Comune di Ferrara

15/11/2024 | Press release | Distributed by Public on 15/11/2024 10:20

Incontro per ricordare Davide Mantovani, già amministratore di Ferrara, storico, bibliofilo promotore di eventi culturali: a Palazzo Roverella lunedì 18 novembre 2024 alle 16:30

Si terrà lunedì 18 novembre 2024, dalle 16:30, a Palazzo Roverella (corso della Giovecca 47), Circolo Negozianti, un incontro per ricordare la figura di Davide Mantovani, che fu amministratore della città di Ferrara, storico, bibliofilo, promotore di eventi culturali.
In questa occasione verrà analizzata la sua figura di storico, attraverso alcune relazioni che saranno tenute da Antonella Guarnieri, Anita Gramigna, Valeria Tassinari, Luigi Pepe e Daniele Biancardi.

LA SCHEDA - Davide Mantovani ci ha lasciati a gennaio 2020, un uomo di grande cultura, un signore di altri tempi di una Ferrara che sta scomparendo.

Laureato in lettere Moderne a Bologna, con una tesi in Storia del Risorgimento, Davide Mantovani è stato vice sindaco di Migliarino e di Ferrara, vice presidente dell'Istituto dei Beni Culturali dell'Emilia Romagna negli anni in cui era presidente il professor Ezio Raimondi; un'esperienza questa che è risultata di particolare importanza personale e anche per l'istituto, durante la quale lui e Raimondi hanno lavorato con una grande sinergia, con un dialogo costruttivo per entrambi.

Non va dimenticata l'esperienza "romana", a fianco dell'allora sottosegretario ai Beni Culturali on. Luigi Covatta durante il governo Andreotti, un momento particolarmente significativo per Mantovani, si trovò a curare personalmente l'acquisizione da parte dello Stato della collezione Sacrati Strozzi; fra queste ventisei opere di grande valore storico e artistico vennero assegnate alla Pinacoteca di Ferrara. Gli amici ricordano che era solito raccontare con la grande passione che lo contraddistingueva il recupero della collezione ogni volta che aveva occasione di andare a Firenze e passare in piazza duomo davanti al palazzo Strozzi Sacrati.

E' stato anche direttore della rivista FerraraStoria e presidente del comitato di Ferrara dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano.
Autore di numerosi lavori storici che riguardano soprattutto il Risorgimento, Ferrara e il suo territorio nel periodo che va dal 1796 all'inizio del fascismo, la storia delle istituzioni pubbliche, della carboneria, la figura di Matteotti.

Uomo sì di cultura, bibliofilo e collezionista eclettico, ma anche politico che ha sempre difeso i valori della democrazia nei diversi ambiti culturali; affrontare la democrazia - diceva Mantovani - vuol dire mettersi in discussione, farsi valutare, fare delle ricerche in cui si senta cosa dice e cosa vuole la gente.

Vicesindaco di Ferrara dal 1985 al 1990 con la giunta Soffritti, deteneva la delega alle biblioteche, in un momento di cruciali cambiamenti; Mantovani ha fortemente voluto e supportato l'adesione di Ferrara al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), la rete delle biblioteche italiane promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la cooperazione delle Regioni e dell'Università coordinata dall'Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU).
Un importante cambiamento realizzato sulla base di un protocollo d'intesa sottoscritto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica e dal Coordinamento delle Regioni con l'obiettivo di superare la frammentazione delle strutture bibliotecarie, propria della storia politico-culturale dell'Italia.

Parallelamente ha sempre seguito con attenzione le nuove avanguardie artistiche; nel periodo in cui ha ricoperto il ruolo di vicesindaco di Ferrara ha promosso presso una fabbrica dismessa, la Zenith, una grande mostra di artisti contemporanei, circa una quarantina che ha riscosso un notevole successo di pubblico e critica.

Da ricordare le ultime mostre itineranti da lui curate e realizzate con materiale storico di sua proprietà costituito da stampe, incisioni, bandi, manifesti, libri, manoscritti inediti, medaglie di sua proprietà: "1866. I 20 giorni di Ferrara capitale" e "L'Arborea Metafora. L'Albero della Libertà del Castello Estense" che ricostruisce il fenomeno della eccezionale diffusione degli Alberi della Libertà in Francia e in Italia alla fine del '700, quali primari emblemi dell'ideologia liberale repubblicana e sedi per feste, matrimoni, discorsi rivoluzionari e perciò bersagli degli attentati dei controrivoluzionari.
Una sezione della mostra, attualmente allestita a Stellata, è costituita da opere pittoriche, a tecnica mista, e sculture realizzate da artisti contemporanei.

Mantovani ribadiva che la letteratura genera solitamente monumenti in marmo grigio mentre la storia, con l'utilizzo di diversi materiali, genera opere d'arte grazie alla carnalità del colore.

Mantovani Insegnava conversando con umanità e con la curiosità del vero ricercatore, persona rara, quasi d'altri tempi. Mancherà all'Italia.
(Comunicato a cura degli organizzatori)

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