Comune di Genova

11/01/2024 | Press release | Distributed by Public on 11/01/2024 09:51

Consiglio comunale di giovedì 31 ottobre

Tra gli argomenti all'ordine del giorno, l'istituzione delle biblioteche dei semi, la Consulta delle donne e il contrasto alle Key Box

Il consiglio comunale si è aperto alle 14 con la discussione degli art.54, interrogazioni a risposta immediata:

«Si tratta di un caso di fogna non pubblica, come attesta la documentazione che ci è stata trasmessa da IRETI e dalla Direzione Patrimonio del Comune di Genova, pur sviluppandosi al di sotto del sedime stradale pubblico come del resto accade in molti altri casi nella nostra città. Si tratta peraltro di una fogna non a norma, con la presenza di condotte che non scaricano in modo corretto. La nostra volontà è di acquisirla nella rete pubblica: in questo senso segnalo le istanze di allaccio presentate di recente da alcuni condomini. L'acquisizione della fognatura sarebbe una scelta ragionevole, un provvedimento da adottare attraverso la presa in consegna dell'infrastruttura da parte di IRETI che gestisce il servizio di reti nere miste nel Comune: una presa in consegna che può avvenire mediante un apposito passaggio da formalizzare in Città Metropolitana. L'alternativa è un'ingiunzione alla proprietà. Noi siamo d'accordo sull'acquisizione della fognatura nel patrimonio pubblico tramite l'intervento dell'ATO, l'Ambito Territoriale Ottimale corrispondente alla Città Metropolitana di Genova. Sarebbe importante riunire una commissione sul problema o eseguire un accesso in loco per affrontare al meglio questa problematica, fermo restando che la soluzione migliore rimane quella di inserire la fognatura in questione nel quadro del contratto di servizio di Città Metropolitana, cosa che consentirebbe di risolvere al meglio problemi tecnici e l'inadeguatezza della rete di acque miste. Nel frattempo, la Direzione Ambiente ha già contattato i condomini e notificato l'ingiunzione». È la risposta dell'assessore all'Ambiente Matteo Campora all'interrogazione della consigliera del Partito Democratico Donatella Alfonso che chiedeva: "Dallo scorso mese di giugno i residenti di passo Dieci Dicembre, nel quartiere di Oregina, hanno segnalato a più riprese ad ogni possibile ufficio comunale, il grande disagio dovuto al profondo buco che si è verificato in un'aiuola da cui fuoriesce odore di fogna mentre l'intera mattonata risulta danneggiata e pericolosa per i passanti, con numerose cadute e infortuni. un sopralluogo svolto alla fine di luglio ha confermato che la fogna è del Comune e ai cittadini è stato confermato che si sarebbero svolti i lavori: ma nulla è accaduto fino alla metà di ottobre. Si interrogano il sindaco e la giunta per sapere le ragioni di tali ritardi e per sollecitare una soluzione di un problema di grave disagio per l'incolumità e la vita quotidiana dei residenti e dei passanti".

«Dopo la pausa siamo nuovamente qua per svolgere il nostro ruolo di amministratori e per risolvere i problemi che si sviluppano sul territorio. Tranquillizzo il consigliere, perché il sindacalista Picardo segnala spesso queste criticità e ne approfitto che in quell'area sono stati fatti diversi interventi quest'anno, sia di sfalcio che di rimozione della vegetazione infestante, per permettere ai mezzi di transitare in sicurezza, in particolare proprio nelle tratte indicate. Gli interventi sono stati eseguiti in modalità di urgenza per evitare che ci potesse essere una potenziale interruzione di pubblico servizio e garantire che anche sulle alture questi vengano garantiti. Alcuni autisti hanno segnalato altre situazioni e abbiamo fissato un sopralluogo per martedì 5 novembre, finalizzato a prendere visione di quelle che sono le zone più critiche e programmare interventi mirati, insieme ai delegati sindacali di AMT. Gli uffici ci dicono che sono stati fatti interventi mirati per la vegetazione infestante che tende, anche a causa delle piogge copiose di quest'estate, a coprire l'illuminazione pubblica. A seguito di questi interventi è stata recuperata la funzionalità, ma se ci sono punti ancora critici, da parte nostra c'è la massima disponibilità a cogliere sia le sue istanze che quelle delle rappresentanze sindacali di AMT». Ha risposto così l'assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente all'interrogazione del consigliere della Lega Alessio Bevilacqua in cui "Si chiedono informazioni circa gli interventi programmati di sfalcio e illuminazione pubblica della strada che porta dalla località Camaldoli al fine di metterla in sicurezza per il transito della linea 67 e 607 di AMT".

«Più volte ho eseguito sopralluoghi alla frana di via Posalunga e stiamo monitorando la situazione costantemente. Ad oggi abbiamo solo un appartamento interdetto, mentre tutti gli altri condomini sono rientrati nelle loro case e sono stati assistiti dall'Amministrazione durante l'emergenza abitativa dopo la frana. Ho incontrato questo cittadino, che non può ancora rientrare in casa e mi sono attivato con la Protezione civile per risolvere la situazione, per quanto di nostra competenza. L'Agenzia del Demanio ha invece confermato la volontà di completamento dei lavori di messa in sicurezza del versante frana, anche se ritiene di non avere delle responsabilità in merito. In attesa di capire chi avrebbe dovuto eseguire l'intervento, l'Agenzia del Demanio sta eseguendo i lavori, poi verrà risolto il contenzioso con gli abitanti, in cui l'Amministrazione non può entrare. Noi lavoriamo per affrettare gli interventi, come stanno facendo, e per cercare di ridurre gli spazi interdetti, avere l'accessibilità veicolare e riportare in casa il prima possibile l'unico cittadino rimasto fuori». Lo ha detto il vicesindaco Pietro Piciocchi rispondendo all'interrogazione della consigliera del Gruppo misto Cristina Lodi riguardante "Informazioni sulla frana di via Posalunga avvenuta il 24 dicembre 2022".

«Conosco l'attraversamento pedonale di via Piacenza a cui fa riferimento il consigliere. Intanto, è possibile provvedere ad un incremento dell'illuminazione che abbiamo già attuato anche attraverso il decreto sulla sicurezza stradale con cui il MIT aveva stanziato un milione di euro per potenziare semafori e segnaletica orizzontale e verticale nella nostra città. Nel caso di via Piacenza possiamo potenziare l'attraversamento mediante l'utilizzo di una vernice ad alta riflettenza. Ad oggi questo attraversamento non era inserito tra quelli pericolosi, essendo stati questi ultimi stabiliti attraverso una statistica. Detto questo, anche tenuto conto della sua interrogazione, contiamo entro il mese di novembre di compiere un sopralluogo in loco insieme alla Polizia Locale per esaminare insieme la situazione, capire in che termini poter eseguire l'intervento alla luce della larghezza della strada e dei marciapiedi, individuare il budget idoneo al finanziamento di questi lavori». Ha risposto così l'assessore alla Mobilità integrata e Trasporti Matteo Campora all'interrogazione del consigliere di Forza Italia Paolo Aimè che chiedeva: "Dopo diverse segnalazioni di cittadini residenti in via Piacenza, che hanno evidenziato la pericolosità dell'attraversamento pedonale all'altezza del civico n° 28 a causa della scarsa illuminazione pubblica, si richiede all'Amministrazione quali azioni intenda mettere in atto per rendere tale attraversamento più visibile e sicuro".

«Sono stati programmati da tempo interventi nella zona di via XII Ottobre e sono state previste risorse in progetti di riqualificazione di quella zona, con l'obiettivo strategico di rendere attrattivi gli accessi all'area, lungo l'asse di via XX Settembre e via Roma. C'è, infatti, una visione strategica per via XII Ottobre e Largo San Giuseppe: sono stati piantati nuovi alberi, inserite sedute di design, è stato ampliato il marciapiede, e portati a termine lavori per abbattere le barriere architettoniche presenti. In via XII Ottobre c'è anche una nuova illuminazione e ricordiamo che nelle vicinanze Primark ha manifestato l'interesse a ristrutturare i locali dell'ex Rinascente per riaprirli nel più breve tempo possibile, con nuove assunzioni previste. Seguiamo anche il tema del Moody, abbiamo incontrato i lavoratori per garantire il nostro sostegno. Infine, non vediamo alcuna desertificazione, come sostenuto dal consigliere Pandolfo, visto che negli ultimi 8 mesi nella zona indicata sono state aperte 5 nuove attività commerciali». Lo ha detto l'assessore Mauro Avvenente, rispondendo all'interrogazione del consigliere del PD Alberto Pandolfo, riguardante "la desertificazione commerciale di via XII Ottobre che sta generando crisi occupazionale". L'assessore al Lavoro Mario Mascia ha aggiunto che «Sono state convocate per martedì tutte le sigle sindacali - CGIL, CISL e UIL - e la proprietà del Moody».

«I nostri uffici hanno avuto modo di notificare, con nota protocollata il 21 febbraio, il progetto al Municipio IX Levante che non ha espresso valutazioni sull'intervento e sappiamo che sono pratiche che vanno avanti con i pareri degli uffici. È stato approvato in giunta il Regolamento antenne, che dovrà passare al vaglio del consiglio per consentire all'amministrazione di avere voce in capitolo sull'installazione delle antenne. Il 22 ottobre ho convocato tutti gli operatori responsabili, facendo presente - qualora non avessero letto il comunicato stampa - rendendo noto e condividendo il Regolamento e ho chiesto loro di tenere conto di questa approvazione in giunta che, anche se non è ancora consigliare e non è strettamente vincolante da un punto di vista giuridico, è utile per avere delle linee guida e per mettere in atto misure di mitigazione e di riduzione dell'impatto. Sono tecnologie che esigono determinate dimensioni proprio per scongiurare eventuali pericoli di inquinamento elettromagnetico. A seguito dell'istanza di Inuit, Vodafone e Telecom, è stato dato il permesso a costruire, dopo il parere positivo della conferenza dei servizi, di Arpal e dell'Ufficio tutela del paesaggio. È stata allegata anche la presentazione di assenso di Città Metropolitana, della direzione Scuola e governance: se loro dicono che va bene, non abbiamo motivo di dubitare. Per il resto è chiaro che è una dialettica complessa che non deve consumarsi a colpi di demagogia. Noi diamo disponibilità a ricevere e condividere ulteriori percorsi; c'è il Regolamento approvato in giunta e ho convocato tutti i gestori per sincerarmi che tutto fosse in regola. Nel caso specifico ho inoltrato il progetto al Municipio IX Levante e non è arrivato nessun parere. E nessuna osservazione». Questa la risposta dell'assessore allo Sviluppo economico Mario Mascia all'interrogazione del consigliere di Liguria al Centro Nicholas Gandolfo dove chiede "Spiegazioni urgenti sull'installazione dell'antenna 5G in via Redipuglia sulla copertura tetto dell'Istituto alberghiero Marco Polo".

«Riguardo ai Giardini Govi ci sono voci false sulla loro privatizzazione, cosa impossibile visto che la destinazione di quell'area è a Servizi, è infatti un'area demaniale che Autorità Portuale ha messo a disposizione del Comune a questo fine. Quindi siamo vincolati alla destinazione pubblica. Ireti ha avuto necessità di scoperchiare la piazza per lavori, e noi abbiamo indicato di riservare nel progetto di ristrutturazione sia gli spazi per il campetto da calcio, sia per la pista di skate. La realizzazione di questi impianti avverrà dopo i lavori di Ireti, quando l'area verrà riconsegnata all'Amministrazione comunale. Di privato, quindi, non c'è nulla». Lo ha detto l'assessore Mario Mascia rispondendo all'interrogazione del consigliere di Liguria al centro Federico Barbieri "in merito alle informazioni che hanno scosso il municipio medio levante riguardo il nuovo progetto dei Giardini Govi".

«Il cantiere che è oggetto di lamentele è ubicato all'interno dell'area portuale che non è di competenza diretta del Comune. Posso dire che nel momento in cui sono giunte le lamentele ai nostri uffici abbiamo provveduto a fare la segnalazione ad Autorità sistema portuale del mar Ligure occidentale, in particolare alla direzione Ambiente, che ha risposto riferendoci che avrebbe provveduto a mandare gli ispettori interni per le verifiche del caso e siamo ancora in attesa di risposta. Detto questo penso sia opportuno e necessario organizzare un incontro con la Direzione Ambiente del Porto, perché la legge 447/1995 prevedeva la pubblicazione di un decreto attuativo che imponesse i limiti alla rumorosità dell'attività portuale, ma non è mai stato fatto. In questo caso è un'attività che si riverbera sul comune, sugli edifici e che danneggia la qualità della vita dei residenti. Inoltreremo la relazione quando l'avremo. Mi attiverò per avere una commissione alla presenza dei rappresentanti di Fincantieri e di Autorità portuale». Questa è la risposta dell'assessore all'Ambiente Matteo Campora all'interrogazione del consigliere di Vince Genova Valter Pilloni in cui si legge: "Ripetute e periodiche vibrazioni del suolo e assordanti rumori provenienti da Fincantieri stanno inquietando i giorni e le notti dei sestresi che vivono a ridosso del cantiere navale. Si chiede all'assessore competente come l'amministrazione intende rispondere alle numerose lamentele che quotidianamente giungono dai residenti della delegazione e quali azioni possano essere concordate con Fincantieri affinché gli operatori contengano al minimo gli effetti esterni dell'attività di cantiere".

Terminato il question time, alle 15 con 34 presenti, si è aperto il Consiglio comunale. All'ordine del giorno una proposta di delibera e quattro mozioni.

Prima di cominciare i lavori è stato presentato un ordine del giorno straordinario a firma della consigliera dem Rita Bruzzone a tema "Gestione diretta cimiteri cittadini" che impegna sindaco e Giunta: "A valutare l'opportunità di costruire un percorso per la gestione diretta dei cimiteri cittadini, per il reperimento di risorse necessarie all'assunzione di nuovo personale cimiteriale e per fornire a quest'ultimo un'adeguata formazione".

L'ordine del giorno è stato approvato all'unanimità.

Mozione 2024/38: "Istituzione di "biblioteche dei semi" nelle biblioteche comunali genovesi", atto presentato dalla consigliera Francesca Ghio della lista RossoVerde. Si legge nell'atto: "Le "biblioteche dei semi" sono un luogo della comunità in cui custodire i semi per generare conoscenza e consapevolezza ambientale, dove è possibile prendere i semi in prestito come se fossero libri e restituirli quando la pianta generata dal seme ne genererà di nuovi a sua volta. Considerata l'importanza di mettere in atto azioni di sensibilizzazione e educazione sui temi ambientali, in particolar modo rivolte alle nuove generazioni e la pratica dell'orto come strumento di sensibilizzazione non solo verso i temi ambientali ma anche verso un'alimentazione equilibrata e il contrasto allo spreco alimentare, ritenuto che tutto ciò premesso è in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, con particolare riguardo ai Goal: sconfiggere la povertà, sconfiggere la fame, salute e benessere, istruzione di qualità, città e comunità sostenibili, consumo e produzione responsabile, lotta contro il cambiamento climatico". Con questa mozione impegna sindaco e Giunta: "Ad attivarsi per sperimentare l'istituzione di "biblioteche dei semi" nelle biblioteche comunali, promuovendo inoltre una campagna informativa per mettere la cittadinanza genovese a conoscenza del nuovo istituto".

L'assessore Matteo Campora ha dato parere favorevole a nome della Giunta. La mozione è stata approvata all'unanimità.

Mozione 2024/97: "Consulta delle Donne". Atto presentato dalla consigliera del Gruppo Misto Arianna Viscogliosi. Scrive la consigliera: "Rilevato che la Costituzione italiana, all'articolo 3, sancisce l'uguaglianza di tutti i cittadini senza distinzione di sesso, e all'articolo 51 garantisce la pari opportunità di accesso agli uffici pubblici e alle cariche elettive, preso atto che l'Italia, secondo il Global Gender Gap Report 2023, si trova in una posizione arretrata per la parità di genere, al 30° posto in Europa e al 79° a livello mondiale, e che l'inclusione lavorativa e finanziaria delle donne potrebbe aumentare il PIL del 7%. La maternità, infatti, rimane il principale ostacolo alla piena inclusione delle donne: una su cinque lascia il lavoro dopo il primo figlio, e il 73% delle dimissioni volontarie sono femminili. Le barriere alla crescita professionale femminile danneggiano l'economia nel suo complesso" con questa mozione impegna sindaco e Giunta: "A valutare l'istituzione della "Consulta delle Donne" come organismo consultivo del Comune di Genova, con l'obiettivo di promuovere la partecipazione attiva delle donne alle decisioni e alle politiche dell'Amministrazione comunale; a valutare l'approvazione di un regolamento che disciplini l'organizzazione, le funzioni e la composizione della "Consulta delle Donne".

Sulla stessa è stata presentato un emendamento dalla consigliera Francesca Ghio della lista RossoVerde che è stato accettato dalla proponente. L'assessore Rosso ha dato parere favorevole a nome della Giunta alla mozione che è stata approvata all'unanimità .

Mozione 2024/95: "Key Box una pratica da contrastare". Atto presentato dal consigliere Valter Pilloni di Vince Genova e Nicholas Gandolfo di Liguria al Centro. Scrivono i consiglieri: "Quella dei lucchettoni o key box è una pratica sempre più diffusa che vede le città d'arte, ma anche altri luoghi di villeggiatura, sempre più interessati dal fenomeno. Preso atto che la città di Camogli attraverso un'ordinanza del sindaco, facendo proprie le lamentele dei residenti, ha vietato l'impiego di questi oggetti al fine di tutelare il decoro della cittadina, seguendo le tante città che già vietano la key box come New York, Parigi, Nizza, Lille, e anche Venezia, Milano, Verona e supposto che tali sistemi di distribuzione chiavi esulano pericolosamente da ogni tipo di controllo anche per sostanze illecite, con questa mozione s'impegnano sindaco e Giunta: "A valutare, poiché la nostra città non è immune da questa pratica e seguendo l'esempio di molte altre città, di mettere al bando l'impiego di questa tecnica utilizzata per mettere a reddito i locali nella disponibilità dell'affittuario a dispetto di una serie di regole di convivenza urbana e nel rispetto delle norme con un occhio alla sicurezza del traffico di turisti che, se non registrati, risulterebbero trasparenti ad ogni verifica e valutazione". Sulla presente sono stati presentati due emendamenti dalla consigliera Francesca Ghio della lista RossoVerde. I proponenti, dopo aver apportato alcune modifiche hanno accettato gli emendamenti.

L'assessore Alessandra Bianchi ha dato parere favorevole alla mozione a nome della Giunta con alcune variazioni. L'impegnativa finale è la seguente: "A continuare a valutare, unitamente agli altri Enti competenti, poiché la nostra città non è immune da questa pratica, gli interventi relativi all'utilizzo di keybox nel rispetto delle regole di convivenza urbana e di quelle finalizzate alla sicurezza del traffico di turisti che, se non registrati, risulterebbero trasparenti ad ogni verifica e valutazione, affinché sia garantita la tutela dell'identità dei centri storici e di tutta la città, la sicurezze per gli utenti e i cittadini, una concorrenza leale, contrastando il fenomeno del caro-affitti e della carenza di alloggi".

La mozione è stata approvata con 19 voti a favore della maggioranza, tre contrari del M5S, di Uniti per la Costituzione e della lista RossoVerde e cinque presenti non votati del Pd e Gruppo Misto.

La mozione 2024/89: "Aree sgambatura cani", atto presentato dal consigliere Francesco De Benedictis di FdI è stata rimandata in accordo con il proponente, così come la proposta di delibera di Consiglio Istituzionale 2024/241 - imm. eseg.: "Contestazione della causa di incompatibilità alla carica di sindaco ex articolo 69 d. lgs. 267/2000 e ss. mm. e il", non essendo ancora pervenuto l'atto ufficiale di proclamazione a presidente della Regione del sindaco Marco Bucci.

Esauriti i punti all'ordine del giorno alle si è chiuso alle 17.48 il Consiglio comunale.