DDPS - Federal Department of Defence, Civil Protection and Sports of the Swiss Confederation

08/21/2024 | Press release | Distributed by Public on 08/21/2024 06:01

Il Consiglio federale ha approvato la partecipazione della Svizzera a due progetti della PESCO

Il Consiglio federale

Berna, 21.08.2024 - Nella sua seduta del 21 agosto 2024, il Consiglio federale ha approvato la partecipazione della Svizzera a due progetti della «Permanent Structured Cooperation (PESCO)» dell'Unione europea (UE). I due progetti - «Military Mobility» e «Cyber Ranges Federation» - permettono di ampliare le possibilità di cooperazione internazionale tra forze armate e di rafforzare nel contempo la capacità di difesa nazionale della Svizzera. Le cooperazioni specifiche nel quadro di questi due progetti sono conformi agli obblighi della Svizzera in materia di neutralità.

La «Permanent Structured Cooperation (PESCO)» è stata creata nel 2017 dal Consiglio dell'UE al fine di sviluppare congiuntamente le capacità di difesa e di condurre assieme progetti d'armamento allo scopo di aumentare le capacità e di incrementare l'interoperabilità delle forze armate. Ad oggi, 26 dei 27 Stati membri dell'UE partecipano a oltre 60 progetti della PESCO.

Su richiesta, Paesi terzi possono partecipare a progetti anche senza essere membri della PESCO. Nella sua seduta del 21 agosto 2024 il Consiglio federale ha approvato la partecipazione della Svizzera ai progetti «Military Mobility» e «Cyber Ranges Federation» della PESCO.

Cooperazione in materia di mobilità militare

Il progetto «Military Mobility» mira ad agevolare la mobilità militare sul territorio europeo mediante processi amministrativi standardizzati. Le richieste di attraversamento di confini nazionali potranno così essere trattate e approvate in pochi giorni. 25 Stati membri dell'UE partecipano a questo progetto coordinato dai Paesi Bassi. Il Canada, la Norvegia e gli Stati Uniti vi partecipano in qualità di Paesi terzi.

La semplificazione dei processi avrà effetti positivi anche sugli impieghi della Svizzera all'estero, in particolare nel quadro dell'istruzione o del promovimento militare della pace. La partecipazione al progetto non implica alcun obbligo o automatismo. La Svizzera continuerà a valutare singolarmente ciascuna richiesta di attraversamento dei confini.

Cooperazione nell'ambito dei «Cyber Ranges»

Il progetto «Cyber Ranges Federation» mira a migliorare la cooperazione internazionale nella ciberdifesa. L'obiettivo è raggruppare gli ambienti di simulazione informatica dei differenti Paesi per permettere la creazione di un ambiente d'esercizio più complesso e realistico. In tal modo sarà possibile migliorare la qualità dell'istruzione e dell'interoperabilità sia sotto il profilo tecnico sia sotto il profilo organizzativo. Questo raggruppamento contribuirà inoltre a far progredire la ricerca e lo sviluppo nell'ambito ciber. Attualmente partecipano al progetto l'Estonia, il Belgio, la Bulgaria, la Finlandia, la Francia, l'Italia, il Lussemburgo e l'Austria. I «Cyber Ranges» sono ambienti di simulazione informatica dedicati non soltanto alla sperimentazione delle tecnologie ma anche all'allenamento del personale specializzato.

La partecipazione della Svizzera sarà effettuata attraverso la sua «Cyber Training Range» che sarà connessa puntualmente nell'ambito di determinate esercitazioni in funzione delle esigenze dell'Esercito svizzero. Permetterà di diversificare l'ambiente virtuale di allenamento degli specialisti del settore, contribuendo a migliorare la capacità di difesa della Svizzera nell'ambito ciber.

Sviluppo della cooperazione internazionale

La partecipazione della Svizzera ai progetti «Military Mobility» e «Cyber Ranges Federation» dovrà ancora essere sottoposta all'approvazione degli Stati che partecipano a questi due progetti e del Consiglio dell'Unione europea. Le modalità della cooperazione saranno disciplinate in un accordo amministrativo (Administrative Arrangement) non vincolante che terrà conto dei limiti della Svizzera derivanti dagli obblighi in materia di neutralità. La Svizzera non parteciperà a esercitazioni con Stati belligeranti.

La partecipazione della Svizzera a questi due progetti è il risultato di un'intensificazione della cooperazione in materia di politica di sicurezza tra la Svizzera e l'UE auspicata dal Consiglio federale nel suo rapporto del 2021 sulla politica di sicurezza, nel relativo rapporto complementare del 2022 e nel suo rapporto del 2024 concernente il rafforzamento delle capacità di difesa e l'approfondimento della cooperazione internazionale dell'esercito. Dal 2023 la Svizzera e l'UE intrattengono un dialogo di alto livello sulla politica di sicurezza e di difesa (Security and Defence Dialogue).

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