Formez PA - Centro servizi, assistenza, studi e formazione per l'ammodernamento delle P.A.

10/07/2024 | News release | Distributed by Public on 10/07/2024 02:34

“Con l’AI ci sarà più occupazione ma servono nuove competenze”

Di seguito l'intervista rilasciata al Corriere della Sera, edizione Torino, dal Presidente Formez, Giovanni Anastasi, a firma del giornalista Christian Benna.

L'intelligenza artificiale cambierà tante professioni ma non distruggerà il lavoro, anzi aumenterà l'occupazione. Lo vediamo già oggi nei settori ad alto tasso tecnologico, come l'aerospazio. La vera sfida di questa rivoluzione sarà formare le competenze, non solo quelle tecniche, ma anche quelle umanistiche, come le soft skills e la capacità di leadership, che governeranno i processi di cambiamento». Giovanni Anastasi, 57 anni, torinese, è un manager «sospeso» tra i due grandi mondi dell'industria: è stato manager in Fca (con Sergio Marchionne) e poi in Ita Airways come Chief Transformation Officer (con Alfredo Altavilla). Oggi racchiude quei due mondi, emblemi della stagione del taylorismo, nel segno delle nuove tecnologie: infatti è presidente di Formez Pa, il Centro servizi, assistenza, studi e formazioni per l'ammodernamento della pubblica amministrazione, e nel Cda della Fondazione Ai4Industry che ha sede a Torino e che si occupa di intelligenza artificiale per l'aerospace e in futuro anche per l'auto. «Siamo all'alba di una nuova stagione del lavoro che dobbiamo affrontare con coraggio puntando su nuove competenze» ha detto sabato a Torino al Festival del Digitale Popolare.

Presidente Anastasi, tante analisi dicono che l'Ai cancellerà milioni di posti di lavoro. Non è così?

«Io sono stato un programmatore di software. Un domani questi software saranno sviluppati dall'Ai. L'aspetto tecnico e ripetitivo del tecnico forse verrà meno, ma serviranno più competenze per gestire, definire, orientare i programmi. La prossima rivoluzione digitale sarà una grande opportunità: lo vediamo già nell'aerospazio e lo vedremo nell'auto come nella pubblica amministrazione».

Come faremo a essere competitivi con l'Ai? Non serviranno più tecnici ed ingegneri?

«Il chirurgo che usa il laser o un robot al posto di un bisturi o il dentista che utilizza una piattaforma digitale non sono meno medici perché si servono delle tecnologie. Anzi la loro diventa una professione aumentata. Il punto è un altro: quali competenze dobbiamo sviluppare per il mondo del lavoro di domani».

Quali competenze serviranno?

«La leadership senz'altro. E poi tutte quelle soft skills che determinano comportamenti e capacità relazionali. Il think different può sparigliare tutto anche se ci confrontiamo con macchine intelligenti con capacità di calcolo molto superiori alle nostre».

L'Ai è già entrata in molti settori industriali. E nella pubblica amministrazione?

«Nei prossimi giorni annunceremo una partnership con il Csi Piemonte per utilizzare l'Ai nell'ambito dei concorsi pubblici. L'intelligenza artificiale renderà più semplice il rapporto tra istituzioni e cittadini. A noi sta il compito di formare il personale con queste nuove tecnologie».

A Torino è partita la Fondazione Ai4Industry. I primi progetti nascono proprio con l'aerospace prima ancora che con l'auto. Come mai?

«Il presidente Fabio Pammolli ha più titolo di me nel rispondere a questa domanda, ma è evidente che questa filiera così radicata in Piemonte richiede tecnologie per essere sempre più competitiva. Ma la Fondazione si occuperà anche di auto e della grande sfida della guida autonoma».

L'Europa punta a normare lo sviluppo dell'Ai.

«La nuova stagione dell'umanità sarà segnata dalla capacità di equilibrio. Un tempo ci insegnavano a massimizzare tutto, dal profitto alla produttività. Il talento sarà governare questi processi. Anche dal punto di vista normativo».

Di seguito il link all'intervista