11/20/2024 | Press release | Distributed by Public on 11/20/2024 04:29
L'Ispettorato provinciale del lavoro ricorda che i sistemi di audio e videosorveglianza devono essere autorizzati: è indispensabile un accordo sindacale o un'autorizzazione istituzionale.
[Link] Se i datori di lavoro installano un sistema di videosorveglianza e lo mettono in funzione senza autorizzazione, sono perseguibili penalmente. Lo segnala l'Ispettorato del lavoro. (Foto: Pixabay - La foto può essere utilizzata solo in relazione a questo comunicato stampa)BOLZANO (USP). Le aziende possono utilizzare videocamere e altri dispositivi tecnici di sorveglianza per motivi organizzativi, per salvaguardare la produzione o per proteggere i dipendenti e i beni aziendali. Tuttavia vi sono chiare norme di legge che vanno rispettate. Lo sottolinea l'Ispettorato del lavoro della Provincia.
"Durante le ispezioni capita di trovare situazioni in cui i sistemi di sorveglianza vengono utilizzati senza l'autorizzazione appropriata. Molti datori di lavoro non sanno che c'è il rischio di essere perseguiti penalmente", riferisce Petra Piffer, direttrice dell'Ispettorato del lavoro.
L'articolo 4 della legge n. 300/1970 stabilisce che l'installazione e la messa in funzione di sistemi di sorveglianza audio o video o di sistemi di localizzazione devono essere autorizzati, ad esempio sotto forma di accordo sindacale. Se non esiste una rappresentanza sindacale o non si raggiunge un accordo, è possibile richiedere l'autorizzazione all'Ispettorato del lavoro. Ulteriori informazioni al riguardo sono disponibili sul sito web Civis.bz.it.
L'installazione di un sistema di sorveglianza audio o video senza il necessario accordo sindacale o autorizzazione è un reato penale: i datori di lavoro possono essere denunciati alla Procura della Repubblica.
L'Ispettorato provinciale del lavoro è a disposizione per domande e informazioni dettagliate.