11/20/2024 | Press release | Distributed by Public on 11/20/2024 11:20
Si è svolta oggi a Fiumicino (Roma), la cerimonia di inaugurazione dei nuovi locali della caserma Iavarone, in cui saranno ospitati la V zona della Polizia di frontiera Lazio, Sardegna e Umbria e alcuni settori della Polaria dello scalo internazionale.
All'evento erano presenti i vicecapo della Polizia Carmine Belfiore, Stefano Gambacurta e Raffaele Grassi e i rappresentanti di Aeroporti di Roma.
I nuovi uffici sono stati realizzati con i Fondi sicurezza interna dell'Unione europea 2014-2020. Il fondo supporta progetti mirati a garantire all'interno dei confini europei uno spazio comune di sicurezza, libertà e giustizia, attraverso il contrasto e la prevenzione di fenomeni criminosi e la gestione integrata delle frontiere.
La caserma è intitolata alla memoria dell'agente Roberto Iavarone, deceduto a soli 20 anni nel settembre del 1984 all'aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino. Il giovane poliziotto era intervenuto per la segnalazione di un individuo armato che minacciava presso la biglietteria di una compagnia aerea, personale e viaggiatori.
Il direttore centrale dell'Immigrazione e della Polizia delle frontiere Claudio Galzerano e il direttore della V zona della Polizia di frontiera Maria Teresa Sgaraglia, nei loro interventi hanno sottolineato che la nuova struttura non è solo un edificio moderno e funzionale ma rappresenta un simbolo di innovazione tecnologica e dell'evoluzione delle Forze di polizia che risponde alle esigenze di un mondo in continua trasformazione. Gli agenti della Polizia di Stato infatti disporranno di strumenti all'avanguardia per monitorare, prevenire e contrastare ogni forma di criminalità in frontiera, garantendo così la massima sicurezza.
Con l'apertura di questi nuovi uffici, la zona di Polizia di frontiera Lazio, Sardegna e Umbria compie un ulteriore passo verso il rafforzamento della propria capacità operativa e di coordinamento, rispondendo in modo sempre più efficace alle esigenze di sicurezza dei cittadini.
Leonardo Bruno