12/17/2024 | Press release | Distributed by Public on 12/17/2024 10:53
Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha consegnato l'importante riconoscimento al fondatore del movimento Don Andrea Pio Cristiani
Firenze - Nella sala Gonfalone di palazzo del Pegaso è stato il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo a consegnare il Gonfalone d'argento a Don Andrea Pio Cristiani, fondatore del Movimento Shalom. Il Movimento Shalom, fondato a San Miniato (Pisa) cinquant'anni fa, è un'associazione di volontariato e una Ong che opera in Italia e all'estero attraverso la rete dei soci. Nasce con lo scopo di diffondere una cultura di pace, fratellanza e solidarietà verso tutti gli uomini. In particolare, afferma il primato della cultura, della formazione e del lavoro come diritto fondamentale di ogni essere umano. All'estero si occupa di sostegno a distanza e di numerosi progetti, in Italia di adozioni internazionali, educazione alla pace, attività con i giovani, campi estivi, progetti di accoglienza.
Insieme al presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo sono intervenuti il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il sindaco di San Miniato Simone Giglioli. Erano presenti, per l'ufficio di presidenza del Consiglio regionale, Marco Casucci vicepresidente e Diego Petrucci segretario. In sala erano presenti numerosi assessori e consiglieri regionali per manifestare il loro affetto e la condivisione dei valori dell'associazione di volontariato Shalom.
"Oggi è un giorno di grande significato per tutti noi, un'occasione per celebrare un cammino straordinario di solidarietà, crescita e speranza che si estende ormai da ben cinquant'anni - ha detto Antonio Mazzeo presidente del Consiglio regionale - e un cammino che, partendo da una piccola comunità, ha saputo diffondere i valori di pace, solidarietà e cooperazione in tutto il mondo. Il Movimento Shalom ha sempre avuto la capacità di guardare lontano, verso le necessità di chi ha meno, e con determinazione ha lavorato per costruire un futuro più giusto e migliore per le generazioni future. Sono onorato di essere qui oggi, in qualità di presidente del Consiglio Regionale della Toscana, per rendere omaggio al lavoro instancabile di Don Andrea Cristiani e di tutti coloro che, con il loro impegno e la loro dedizione, hanno reso possibile la crescita di questo movimento, che oggi è una realtà riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo.
Don Andrea ha incontrato Padre Pio, ha incontrato Madre Teresa di Calcutta, ha incontrato Papa Giovanni Paolo 2°: incroci, incontri, segni nella sua vita che hanno sicuramente influenzato la sua esistenza. e grazie a Dio quelli di tutti noi Il suo lavoro, tanto nella sua parrocchia a Fucecchio, quanto in tutti i luoghi che ha raggiunto con il Movimento Shalom, è stato ed è tutt'oggi un faro di luce per chi crede nella forza della comunità, nella dignità della persona e nella necessità di un mondo più equo. Nella pace. Don Andrea è stato un pioniere della cooperazione internazionale, ha saputo riconoscere l'importanza di andare nei paesi più poveri ad aiutare le popolazioni.
È stato a suo modo un innovatore. Ha guardato avanti e ha anticipato in molte sue visioni scelte e soluzioni che tutt'ora vengono perseguite."
"Un cammino che ha visto la realizzazione di scuole, programmi di educazione e di formazione, iniziative di cooperazione internazionale, con l'obiettivo di aiutare chi è in difficoltà e costruire un futuro di speranza per tanti giovani in Italia e all'estero - ha proseguito Mazzeo - e il Movimento Shalom ha sempre avuto una visione chiara: quella di formare le giovani generazioni affinché possano diventare cittadini del mondo, consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri. In questo Don Andrea mi ricorda molto l'opera, la missione di un altro grande prete toscano. Don Lorenzo Milani, a cui abbiamo dedicato la Festa della Toscana 2023. Dalla piccola scuola di Barbiana, nel cuore del Mugello, Don Milani ha lanciato tanti messaggi al mondo. Messaggi che a mio avviso sono fonti di ispirazione per la politica. Don Milani ha chiesto a tutti noi col suo I CARE di mettersi al servizio degli altri, pensando di farlo con lo spirito di un servizio civile, perché questo deve essere la politica. Con la cooperazione internazionale Don Andrea ha fatto questo: si è preso cura degli altri e si sta prendendo cura. La cooperazione internazionale non è mai stata vista come un atto di carità, ma come un impegno di pari dignità, un'opportunità di crescita reciproca, un'occasione per costruire ponti tra i popoli e non muri. Oggi, più che mai, il messaggio del Movimento Shalom è di una attualità straordinaria. La nostra regione, l'Italia e il mondo intero hanno bisogno di questo spirito di condivisione, di educazione e di impegno concreto. In conclusione, permettetemi di esprimere, a nome del Consiglio Regionale della Toscana, il nostro più sincero ringraziamento a tutti i membri del Movimento Shalom, a Don Andrea Cristiani e a tutti coloro che, nei cinquanta anni di storia del movimento, hanno contribuito alla realizzazione di questo grande progetto."
"A San Miniato, sotto la Rocca di Federico, in Piazza Bonaparte, davanti alla statua del granduca Leopoldo II la sede di Shalom rappresenta una fonte di luce che si diffonde nella Toscana, in Italia, nel mondo - ha detto Eugenio Giani presidente della Regione Toscana -. Un parroco, Don Andrea Cristiani, che è stato un punto di riferimento per un'azione dedicata alla pace, un esempio per gli studenti, per un principio costituzionale che l'Italia ripudia la guerra. Seguendo i principi della tolleranza e di lotta alla povertà, aprendo numerose sedi nel mondo, partendo da un paese povero come il Burkina Faso, dove ha portato scuole, ospedali, pozzi d'acqua. Queste azioni sono continuate anche in paesi in guerra, dove i volontari hanno rischiato anche la vita. Oggi sono più di 21.000 i soci di Shalom e credo che il Gonfalone d'argento sia il giusto riconoscimento per un'associazione che mette in primo piano i valori della pace, della tolleranza, il contrasto della povertà nel mondo."
"Un movimento che non ha mia dimenticato le proprie radici e ha esteso la propria azione in tutta la Toscana - ha detto Simone Giglioli sindaco di San Miniato - e occupandosi di temi sociali che sono nella nostra agenda quotidiana è stato uno stimolo importante per la politica. Importante il ruolo svolto da Shalom nella cooperazione internazionale, per aiutare i paesi più poveri nel mondo, cercando di evitare le emergenze di fuggire dai propri paesi sui barconi della speranza."
"Abbiamo sempre riconosciuto un ruolo importante alla politica per migliorare la qualità della vita e lo sconcerto sta alla base della fondazione di Shalom - ha detto Don Andrea Cristiani - quando abbiamo scoperto le situazioni critiche che esistono nel mondo, dove il 90% della popolazione è privato dei diritti fondamentali e il 10% sfrutta le risorse che dovrebbero essere distribuite a tutta la popolazione. Tra i nostri progetti futuri delle operazioni di rientro per i richiedenti asilo, che verranno reimpiegati nei loro paesi in settori agricoli. Un progetto che va fatto in collaborazione con la Regione, gli enti locali, gli imprenditori, le catene commerciali, perché se un progetto non viene finanziato quelli che rientrano nei loro paesi poi li ritroviamo sui barconi."
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STORIA DEL MOVIMENTO SHALOM
Il Movimento Shalom nasce nel 1974 a Staffoli, nel comune di Santa Croce Sull'Arno, diocesi di San Miniato, come associazione di volontariato dedita alla solidarietà e alla formazione dei giovani per iniziativa di un giovane sacerdote, Andrea Pio Cristiani. Lo scopo del Movimento Shalom Onlus è diffondere una cultura di pace, fratellanza e solidarietà verso gli ultimi della Terra. In modo particolare viene affermato il primato della cultura, della formazione e del lavoro come diritto fondamentale di ogni essere umano. Superando il concetto di beneficenza, tutti gli interventi del Movimento Shalom in Italia e nel mondo hanno come obiettivo contribuire a dare dignità e autostima ai più vulnerabili attraverso iniziative legate alla formazione, al lavoro e al pieno godimento dei diritti umani.