Università degli Studi del Piemonte Orientale A. Avogadro

10/25/2024 | Press release | Distributed by Public on 10/25/2024 03:18

Un filo rosso che unisce Intelligenza artificiale e insegnamento: a Vercelli un incontro per esplorare le potenzialità e le sfide

ArgomentoScienza e Ricerca

Un filo rosso che unisce Intelligenza artificiale e insegnamento: a Vercelli un incontro per esplorare le potenzialità e le sfide

Il seminario è stato promosso dal Centro di Ricerca Interdipartimentale sull'Intelligenza Artificiale dell'Università del Piemonte Orientale e dal Teaching and Learning Center - Centro per la Didattica Innovativa e mira a consolidare le competenze sul tema del machine learning.

DiFederico Mellano

Data di pubblicazione25 Ottobre 2024

Da sin.: Susanna Sancassani, Pier Cesare Rivoltella, Roberto Basili

credits© Archivio UPO

Giovedì 24 ottobre 2024 il Centro di Ricerca Interdipartimentale sull'Intelligenza Artificiale dell'Università del Piemonte Orientale e il Teaching and Learning Center - Centro per la Didattica Innovativa hanno tenuto a Vercelli, presso la Cripta di Sant'Andrea, l'incontro "AI generativa e didattica universitaria: una sfida da cogliere". Un'occasione per riflettere sulle opportunità e le sfide che questa tecnologia pone nel contesto dell'istruzione. Moderato dai professori Luigi Portinale e Giuliana Franceschinis, entrambi ordinari di Informatica presso il Dipartimento di Scienza e innovazione tecnologica UPO, l'incontro ha ospitato interventi che hanno offerto una visione trasversale e profonda sul potenziale dell'AI per trasformare l'apprendimento e il rapporto stesso degli individui con la conoscenza.

La professoressa Susanna Sancassani, responsabile dell'Unità Metodi e Tecnologie Innovative per la Didattica (METID) presso il Politecnico di Milano, ha introdotto il tema centrale: l'AI generativa rappresenta una discontinuità nel rapporto tra esseri umani e conoscenza, impattando profondamente anche sul concetto di lavoro. Di fronte a una trasformazione così dirompente, diventa essenziale stabilire regole e regolamentazioni che garantiscano l'utilizzo responsabile dell'AI. Tuttavia, come sottolinea la professoressa Sancassani, l'AI offre anche importanti vantaggi, quali la personalizzazione e l'autonomia nell'apprendimento, trasformando l'educazione in un processo sempre più inclusivo e accessibile. Per quanto riguarda la didattica, l'AI apre nuove possibilità attraverso la "trasformazione transdisciplinare" che richiede un approccio all'apprendimento non limitato a singole discipline, ma capace di abbracciare la complessità della realtà in modo integrato. In questo contesto, l'insegnamento non può più ridursi a trasmettere semplicemente contenuti: deve mirare allo sviluppo di competenze critiche, creative e interpretative per formare studenti capaci di contestualizzare e valutare autonomamente le informazioni prodotte dall'AI.

Il professor Pier Cesare Rivoltella, ordinario di Media e Tecnologie per la didattica presso il Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna, ha portato l'attenzione sul tema della valutazione in ambito educativo, richiamando il modello in tre fasi di Charles Hadji: autovalutazione, valutazione intermedia e finale. In questo contesto, l'AI può fornire un valido supporto, facilitando i momenti di autovalutazione e offrendo feedback comparativi tra studenti provenienti da diversi ambiti disciplinari. Inoltre, Rivoltella ha sottolineato l'importanza di sperimentazioni istituzionali come il blended learning, l'apprendimento misto, che offre un'opportunità per ridurre il divario tra studenti frequentanti e non, migliorando l'inclusività del sistema educativo.

Il professor Roberto Basili, ordinario di Informatica presso l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, ha esplorato la struttura dei modelli generativi, come GPT, spiegando il funzionamento dei meccanismi di self-attention che consentono al modello di analizzare le relazioni tra parole in una sequenza testuale. Basili ha evidenziato che, sebbene l'AI generativa possa produrre risposte sofisticate e apparentemente coerenti, non possiede consapevolezza o comprensione intrinseca: si limita a seguire schemi statistici appresi durante l'addestramento. Basili ha inoltre approfondito la dinamica del prompting, richiamandosi alla teoria del linguaggio di Wittgenstein, secondo cui il significato delle parole è determinato dal contesto. Analogamente, nel prompting, il tipo di input fornito influisce direttamente sulla qualità e la coerenza delle risposte dell'AI. Questa interazione può essere paragonata a un "gioco linguistico", dove l'utente stabilisce il contesto e l'AI risponde secondo le regole apprese. Il prompting, quindi, diventa un'abilità fondamentale per ottenere risposte utili e rilevanti da un sistema di intelligenza artificiale.

Gli interventi al convegno hanno sottolineato che l'AI non deve sostituire l'insegnante, ma piuttosto supportare e ampliare le possibilità educative. In questo contesto, la capacità di adattarsi alle evoluzioni dell'AI rappresenta una competenza cruciale per docenti e studenti. Tuttavia, l'adozione dell'AI pone anche sfide significative, come il rischio che il sistema non sia in grado di comprendere fenomeni complessi. Diventa quindi essenziale incentivare un uso critico e consapevole dell'AI, stimolando l'apprendimento continuo e promuovendo la formazione di competenze avanzate e trasversali.

L'evento organizzato da UPO ha fornito una visione completa e sfaccettata su come l'intelligenza artificiale generativa possa essere integrata nella didattica universitaria, ponendo una sfida da cogliere con lungimiranza. Il futuro della didattica sembra quindi orientato verso un'educazione più flessibile, inclusiva e personalizzata, capace di sfruttare l'AI per ampliare le opportunità di apprendimento senza mai perdere di vista il valore dell'interazione umana e la centralità del pensiero critico. Ma lascia anche molti temi aperti, tra i quali quello delle conseguenze dell'AI sul mondo del lavoro, soprattutto su quella che il professore universitario israeliano Yuval Noah Harari ha definito, in modo provocatorio, la "classe globale inutile", composta da quelle persone che hanno competenze molto basse e rischierebbero quindi di essere soppiantate.

Fotogallery

Ultima modifica25 Ottobre 2024

Leggi anche

Premi e riconoscimenti ai ricercatori UPO al secondo Congresso Internazionale sul Cancro ICSC 2024

Il congresso si è svolto dal 12 al 14 ottobre a Baia di Nora (Cagliari), organizzato dal professor Ciro Isidoro. Relatori in rappresentanza di 22 istituzioni di ricerca si sono confrontati sulle conoscenze attuali sulla biologia e patologia cellulare del cancro e sulle applicazioni cliniche di tali conoscenze. Numerosi i riconoscimenti per le ricercatrici e i ricercatori UPO.

ArgomentoScienza e Ricerca

Data di pubblicazione22 Ottobre 2024

Un complesso intervento chirurgico per tumore al polmone è stato condotto con successo al "Maggiore della Carità" di Novara

Il professor Ottavio Rena, docente di Chirurgia toracica al DISS e direttore della SCDU di Chirurgia toracica al "Maggiore della Carità", ha utilizzato una rara tecnica di chirurgia toracica utilizzata per la prima volta in Piemonte e solo altre 9 volte in Italia per una patologia tumorale.

ArgomentoScienza e Ricerca

Data di pubblicazione21 Ottobre 2024

Nuovo vaccino per il carcinoma mammario HER2 positivo a Novara: lo studio FLAMINGO-01 è aperto all'arruolamento

Lo studio di Fase III coinvolge centri clinici internazionali e ha l'obiettivo di dimostrare l'efficacia del trattamento nel ridurre il rischio di recidiva e aumentare la sopravvivenza, sulla base dei promettenti risultati già ottenuti in studi precedenti. L'introduzione di questo nuovo tipo di terapia potrebbe rappresentare una svolta nella lotta contro il carcinoma mammario HER2-positivo, specialmente in pazienti ad alto rischio che hanno completato il ciclo di terapie standard.

ArgomentoScienza e Ricerca

Data di pubblicazione18 Ottobre 2024

UPO e "Alma Mater" insieme per il master sulle Biobanche di ricerca nell'ecosistema scientifico

Il Master di I livello è attivato come titolo congiunto su proposta del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell'Università di Bologna in collaborazione con il Dipartimento Di Medicina traslazionale dell'Università del Piemonte Orientale. Il Master è unisce le competenze della Biobanca di Patologie dell'Istituto Tumori della Romagna IRST IRCCS di Meldola e della Biobanca di popolazione UPO.

ArgomentoScienza e Ricerca

Data di pubblicazione15 Ottobre 2024