Questura di Padova

08/08/2024 | News release | Distributed by Public on 08/08/2024 01:13

QUESTURA DI PADOVA: RAFFICA DI 34 D.A.SPO. A CARICO ULTRAS PADOVANI, DA 2 A 10 ANNI, OLTRE 172 ANNI COMPLESSIVI, PER GLI INCIDENTI IN OCCASIONE DELLA PARTITA DI COPPA ITALIA[...]

Dalla prima mattinata di oggi giovedì 8 agosto, la DIGOS della Questura di Padova sta dando esecuzione a 34 provvedimento di D.A.SPO. disposti dal Questore della provincia di Forlì-Cesena nei confronti di altrettante persone appartenenti agli ultras patavini, resesi responsabili degli incidenti tra tifoserie, avvenuti domenica 4 agosto 2024 in occasione dell'incontro di calcio "Cesena - Padova" valevole per il turno preliminare della Coppa Italia Frecciarossa stagione 2024/2025 presso lo Stadio "Orogel Stadium D. Manuzzi" di Cesena (FC).

Le violenze

Alle ore 19.20, nell'area circostante lo Stadio un gruppo di circa 50 tifosi ultras padovani, alcuni dei quali travisati, armati di aste e bottiglie di vetro, eludendo i dispositivi di controllo predisposti per il servizio di ordine pubblico, giunti in prossimità della Tribuna si sono poi diretti, a piedi, verso la Curva riservata ai tifosi cesenati e, in particolare, il "Bar Bombonera", abituale ritrovo degli ultras bianconeri, provocandoli ed invitandoli ripetutamente allo scontro. Nell'occasione i tifosi padovani lanciavano bottiglie in direzione dei rivali, determinando una reazione compatta ed immediata dei tifosi cesenati, con "contatti" e violenze.

Grazie all'immediato ed energico intervento delle Forze dell'Ordine e del Reparto Mobile di Padova, che si frapponevano tra le tifoserie, gli ultras venivano allontanati evitando gravi conseguenze e ulteriori problemi di ordine pubblico, permettendo di riportare la calma ed consentire poi il regolare svolgimento dell'incontro calcistico.

Le indagini

Alla luce degli accadimenti descritti, sono state avviate immediate attività di indagine finalizzare a ricostruire nel dettaglio gli accadimenti e ad accertare le responsabilità per l'adozione dei relativi provvedimenti, con la collaborazione preziosa e fattiva del personale della Questura di Padova.

Dalle indagini, svolte anche con l'ausilio dei sistemi di videosorveglianza e delle immagini riprese dal personale della Polizia Scientifica, è emerso che gli ultras padovani, per raggiungere lo stadio di Cesena hanno utilizzato 7 minivan, con cui hanno percorso le strade della viabilità secondaria, uscendo al casello autostradale A14 di Forlì e non a quelli di Cesena e Cesena Nord, presidiati dalle Forze dell'ordine per i conseguenti servizi di scorta, nel chiaro intento di eluderne i controlli, e che gli occupanti di uno dei minivan già nel pomeriggio, ancor prima che venissero predisposti i servizi di ordine pubblico, erano giunti preventivamente a Cesena con il fine evidente di effettuare un sopralluogo preventivo nei pressi dello stadio e riunirsi subito dopo con gli altri al casello di Forlì per arrivare compatti in zona stadio.

Arrivati in via Lombardia avevano lasciato in sosta i minivan con gli autisti in attesa per poi percorrere via Venezia Giulia in direzione stadio con il proposito di effettuare una repentina incursione violenta e poi ritornare sui veicoli e darsi alla fuga.

Emissione di n. 34 D.A.SPO

L'attività di indagine del personale della DIGOS delle Questure di Forlì e Padova e del Commissariato di P.S. di Cesena hanno consentito di cristallizzare le responsabilità e consentire al Questore di Forlì-Cesena, dott. Claudio Mastromattei, l'emissione di n. 34 provvedimenti D.A.SPO. a carico degli ultras padovani.

I D.A.SPO., calibrati in relazione alla condotta, ai precedenti penali e di polizia e alla reiterazione di condotte violente assunte in ambito sportivo, variano tra i 2 e 10 anni e, per i casi di ultras già gravati in passato di analoghi provvedimenti con la prescrizione dell'obbligo di firma.

Si segnala che ben 20 tifosi padovani erano già stati destinatari di D.A.SPO. e che, in particolare, uno di questi, sottoposto oggi al divieto per 10 anni con obbligo di firma, aveva già collezionato 3 provvedimenti e che, in occasione delle descritte violenza, ha utilizzato un manganello telescopico.

Sono stati emessi provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive per complessivi 172 anni.

I provvedimenti, redatti in tempi rapidissimi dal personale della locale Divisione Anticrimine della Questura di Forlì, sono in corso di notifica, nella mattinata odierna, da parte del personale della Questura di Padova.

Le attività investigative proseguono per delineare le condotte violente dei tifosi cesenati che hanno reagito all'assalto degli ultras padovani per l'adozione di analoghi provvedimenti inibitori.

I tifosi responsabili delle violenze saranno a breve segnalate anche alla competente Autorità Giudiziaria per i reati di rissa, resistenza a Pubblico Ufficiale, porto di armi improprie, lancio di oggetti, travisamento.

"Si tratta di una condotta molto grave che necessita di una "risposta" immediata e robusta da parte delle Istituzioni - le parole del Questore di Forlì-Cesena- Ringrazio, per lo spirito di grande collaborazione, il Questore di Padova, Marco Odorisio; la sinergia e l'impegno del personale della Polizia di Stato hanno consentito di individuare tempestivamente i responsabili di violenze pianificate che, solo grazie all'intervento immediato delle Forze dell'ordine non hanno determinato feriti e più gravi turbative all'ordine pubblico. L'inizio del campionato è imminente e non verranno tollerate derive violente. È un impegno".

I Precedenti

Salgono a un totale di 61 i provvedimenti di D.A.SPO. (27 già pendenti più ulteriori 34), nei confronti degli ultras del Padova riconducibili ai gruppi "Educazione Padovana" e "UPD".

Nel dettaglio, 20 degli odierni daspati sono risultati recidivi in quanto già gravati da precedenti provvedimenti interdettivi.