PARTITO IL PROGETTO 'UNA MANO ALL'ANZIANO'

Oic, Comune, Volontariato, studenti dell'Università di Padova e negozi dell'Ascom Confcommercio insieme per venire incontro alle necessità dei più deboli

Partita in cinque tra negozi, ristoranti e uffici cittadini la prima sperimentazione sul campo di "Una mano all'anziano" il progetto che si propone di trovare una soluzione semplice ad un problema complesso: quello degli anziani soli che hanno bisogno di un aiuto. Un aiuto, ad esempio, per prenotare una visita: una banalità per un generazione Z ma magari uno scoglio insuperabile per un 80enne che il cellulare lo usa quasi esclusivamente per telefonare.

Nata con il coinvolgimento del Comune di Padova, del Centro Servizi Volontariato di Padova, dell'Università degli Studi di Padova, di diverse Associazionidi volontariato, con la Fondazione Opera Immacolata Concezione (OIC) come capofiladel progetto (che va sotto il nome ufficiale diProgetto Link Nodi strategici di Reti di Comunità - NET COMMUNITY" DGR 480/2023, finanziato da Regione Veneto)e l'Ascom Confcommercio come partner operativo, l'iniziativa intende intervenire nelle situazioni di difficoltà che coinvolgono gli anziani cercando di prestare un aiuto soprattutto nel quotidiano.

Presentato nelle scorse settimane nella sede dell'Ascom Confcommercio da Fabio Toso, Direttore Generale OIC, da Margherita Colonnello, assessora al Comune di Padova all'integrazione e inclusione sociale, da Silvana Bortolami, coordinatrice del progetto, di Rete Utenti Per Caso, da Fabio Verlato, referente dell'ULSS di Padova, da Alessandra Bocchio Chiavetto, referente del progetto e da Silvia Dell'Uomo, vice Presidente Vicaria di Confcommercio Ascom Padova, l'iniziativa si concretizza attraverso l'attivazione di alcuni corner presso altrettante imprese aderenti all'Ascom Confcommercio (negozi, uffici, agenzie, ecc.), dove alcuni studenti universitari danno, in giorni e in orari predefiniti, informazioni e indicazioni a persone anziane, spesso sole e non di rado in situazioni di fragilità.

I primi di questi corner sono stati aperti ufficialmente (anche se l'operatività piena sarà solo a settembre col coinvolgimento degli studenti) alla Valigeria Bertipaglia di via Guizza Conselvana e di via Tiziano Aspetti all'Arcella, nella sede Ascom di via Zabarella, alla Casa del Cuoio di via Eremitani e al Ristorante Isola di Caprera di via Marsilio da Padova dove, accolti, rispettivamente, da Roberto Bertipaglia, Paolo Bertipaglia, Alberto Dianin e Antonio Pistritto si sono dati appuntamento la vicepresidente vicaria dell'Ascom Confcommercio, Silvia Dell'Uomo, la referente del progetto Alessandra Bocchio Chiavetto e gli studenti dell'Università di Padova Dalia Tasnim Kazan (laureanda in scienze politiche, corso di relazioni internazionali e diritti umani) e Giulio Bisoffi (laureando in medicina e scout).

"Se consideriamo che il 18 % degli anziani censiti dall'Uls di Padova è in casa di riposo - ha ricordato la vicepresidente Dell'Uomo - e che il 42% gode dell'ausilio di una badante, significa che c'è un restante 40% che non può contare su nessuno. Senza avere la pretesa di risolvere tutto e anche con l'obiettivo, credo legittimo, di valorizzare i negozi di vicinato come "presidio del territorio" contro degrado e abbandono, abbiamo aderito di buon grado ad un progetto che vedrà nostri associati e giovani laureandi rendersi disponibili in favore della popolazione più debole".
Una popolazione che sta diventando sempre più numerosa. E' vero che le famiglie formate da una sola persona comprendono anche i single che anziani non sono, ma fa effetto lo stesso sapere che questo tipo di famiglie "unicellulari" rappresentano il 33,92% delle famiglie padovane. Significa che una persona su tre vive da sola!

LOCANDINA

PADOVA 16 LUGLIO 2024