DFJP - Département fédéral de justice et police

18/12/2024 | Press release | Distributed by Public on 18/12/2024 09:03

La convenzione di domicilio tra la Svizzera e l’Iran deve essere adeguata

Dipartimento federale di giustizia e polizia

Berna, 18.12.2024 - Agli iraniani che vivono in Svizzera in futuro verrà in linea di massima applicato il diritto svizzero delle persone, della famiglia e delle successioni. Il Consiglio federale aveva conferito al Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) l'incarico di adeguare di conseguenza la convenzione di domicilio tra Svizzera e Iran che è stata firmata oggi a Teheran.

In via di principio in Svizzera si applica il diritto svizzero. In alcuni ambiti vi sono tuttavia eccezioni, ad esempio nel diritto della famiglia e delle successioni, se la fattispecie concreta presenta un collegamento con più Stati. In questi casi la legge federale sul diritto internazionale privato (LDIP) e diversi accordi internazionali contengono normative sul diritto da applicare.

Le fattispecie di diritto delle persone, della famiglia e delle successioni riguardanti cittadini svizzeri e iraniani sono disciplinate nella convenzione di domicilio tra la Svizzera e l'ex Impero di Persia del 1934. Secondo tale convenzione, agli iraniani si applica il loro diritto nazionale della famiglia e delle successioni: anche se vivono in Svizzera, a determinate condizioni vale comunque il diritto iraniano, il che genere incertezza giuridica per le persone interessate.

In futuro anche per gli iraniani in Svizzera varranno le regole della LDIP e dei trattati internazionali multilaterali. Già a fine 2023 il Consiglio federale aveva incaricato il DFGP di avviare i negoziati necessari con l'Iran. La pertinente convenzione è stata firmata oggi a Teheran.

Diversamente dalla Svizzera, l'Iran si basa sul diritto del Paese di origine; quindi, anche in futuro, per gli svizzeri in Iran varrà il diritto svizzero delle persone, della famiglia e delle successioni.

Il DFGP redigerà un messaggio all'attenzione del Parlamento che deciderà quindi sull'approvazione.

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Niklaus Meier, Ufficio federale di giustizia (UFG), T +41 58 462 53 56, [email protected]

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