Consiglio Regionale del Veneto

07/03/2024 | Press release | Distributed by Public on 07/03/2024 05:07

Ostanel (VcV): 'Dopo il momento del cordoglio servono azioni concrete contro il caporalato”

03 luglio 2024

(Arv) Venezia 3 lug. 2024 -"La nostra azione politica non può fermarsi allo sdegno e alla rabbia davanti alle costanti morti di braccianti sfruttati per pochi euro su tutto il territorio nazionale, dobbiamo agire con coraggio. Per questo ho depositato una mozione nella quale chiedo che la Giunta regionale intervenga attraverso l'adozione di vari strumenti, a partire dal dare continuità ad una serie di progettualità sul tema di cui è capofila o partner che rischiano di chiudersi a breve, oltre a potenziare, come richiesto da tempo, gli SPISAL regionali e dare piena attuazione allo specifico Protocollo di intesa sottoscritto dalla Regione e diversi sindacati e associazioni di categoria nel 2019 per promuovere azioni a difesa della legalità". E' quanto dichiara Elena Ostanel, consigliera regionale del Veneto che Vogliamo, alla luce delle recenti vicende di caporalato.

"Secondo l'ultimo rapporto Flai-CGIL il lavoro irregolare varrebbe 5,4 miliardi di euro in Veneto che equivalgono al 3,8% del pil Regionale, oltre a ricordarci che siamo la seconda Regione per numero di morti sul lavoro. Il caporalato esiste, anche se spesso ci voltiamo dall'altra parte per non riconoscerlo, ed è il nuovo schiavismo nel mercato del lavoro: persone, spesso invisibili per lo Stato, che per pochi euro all'ora lavorano dalla mattina alla sera in diversi ambiti dell'industria senza alcun diritto. Non è una questione relegata all'agricoltura nell'agro pontino - prosegue Ostanel- ma raggiunge tutto il Paese, anche il Veneto come ci dimostra il caso denunciato dai giornali oggi in provincia di Treviso, ed è per questo che con coraggio dobbiamo usare tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione per sradicare questa piaga. Vogliamo che l'Aula discuta presto di questo tema e prenda una pozione chiara sul ruolo che la Regione può giocare, perché è solo con l'impegno di tutte e tutti che potremo garantire pari diritti, anche a livello lavorativo", conclude Ostanel.