11/22/2024 | News release | Distributed by Public on 11/22/2024 05:04
Nella ricorrenza del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il Credito Cooperativo ribadisce la necessità di continuare a tenere alta l'attenzione sul fenomeno della violenza di genere. Che nelle sue diverse espressioni non è solo violenza psicologica, fisica, sessuale. E' anche un fenomeno che tocca la sfera economica, incidendo profondamente sull'autostima e sulla possibilità di costruire una propria personale autonomia.
Federcasse ricorda come il promuovere l'inclusione sociale e finanziaria delle donne che hanno subito violenza, agendo su quella particolare forma che è la violenza economica, è in particolare l'obiettivo del "Microcredito di Libertà", progetto nato nel 2020 dall'intesa fra l'allora Ministero per le Pari Opportunità e la Famiglia, Federcasse, l'ABI, l'Ente Nazionale per il Microcredito (ENM) e la Caritas Italiana.
Se ne parlerà lunedì 25 novembre, alle ore 16, presso il Palazzo INAIL (Sala Biblioteca "Conference Center" via IV Novembre, 144/A Roma), in occasione della consegna dell'ENM Awards alla presenza della Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Eugenia Roccella. Alla successiva tavola rotonda, moderata dall'ABI, oltre a Federcasse, interverranno anche i rappresentanti delle Organizzazioni promotrici dell'iniziativa: ABI, Ente Nazionale per il Microcredito, Caritas Italiana.
Il "Microcredito di Libertà" prevede l'attivazione di un sistema di microcredito (imprenditoriale e sociale) "dedicato all'emancipazione delle donne vittime di violenza maschile da forme di sudditanza economica che possono anche determinarsi o acuirsi nei casi in cui le donne denuncino le violenze subìte e si allontanino da contesti di supporto economico basati sui rapporti familiari o sociali nei quali le violenze si sono manifestate". Le donne, assistite dai Centri Anti Violenza oppure ospiti nelle Case Rifugio, possono ricevere un finanziamento fino a un massimo 10 mila euro per le spese di casa o della famiglia ("Microcredito sociale"), oppure per corsi di formazione professionale. Con il "Microcredito imprenditoriale" si aiutano invece le donne ad aprire un'attività e in questo caso il finanziamento massimo può arrivare a 50 mila euro.
In particolare le Banche di Credito Cooperativo e le Casse Rurali - in quanto banche di comunità da sempre attive nell'erogare crediti, anche di piccole entità, per contribuire a favorire processi di inclusione, capacitazione e coesione sociale - sono impegnate nell'attivazione di un sistema strutturato di microcredito dedicato all'emancipazione delle donne vittime di violenza e sono impegnate, a diversi livelli in Italia e in altri Paesi del mondo, a promuovere l'emancipazione femminile e la parità di genere.
E' quanto è accaduto, ad esempio, negli ultimi venti anni in Ecuador, dove con il progetto "Microfinanza Campesina" il Credito Cooperativo ha erogatocirca 100 milioni di dollari a tasso agevolato. Di questi, 2,5 milioni per le donne imprenditrici, quasi 15 milioni per lo sviluppo di micro e piccole imprese e oltre 4,6 milioni per le imprese comunitarie. Tutte attività prevalentemente a gestione femminile.
Da dieci anni il Credito Cooperativo è presente anche in Togo, dove nel 2021, grazie al progetto "Le BCC con il Togo" ed al sostegno della Fondazione Tertio Millennio (l'ente del terzo settore del Credito Cooperativo) ha promosso e accompagnato la firma di un Accordo di partenariato tra l'Unione delle donne rurali e le Casse Rurali. Uno specifico Fondo di Garanzia sostiene i finanziamenti erogati a 100 cooperative femminile, a beneficio di 2.500 socie, per un totale di circa 150 mila euro.
In Italia, sono numerose le buone pratiche messe in campo dalle BCC nei propri territori, dal sostegno a centri anti violenza o per la realizzazione di mostre, presentazioni di libri e rappresentazioni teatrali, all'apertura di conti correnti a favore di associazioni che promuovono la parità di genere, all'organizzazione di eventi ad hoc fino alla raccolta fondi - attraverso anche lo strumento innovativo del crowdfunding - per supportare progetti che mirano a contrastare la violenza sulle donne in tutte le sue forme (da quella fisica a quella culturale fino a quella economica).
Per contrastare la violenza sulle donne in tutte le sue forme
Federcasse ricorda anche l'importanza del lavoro svolto dalla Associazione iDEE(Associazione delle donne del Credito Cooperativo) di cui ha promosso la costituzione nel 2004. L'Associazione opera all'interno della cooperazione di credito sensibilizzando le diverse articolazioni del sistema sui temi della parità di genere e della valorizzazione del protagonismo femminile, anche attraverso una intensa attività formativa, educativa, e culturale.
In termini occupazionali, la componente femminile del Credito Cooperativo è di circa il 42% del totale (in valore assoluto circa 12.400 persone, cresciute del 2,6% in base d'anno a fronte del +1,7% rilevato per il resto dell'industria bancaria). In particolare, la presenza femminile negli incarichi di vertice delle 218 BCC italiane alla fine del 2023 era pari al 26% (+16% rispetto ai dodici mesi precedenti). Oltre il 40% delle BCC oggi hanno tra il 20% e il 32% di donne in Cda e il 20% delle BCC tra il 33% e il 50%.
Nell'ultimo triennio, la percentuale di dirigenti donne del Credito Cooperativo è aumentata del 37%, quella dei quadri direttivi donne del 16%.
In occasione del 25 novembre, Federcasse e le Segreterie Nazionali delle Organizzazioni sindacali del Credito Cooperativo hanno condiviso una "Dichiarazione congiunta" con l'obiettivo di tenere alta l'attenzione - tra le lavoratrici e i lavoratori del sistema della cooperazione mutualistica di credito - su un fenomeno, quello della violenza di genere, "indegno per un Paese moderno e civile".
"Le notizie che connotano da troppo tempo le cronache quotidiane - sottolinea la Dichiarazione - non possono essere ascoltate e metabolizzate con una sorta di assuefazione sostanziale. Occorre intervenire e combattere l'indifferenza verso ii fenomeno della violenza contro le donne".
"II contrasto alla violenza sulle donne - si legge ancora - merita un presidio permanente ed un impegno ancora più straordinario da parte di tutti i soggetti coinvolti, anche attraverso iniziative che promuovano una cultura di tutela e dignità della persona e di effettiva parità di genere nella società e nei luoghi di lavoro".
"La giornata del 25 novembre - si ricorda - e un'occasione per ricordare che la violenza, non è solo psicologica, fisica, sessuale, ma può assumere anche i connotati di violenza economica, sotto forma di minori opportunità e di varie forme di esclusione finanziaria".
"Federcasse e le Segreterie Nazionali delle Organizzazioni sindacali del Credito Cooperativo - prosegue la Dichiarazione - hanno ribadito anche con ii recente rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria ii ruolo centrale delle Parti sociali nella lotta alle discriminazioni e alle violenze di genere, prevedendo di riservare, nei piani formativi, spazio alle tematiche relative all'inclusione, al benessere organizzativo, alla parità di genere, alla lotta alla discriminazione e alle molestie e violenza sui luoghi di lavoro e hanno esteso a 12 mesi il periodo di congedo per i percorsi di protezione per le donne vittime di violenza".
"Sul fronte interno al Credito Cooperativo - prosegue la nota - l'attivazione significativa per promuovere la cultura del rispetto e dell'inclusione, per scardinare distorsioni e pregiudizi verso il genere femminile, alla base di fenomeni di violenza, è testimoniata sia dalla partecipazione attiva di sempre più Enti del sistema alle attività dell'Associazione iDEE, sia dal crescente numero di BCC e di soggetti del Credito Cooperativo che ha acquisito la certificazione della parità di genere.
"In tale senso - conclude la Dichiarazione - Federcasse e le Segreterie Nazionali delle Organizzazioni sindacali confermano ii ruolo fondamentale della Commissione nazionale bilaterale sulle Pari Opportunità , prevista all'Articolo 18 del Contratto nazionale di lavoro, per lo studio, il monitoraggio e la promozione delle politiche di inclusione e pari opportunità", convocata nella stessa giornata del 25 novembre.