23/11/2024 | Press release | Distributed by Public on 23/11/2024 11:09
Si è svolta stamattina a Paese, in provincia di Treviso, la cerimonia funebre per dare l'ultimo saluto ad Amar Kudin, il poliziotto del commissariato Primavalle di Roma deceduto in servizio in un tragico incidente all'alba dello scorso 18 novembre, mentre stava accompagnando in ufficio, per l'identificazione, un uomo fermato.
Il feretro, giunto sul luogo della cerimonia accompagnato dalle sirene delle Volanti e della Polizia stradale, è stato accolto da un picchetto di poliziotti, che hanno reso gli onori al loro giovane collega.
Il luogo scelto è stato lo stadio "Gianni Visentin", campo da rugby sul quale Amar è cresciuto a Paese, sua città di adozione, dove risiede da anni la sua famiglia e dove, per la giornata odierna, la sindaca Katia Uberti ha proclamato il lutto cittadino.
A dargli l'ultimo saluto sono giunti, inoltre, centinaia di amici, ex compagni di squadra e colleghi, che si sono idealmente stretti a mamma Vesna, alla sorella di Amar, Tajma e alla sua compagna Anna, facendogli sentire l'affetto e la vicinanza dell'intera comunità e della grande famiglia della Polizia di Stato.
Per l'occasione, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ed il capo della Polizia Vittorio Pisani, che nei giorni scorsi si erano recati alla camera ardente allestita per Amar a Roma, hanno fatto giungere due corone di alloro come segno della vicinanza dell'Amministrazione della Pubblica sicurezza alla famiglia del giovane poliziotto.
Come ha ricordato nelle sue parole commosse il questore di Treviso, Alessandra Simone, sarà ora la Polizia di Stato a prendersi cura della famiglia di Amar e il suo sacrificio sarà d'esempio per i poliziotti che ogni giorno sono al servizio dei cittadini con la stessa passione, dedizione e spirito di sacrifico che Amar ha dimostrato di possedere, prima come atleta delle Fiamme oro e poi come agente delle Polizia di Stato.
In tutta la cittadina di Paese gli uffici pubblici, le associazioni e le attività di ogni genere hanno rispettato un minuto di silenzio all'inizio delle esequie, che si sono chiuse con un lungo e caloroso applauso mentre nello stadio risuonavano le note del "Silenzio d'ordinanza", suonate da un trombettiere della Polizia di Stato.
Ieri, inoltre, a Villorba (Treviso), è stata allestita la camera ardente dove numerosi cittadini hanno potuto circondare con un abbraccio di affetto la salma di Amar. Nella sala erano esposte le divise di gioco delle squadre in cui il 32enne agente scelto ha militato nella sua carriera da atleta, il Paese rugby, il San Donà, la Benetton Treviso, il Civitavecchia e, naturalmente la maglia cremisi delle Fiamme oro rugby.
Tra i tanti omaggi floreali c'era anche quello di Giada, la poliziotta che era alla guida dell'auto su cui viaggiava Amar durante il tragico incidente, accompagnato da un emozionante messaggio "accanto a te mi sentivo una sorella più piccola, mi difendevi".
Ciao Amar, fai buon viaggio