11/13/2024 | News release | Distributed by Public on 11/13/2024 03:23
"Di beltà un dì si vestì un sogno": questo il titolo dell'originale iniziativa con la quale la Fondazione Don Gnocchi vuole celebrare, sabato 30 novembre prossimo, la "Giornata internazionale delle persone con disabilità 2024", promossa come ogni anno su iniziativa delle Nazioni Unite per promuovere l'integrazione delle persone disabili. Protagonisti saranno ospiti, familiari e operatori dei Centri Diurni Disabili (CDD) e della Residenza Sanitaria Disabili (RSD) del Centro "S. Maria Nascente" di Milano: dalle ore 10 alle 13, negli spazi di via Gozzadini 7, sarà possibile immergersi in allestimenti particolari, ascoltare testimonianze in presa diretta di ragazzi e genitori ed ammirare esperienze artistiche frutto del lavoro d'équipe del Servizio Socio-Educativo di Fondazione.
Nelle foto, le immagini di ragazzi e genitori protagonisti delle testimonianze della Giornata
«L'evento di quest'anno - spiega Elena Morselli, responsabile del Servizio - si sviluppa attorno a due temi: la bellezza, a cui ciascuno tende, e il sogno, inteso come possibilità che ognuno ha in sé per provare a raggiungerla. La preparazione di questa Giornata 2024 ha visto impegnati i ragazzi della Fondazione, insieme alle famiglie e agli operatori, in un percorso educativo a tappe, che ha voluto articolarsi non solo in momenti di lavoro per la realizzazione dell'evento, ma come un cammino in grado di creare da subito il clima di condivisione che costituisce uno degli obiettivi della Giornata».
La prima tappa, la scorsa estate, è stata la realizzazione di un laboratorio creativo, aperto ai Centri diurni del territorio, per la realizzazione di una grande cornice che verrà esposta durante la Giornata della Disabilità 2024: «Si tratta di un puzzle, con tanti piccoli pezzettini, diversi uno dall'altro - raccontano gli educatori -. Presi singolarmente non raccontano molto, ma una volta avvicinati gli uni agli altri danno vita, quasi per magia, a qualcosa di più grande e più bello. Insieme ai ragazzi abbiamo provato a immaginarci come tanti piccoli pezzettini, parte di un tutto ancora da inventare e costruire insieme».
La seconda tappa è stata la festa estiva dei Centri Diurni, con il coinvolgimento diretto e operativo dei genitori, nella convinzione che fosse importante assegnare anche alle famiglie un ruolo da protagoniste nel progetto: ciascuno si è così messo attorno un tavolo a incollare, tagliare, costruire fianco a fianco.
«Grazie all'iniziativa degli educatori - è il commento della mamma di Silvia - abbiamo contribuito divertendoci ai lavori della prossima Giornata mondiale della disabilità». «È stata una bellissima esperienza, davvero inclusiva, anche per le famiglie che spesso non si incrociano o non hanno occasione di incrociarsi - aggiunge la mamma di Luca -. Sarebbe bello che questi momenti di incontro fossero più frequenti, considerando anche l'utilità della condivisione delle varie esperienze tra i genitori». «Poi - conclude la mamma di Cristina - arrivano loro: le ragazze e i ragazzi, con i propri educatori, con i loro sorrisi. Con gli occhi che brillano, i sussulti anche lievi a ritmo di musica, mentre ti dicono il gusto del gelato che preferiscono. Queste sì che sono emozioni vere che mi fanno star bene!».
La celebrazione internazionale di inizio dicembre affonda le sue radici a quasi mezzo secolo fa, quando nel 1976 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite decise di proclamare il 1981 Anno internazionale delle persone disabili, invitando i Paesi membri a definire un piano d'azione focalizzato sulla parità di opportunità , la riabilitazione e la prevenzione delle disabilità e avviando un cammino il cui scopo era arrivare nel tempo alla piena partecipazione ed uguaglianza, intesa come il diritto delle persone con disabilità a partecipare pienamente alla vita e allo sviluppo della società.
Tutto ciò portò l'ONU a proclamare dal 1983 il "Decennio delle persone disabili delle Nazioni Unite", a conclusione del quale, nel 1992, con una risoluzione adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite è stata indetta la Giornata Internazionale delle persone con disabilità , recepita nell'anno successivo anche dall'Unione Europea. La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità , adottata nel 2006, ha ulteriormente migliorato i diritti e il benessere delle persone con disabilità nell'attuazione dell'Agenda per lo sviluppo sostenibile del 2030. I diritti delle persone con disabilità e il dovere di non lasciare nessuno indietro sono evidenziati con l'obiettivo di rafforzare i servizi sanitari nazionali e migliorare quelle strutture che possano garantire l'accessibilità per tutte le persone.
«L'inclusione sociale delle persone con disabilità - si legge sul portale delle Nazioni Unite - è una condizione essenziale per sostenere i diritti umani, lo sviluppo sostenibile, la pace e la sicurezza. L'impegno a garantire i diritti delle persone disabili non è solo una questione di giustizia, è un investimento in un futuro comune». Proprio per questo motivo, da un trentennio la data del 3 dicembre è divenuta un appuntamento di grande rilevanza sociale che si rivolge ad un pubblico ampio e variegato: non solo i disabili, ma anche le loro famiglie, gli operatori, i professionisti che operano nel sociale e la gente comune sensibile alle tematiche connesse alla disabilità.