ISPI - Istituto per gli Studi di Politica Internazionale

10/18/2024 | Press release | Distributed by Public on 10/18/2024 13:26

Usa2024: Harris e Trump a caccia di voti

Dopo aver trascorso diverse settimane a cercare di mobilitare il proprio elettorato con interviste per lo più amichevoli, negli ultimi giorni sia Donald Trump che Kamala Harris hanno deciso di uscire dalla 'comfort zone' per andare a caccia dei voti degli elettori indecisi. Dopo essersi seduto di fronte al caporedattore di Bloomberg John Micklethwait a Chicago, Trump è volato in Georgia per partecipare a un incontro con un pubblico di sole donne, un gruppo demografico statisticamente avverso all'ex presidente, il cui temperamento e idee sul diritto all'aborto, gli hanno alienato un'ampia fetta dell'elettorato femminile. Anche se l'incontro era organizzato con cura - l'evento è stato registrato nella contea di Forsyth, in Georgia, storicamente repubblicana con il conduttore della Fox Harris Faulkner come moderatore - ciò non ha protetto Trump da almeno una domanda 'scomoda' sull'interruzione di gravidanza. Quando un partecipante ha chiesto perché il governo dovrebbe essere coinvolto nei "diritti fondamentali delle donne", l'ex presidente ha risposto ripetendo il suo mantra: "la decisione spetta agli stati". Il tycoon ha ribadito di essere il "padre della fecondazione in vitro" e previsto che anche gli stati repubblicani avrebbero moderato le restrizioni all'aborto perché ci sono "segnali in questa direzione". Nel frattempo, Harris si è prestata a partecipare ad un'intervista della Fox News, condotta da Bret Baier, nel tentativo di entrare in sintonia con i repubblicani diffidenti nei confronti dell'ex inquilino della Casa Bianca e attuale candidato del Gop.

Fuori dalla comfort zone?

Il primo intervento di Kamala Harris alla Fox - network conservatore e vicino all'ala MAGA (Make America Great Again) del partito repubblicano - è stato più un dibattito che un'intervista. Il giornalista e conduttore Bret Baier ha incalzato la vicepresidente su diversi temi, dall'immigrazione alle condizioni mentali del presidente Joe Biden e sul fatto che Trump rappresenti una minaccia per la democrazia americana. Harris - che secondo il NewYorkTimes puntava soprattutto al pubblico di donne di orientamento conservatore, ha cercato di indirizzare la conversazione sui temi a lei più congeniali. Nel tentativo di distinguersi da Biden ha affermato che la sua presidenza "non sarà una continuazione" della precedente, aggiungendo di rappresentare una nuova generazione di leadership e che affronterà questioni come l'edilizia abitativa e le piccole imprese in modi diversi da come fatto finora. In vari punti, Baier ha chiesto alla vicepresidente se volesse porgere le sue scuse alle famiglie delle donne uccise dagli immigrati clandestini, a nome dell'amministrazione Biden. Ha letto i loro nomi, uno per uno, e ha riprodotto la clip della madre di una delle vittime, che ha attribuito la colpa della morte della figlia alle attuali politiche di confine. In diverse occasioni Baier ha interrotto Harris che ad un certo punto lo ha rintuzzato: "Devi lasciarmi finire, per favore. Sono nel bel mezzo della risposta, e vorrei concludere".

Una scommessa pericolosa?

Complessivamente l'incontro è stato ben lontano dai toni più amichevoli delle passate interviste su emittenti vicine ai Democratici e delle stazioni radio locali. La candidata democratica ha sollevato questioni di cui gli spettatori di Fox News non sentono spesso parlare nei loro programmi, affermando che Trump non è idoneo a ricoprire la carica di presidente degli Stati Uniti e sottolineando l'alto numero di ex funzionari della sua amministrazione che sostengono la sua candidatura. Anche se ha ribadito la sua volontà di nominare almeno un esponente dei Repubblicani nella sua amministrazione e fa campagna con esponenti del Gop anti-Trumpiani come Liz Cheney e Adam Kinzinger, però, la stragrande maggioranza dei Repubblicani guardano a Harris con scetticismo e sostengono - sondaggi alla mano - il frontrunner del partito. Non è chiaro se l'intervento della vicepresidente a Fox le varrà qualche voto decisivo da parte di elettori indecisi. Di certo alcuni democratici più giovani e progressisti hanno osservato con scetticismo i suoi sforzi per corteggiare gli elettori moderati e conservatori, una strategia che comporta comunque il rischio di smorzare l'entusiasmo dell'ala liberal del partito.

Tutti intorno alla bandiera?

Nel tentativo di uscire dalla propria 'bolla' elettorale, nei giorni scorsi Kamala Harris aveva rivolto un discorso più diretto agli elettori conservatori e moderati, presentandosi in Pennsylvania insieme a un nutrito gruppo di rappresentanti del Gop che si sono schierati contro l'ex presidente Trump. Durante il comizio nella contea di Bucks, Harris ha adottato un tono conciliante, e pur criticando aspramente il suo avversario ha presentato la sua campagna come un tentativo di superare le divisioni che lacerano il paese. "La nostra campagna non è una lotta contro qualcosa, ma per ciò che possiamo realizzare insieme - ha detto Harris - repubblicani, democratici e indipendenti che vogliono andare oltre la politica della divisione e della colpa e fare le cose per conto del popolo americano". La vicepresidente ha pronunciato il discorso sullo sfondo di uno scenario iconico, alle spalle di un piccolo fienile fiancheggiato da bandiere americane, vicino al luogo in cui George Washington attraversò il fiume Delaware durante la guerra d'indipendenza americana. L'incontro, ha avuto note decisamente patriottiche non presenti in altri eventi della campagna, tra cui un grande striscione rosso con la scritta "Il paese prima del partito". Anche nel discorso di Harris non sono mancati toni patriottici: "Se condividi questa visione - ha detto - non importa il tuo partito, non importa per chi hai votato l'ultima volta, c'è un posto per te in questa campagna".

Il commento

Di Mario del Pero, ISPI e Sciences PO

"Non è stata un'intervista semplice, quella di Kamala Harris a Fox News. Incalzata aggressivamente dal giornalista Bret Baier, la candidata democratica non ha perso la calma, ha cercato più volte di riportare la discussione sull'estremismo di Donald Trump, ma è stata in difficoltà su un tema - l'immigrazione - che avvantaggia i repubblicani, ed è risultata talora vaga ed evasiva. Aveva forse poco da perdere in questa intervista con un media nemico come Fox; e magari è davvero riuscita a comunicare con un pubblico - quello conservatore femminile - presso il quale spera di poter intercettare qualche voto ostile a Trump. Anche se questo cercare voti a destra rischia di alienare elettori democratici difficilmente rassicurati dai minuti finali di un'intervista nella quale ha ribadito il suo pieno sostegno a Israele e identificato l'Iran come il principale nemico degli Stati Uniti".

Vuoi ricevere le analisi della campagna USA2024 direttamente nella tua casella di posta?
ISCRIVITI