieghe degli accorpamenti si ravvedono le motivazioni dei costi di gestione".

"Si dimentica sempre che senza le scuole o i supporti concreti e aiuti alla genitorialità, non ci sarà alcuna inversione di tendenza. I servizi ai cittadini - prosegue l'esponente di Opposizione - passano anche attraverso la scuola e l'attrattività di un Comune si riconosce soprattutto dalle prestazioni e la presa in carico per poter offrire opportunità. Non sarà certamente con l'accorpamento di scuole, motivato principalmente per risparmiare denaro pubblico, che si invertirà la tendenza demografica o la possibilità di attrarre nel nostro territorio regionale giovani e famiglie disposte a investire e a restare in luoghi che, per la loro stessa morfologia, sono tutt'altro che attrattive".

"Non è un caso che il Mef, quando si riferisce agli investimenti relativi a Invitalia, fa rientrare l'isola di Grado tra le piccole isole, mentre per il Ministero dell'istruzione improvvisamente Grado si trasforma in terraferma. Delle due l'una: o è isola o è terraferma. Non è pensabile - conclude Pellegrino - che, per accedere ai finanziamenti per opere pubbliche, si possa attingere al tesoretto destinato alle isole minori ma che quando si tratta di plessi scolastici Grado si distende immediatamente sul lembo di terraferma".

"Alla domanda su cosa si possa fare, l'assessora ha deciso di non prendere alcuna decisione che possa essere in contrasto con quelle che sono le direttive nazionali, e la risoluzione votata è stata scritta trincerandosi dietro un dito, lasciando a mare, senza alcuna scialuppa di salvataggio, una comunità intera". ACON/COM/fa