12/05/2024 | News release | Archived content
"Il settore immobiliare italiano sembra restituire i primi segnali di vitalità dopo il periodo di appannamento riconducibile agli effetti del progressivo inaridimento del canale creditizio a sostegno degli acquisti di abitazioni" questo quanto emerge dal 3° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2024 realizzato da Nomisma che ha analizzato le performance immobiliari dei 13 principali mercati italiani: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino e Venezia.
Secondo Nomisma la possibilità di scongelamento di una quota di domanda e la conseguente spinta al mercato dipende fondamentalmente da due fattori: da una parte la tenuta dei redditi delle famiglie, anche se ci troviamo in una fase dove non si può escludere un lieve peggioramento del mercato del lavoro, dall'altra, il ripristino di condizioni di accesso al credito meno prudenti e selettive.
Nonostante su questi fronti il quadro rimanga ancora incerto, "la recente crescita, seppur lieve, di intenzionalità e transazioni consente di delineare uno scenario nuovamente espansivo".
Ad una ripresa delle compravendite fa però riscontro una frenata dei prezzi, che dopo un'ascesa ininterrotta chiudono l'anno, in media sui livelli del primo semestre del 2024.
Sul fronte delle locazioni "in attesa che attraverso il ricorso al credito l'acquisto di casa torni ad essere accessibile per una quota di soggetti recentemente esclusi- si legge nel rapporto - il sovraffollamento che si è venuto a determinare sul segmento della locazione ha impresso un'ulteriore accelerazione ai canoni, che sono cresciuti quasi ovunque con intensità ampiamente superiore al 3% annuo".
Se si focalizza l'attenzione sulle motivazioni che alimentano il mercato della locazione, l'indagine evidenzia come sia in crescita la quota di famiglie che considera l'affitto come l'unica opzione possibile a causa della mancanza di risorse economiche sufficienti per accedere al mercato dell'acquisto.
Considerando i tempi medi di assorbimento nel mercato residenziale il rapporto di Nomisma mette in luce come negli ultimi dieci anni il trend che ha caratterizzato l'evoluzione dei tempi di vendita di abitazioni è risultato discendente, anche se la più recente congiuntura evidenzia un'attenuazione di questa dinamica. Per concludere una trattativa di vendita dell'abitazione occorrono in media 5 mesi.
Il mercato immobiliare italiano parrebbe quindi essersi lasciato alle spalle la fase ciclica più problematica, ma alcuni nodi strutturali irrisolti ne condizionano ancora le prospettive di crescita.
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